Medio Oriente, Idf: "In due ore lanciate 100 bombe su Teheran". Iran: "500 morti e più di mille feriti in 10 giorni"

Media: Washington si aspetta rappresaglia iraniana entro 2 giorni.

(Prima Pagina News)
Lunedì 23 Giugno 2025
Roma - 23 giu 2025 (Prima Pagina News)

Media: Washington si aspetta rappresaglia iraniana entro 2 giorni.

Gli Stati Uniti si aspettano una rappresaglia contro un loro bersaglio da parte dell'Iran come reazione all'attacco ai siti nucleari dell'altra notte nell'arco di due giorni. Lo hanno reso noto due alti funzionari di Washington, citati sotto anonimato dalla Reuters. In particolare, una delle fonti afferma che gli Usa prevedono una rappresaglia "in un giorno o due".

Non sono d'accordo con chi considera l'attacco degli Usa in Iran come in contrasto col diritto internazionale". Così il Segretario Generale della Nato, Mark Rutte, nel corso del vertice dell'Alleanza Atlantica all'Aja. "La mia principale paura - ha proseguito l'ex premier olandese - è che Teheran possa avere la bomba atomica, sarebbe una minaccia per Israele e l'intera regione".

"Circa 500" persone sono rimaste uccise dall'inizio degli attacchi israeliani in Iran. E' quanto riporta la tv di stato iraniana, ripresa alla Bbc, citando un bilancio del ministero della Sanità e aggiungendo che più di 3mila persone sono rimaste ferite.

Tel Aviv vuole concludere quanto prima la guerra con l'Iran. E' quanto dichiarano alcuni funzionari israeliani al Wall Street Journal, evidenziando che Israele prevede di completare la sua lista di obiettivi militari in Iran nei prossimi giorni, dando la possibilità di mettere fine al conflitto. Ma, hanno proseguito, molto dipenderà dalla risposta di Teheran. Gli Usa hanno riferito ai Paesi arabi della regione che Tel Aviv sta cercando di mettere fine alla guerra e hanno chiesto di far recapitare questo messaggio all'Iran.

Le difese di Teheran hanno abbattuto un caccia F-35 a Tabriz. E' quanto ha fatto sapere stamani un membro dei Pasdaran nella città nord-occidentale, Mohsen Bakht-Shokouki, ripreso dall'agenzia di stampa Tasnim, aggiungendo che il pilota è stato fatto prigioniero. Un altro aereo, ha fatto sapere ancora l'Iran, era stato abbattuto sette giorni fa, e fino ad oggi sette droni sono stati abbattuti. Stando ad un rapporto proveniente dal Lorestan, un drone Hermes è stato abbattuto anche nella città provinciale di Khorramabad.

L'Areonautica Militare israeliana ha effettuato quello che, fino ad oggi, è il più grande attacco mai sferrato contro Teheran in pieno giorno, sganciando oltre 100 bombe nel giro di due ore. E' quanto fanno sapere le Idf. Stando a quanto mostrano le immagini e i video diffusi dai media israeliani, la Capitale iraniana è coperta per intero da un fumo denso.

Nell'ultima ondata di attacchi israeliani è stata colpita anche un'Università di Teheran, Shahid Beheshti University, nel nord della città. E' quanto fanno sapere fonti concordanti ai media locali, anche in lingua inglese, mentre, sui social, diversi studenti e ricercatori hanno denunciato danni alla struttura. Non si sa se ci siano vittime o meno. Questa, peraltro, non è l'unica università attaccata da Tel Aviv.

"Nell'ultimo attacco del regime sionista a Teheran, purtroppo alcuni proiettili hanno colpito il carcere di Evin, causando danni a parti della struttura". E' quanto riferisce l'agenzia iraniana Mizan Online (associata alla magistratura di Teheran) su X, aggiungendo che tutte le risorse sono state usate per gestire la situazione nella struttura e che la situazione rimane "sotto controllo".

"Tutti i siti nucleari in Iran hanno subito danni monumentali, come mostrato dalle immagini satellitari. Annientamento è un termine esatto! La struttura bianca mostrata è incastonata profondamente nella roccia, con il tetto ben al di sotto del livello del terreno, e completamente protetto dal fuoco. I danni maggiori si sono verificati ben al di sotto del livello del suolo. Centro!!!". Lo ha scritto, su Truth, il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Il tycoon ha rinviato la partenza per il vertice Nato in programma domani ad Amsterdam, forse proprio a causa della guerra tra Israele e Iran. La Casa Bianca aveva annunciato la sua partenza, ma nel programma di quest'oggi risulta soltanto una riunione con il Consiglio per la sicurezza nazionale, alle 13 locali (le 19 in Italia).

Alcuni media, inclusa NewsNation, che riportano fonti della West Wing, hanno riferito che Trump partirà domani per il summit.

All'indomani della dichiarazione di Trump, secondo cui il programma nucleare iraniano era stato "completamente e totalmente annientato", lo stato effettivo del programma appare molto più confuso: alcuni alti funzionari, infatti, hanno ammesso di non sapere quale sarà il destino delle riserve di uranio arricchito iraniano ad un livello pari quasi a quello che serve per costruire una bomba atomica, che gli iraniani potrebbero anche essere riusciti a salvare.

"Lavoreremo nelle prossime settimane per assicurarci di fare qualcosa con quel combustibile e questo è uno degli argomenti su cui parleremo con gli iraniani", ha dichiarato, ai microfoni della Abc, il Vicepresidente degli Stati Uniti, J. D. Vance, facendo riferimento ad una quantità di uranio sufficiente a produrre nove o dieci bombe atomiche. Nonostante questo, ha poi sostenuto Vance, il potenziale del paese per trasformare l'uranio in armi è stato ridotto, dato che non ha più le attrezzature necessarie per trasformare quel combustibile.

Nel corso di un briefing con i giornalisti, il Segretario alla Difesa Pete Hegseth e il capo di stato maggiore congiunto, Dan Caine, non hanno fatto riferimenti alle dichiarazioni di Trump sul successo dell'operazione, dichiarando che una valutazione iniziale ha evidenziato "gravi danni e distruzione" nei tre siti nucleari colpiti. Secondo gli esperti, però, saranno necessarie settimane per capire l'entità della devastazione e dell'efficacia dell'attacco.

Questa mattina, le Idf hanno fatto sapere di aver attaccato con 20 caccia obiettivi militari iraniani, spiegando di aver colpito "siti di stoccaggio e infrastrutture di lancio di missili" verso Israele, "nonché satelliti militari e siti radar utilizzati per la creazione di una valutazione di intelligence aerea a Kermanshah e Hamedan, nell'Iran occidentale". Da parte sua, Teheran ha denunciato la morte di tre persone, che sarebbe avvenuta dopo che un'ambulanza era stata colpita nel corso di un attacco israeliano.

Durante la notte, le sirene d'allarme sono ritornate a suonare nel centro di Israele, i cui cittadini sono tornati nei rifugi. Un missile iraniano è stato intercettato, non ci sono vittime.

La Cina è esortata a convincere Teheran a non chiudere lo Stretto di Hormuz. "Incoraggio il governo cinese a contattarli in merito, perché dipendono fortemente dallo Stretto di Hormuz per il loro petrolio", così, ai microfoni di Fox News, il Segretario di Stato Usa, Marco Rubio, dopo che il Parlamento di Teheran ha dato il suo via libera al blocco strategico dello Stretto, dove passa il 20% del petrolio e del gas mondiale, demandando la decisione finale al Consiglio supremo di sicurezza nazionale.

La "punizione" contro Israele "continuerà". Così l'ayatollah iraniano, Ali Khamenei, come riporta Al Jazeera. ""Il nemico sionista ha commesso un grave errore, un grave crimine; deve essere punito e lo stiamo facendo, lo stiamo facendo ora", ha scritto Kamenei su X, nella sua prima dichiarazione dopo gli attacchi Usa contro tre siti nucleari in Iran. A corredo del post c'è una foto raffigurante un teschio in fiamme con la Stella di David sullo sfondo di edifici andati a fuoco.

"Gli Stati Uniti, continuando a sostenere incondizionatamente il barbarico e aggressivo regime sionista, sono entrati apertamente e direttamente in guerra violando la sovranità dell'Iran islamico e il sacro suolo del nostro Paese". E' quanto ha dichiarato il capo di stato maggiore dell'Esercito iraniano, Abdolrahim Mousavi. L'Iran non farà "mai marcia indietro", ha proseguito, secondo quanto riferisce Mehr. L'esercito di Teheran, ha sottolineato, è pronto per "qualsiasi azione". Il comandante dell'esercito, Amir Hatami, ha detto che l'Iran reagirà con decisione agli attacchi statunitensi. Lo riferisce l'agenzia statale Irna. "Difenderemo l'integrità territoriale e l'indipendenza del Paese e il sistema della Repubblica Islamica con tutte le nostre forze", ha proseguito.

Secondo quanto riferisce la Nbc, citando alcune fonti, Teheran aveva avvisato Trump che, nel caso di un attacco da parte di Washington, avrebbe attivato sue cellule dormienti negli Usa. Secondo le fonti citate dall'emittente, il messaggio è arrivato al tycoon la scorsa settimana, al vertice canadese del G7. L'amministrazione statunitense è in stato di massima allerta per potenziali ritorsioni negli Usa. Ieri, il Dipartimento per la sicurezza interna ha lanciato l'allarme: "Il conflitto con l'Iran sta creando un ambiente di minaccia elevata negli Stati Uniti".

"Respingiamo ogni tentativo di organizzare un cambio di regime" in Iran "con la forza, crediamo nel diritto dei popoli di autodeterminarsi". Così il Ministro francese degli Esteri, Jean-Noel Barrot, all'arrivo al Consiglio Ue Esteri.

Prima del Consiglio Ue Esteri, il Vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha parlato al telefono con il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar e con il ministro degli Esteri della Repubblica Islamica dell'Iran Abbas Araghchi.

La Cina ha chiesto a Tel Aviv e Teheran di "ridurre l'escalation" per evitare che "un allargamento del conflitto" e i suoi effetti negativi si allarghino e portino a conseguenze "per l'economia mondiale". Così il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun, durante il briefing quotidiano con la stampa. La Cina, ha aggiunto, invita "le parti in conflitto a impedire che la situazione si aggravi, a evitare risolutamente un'impennata della guerra e a tornare sulla strada della risoluzione politica".

Le Idf hanno fatto sapere di aver attaccato sei aeroporti in Iran. Stando all'esercito di Tel Aviv, circa 15 jet ed elicotteri sono stati distrutti. Lo riferisce il Times of Israel, precisando che tra gli aerei distrutti ci sono i velivoli F-14, F-5 e AH-1. Dall'Iran stanno arrivando verso Israele ondate di missili lanciate a pochi minuti di distanza l'una dall'altra. Le Idf hanno fatto sapere che stanno intercettando i vettori missilistici. Il servizio di soccorso Magen David Adom riferisce che un missile non abbattuto è caduto in Galilea.

Nel Parlamento iraniano ci sarà una discussione su un disegno di legge che contempla la sospensione della cooperazione con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea).

Il canale Iran International ha pubblicato stamani un video del briefing odierno del portavoce militare iraniano Ebrahim Zolfaghari che, rivolgendosi in inglese a Donald Trump, l'ha definito un "giocatore d'azzardo" e l'ha avvertito: "Tu hai iniziato questa guerra, noi la finiremo".

L'Aeronautica Militare israeliana sta effettuando diversi bombardamenti su vari obiettivi militari a Teheran. Lo rendono noto le Idf.

L'attacco israeliano ha colpito anche la zona nord di Teheran, nei pressi dell'edificio della Mezzaluna Rossa. Lo riferisce la stessa Ong su Telegram: "Nuovo attacco nei pressi dell'edificio della Mezzaluna Rossa...", scrive l'Ong, allegando al post un video che mostra il fumo che si è sollevato dalla zona attaccata. Diverse grandi esplosioni sono state avvertite in tutta la capitale dell'Iran, secondo il quotidiano Nournews.

Le Idf hanno attaccato il sito nucleare di Fordow. Lo riferisce l'agenzia Tasnim. "L'aggressore ha attaccato di nuovo il sito nucleare di Fordow", scrive, riportando un portavoce ell'autorità di gestione della crisi nella provincia di Qom, dove il sito nucleare ha sede.

L'attacco americano contro l'Iran non avrà impatti sul dialogo tra Mosca e Teheran. "Si tratta di processi indipendenti", riferisce il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto fa sapere Interfax. "I contatti con gli americani sono in corso. Anche sull'Iran", ha detto il consigliere del Cremlino per la politica estera, Yuri Ushakov,

Il direttore generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea), Rafael Grossi, ha chiesto di poter entrare nei siti nucleari iraniani per capire le sorti delle scorte di uranio arricchito. "Dobbiamo consentire agli ispettori di tornare sul sito e fare un inventario delle scorte di uranio, in particolare dei 400 kg arricchiti al 60%", ha detto Grossi, nel corso di una riunione di emergenza a Vienna, aggiungendo che dieci giorni fa ha ricevuto una lettera da Teheran, in cui si segnalava la messa in atto di "misure speciali per proteggere apparecchiature e materiali nucleari".

Gli attacchi israeliani hanno colpito anche la prigione di Evin, a Teheran. E' quanto riferisce il sito web Iran International, spiegando che l'attacco ha colpito il cancello d'ingresso della prigione, in apparenza per permettere l'evasione dei prigionieri. In quella prigione, le autorità hanno rinchiuso prigionieri politici, giornalisti, accademici, attivisti per i diritti umani e altre persone.

E' possibile che gli attacchi statunitensi abbiano provocato danni "molto significativi" alle aree sotterranee dell'impianto nucleare di Fordow: lo ha riferito il Direttore Generale dell'Aiea, Rafael Grossi, citato dal Times of Israel. Times Of Israel. "Dato il carico esplosivo utilizzato e la natura estremamente sensibile alle vibrazioni delle centrifughe, si prevede che si siano verificati danni molto gravi", ha detto Grossi, nel corso di una riunione di emergenza del Consiglio dei governatori dell'Aiea.

"L'aggressione non provocata contro l'Iran non ha motivi nè giustificazioni". Così il Presidente russo, Vladimir Putin, incontrando al Cremlino il Ministro iraniano degli Esteri, Abbas Araghchi. Lo riferisce Interfax.

Teheran considera gli attacchi israeliani e americani come illegittimi e sta difendendo la sua indipendenza legittimamente, ha dichiarato il Ministro iraniano degli Esteri, Abbas Araghchi, citato da Interfax, durante l'incontro con il Presidente russo Vladimir Putin, al Cremlino.


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