Omicidio Venier, la madre ai pm: "L'ho fatto a pezzi da sola, usando un seghetto"

"L'ho sezionato in tre pezzi: non ci sono stati schizzi, per questo i carabinieri hanno trovato tutto in ordine".

(Prima Pagina News)
Lunedì 04 Agosto 2025
Udine - 04 ago 2025 (Prima Pagina News)

"L'ho sezionato in tre pezzi: non ci sono stati schizzi, per questo i carabinieri hanno trovato tutto in ordine".

Lorena Venier ha fatto a pezzi suo figlio Alessandro "da sola", usando un seghetto. E' questa la sintesi della parte più drammatica della confessione che la donna ha reso al pm e ripetuto al Gip, in merito alla morte del 35enne, trovato senza vita, fatto a pezzi e nascosto nella calce viva nell'autorimessa della sua abitazione a Gemona (Ud) lo scorso 25 luglio.

"Mi sono occupata da sola del 'depezzamento' di Alessandro: ho utilizzato un seghetto e un lenzuolo per contenere il sangue e l'ho sezionato in tre pezzi: non ci sono stati schizzi, per questo i carabinieri hanno trovato tutto in ordine", ha detto la donna. La compagna di Alessandro, Mailyn, è intervenuta soltanto per lo spostamento delle parti nell'autorimessa.

"Una volta che Mailyn lo ha strangolato coi lacci delle scarpe, perché a mani nude non eravamo riuscite a soffocarlo, l'ho posizionato su un lenzuolo e lì ho separato alcune parti per permettere il trasporto nel garage, dove c'era il bidone nel quale il corpo doveva decomporsi", ha precisato la donna, parlando con gli investigatori.

"Mi sono occupata personalmente di questa cosa - ha proseguito - Mailyn è intervenuta soltanto per spostare le tre parti nell'autorimessa. Una volta inseriti i resti nel barile, lei ha anche usato la calce viva per coprirli. Sarebbero dovuti restare lì fino a quando, consumati, potevo trasportarli in montagna, per disperderli nel bosco, come dal desiderio che aveva sempre confidato a tutti".


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