Radio Cusano Campus, Faraone (Iv): “Arcuri e Borrelli sostituiti perché non stavano facendo bene"
Il capogruppo di Italia Viva al Senato ai microfoni della trasmissione 'L’Italia s’è desta': "Adesso si comprendono meglio le ragioni per cui abbiamo aperto la crisi. Meglio del generale Figliuolo non c’è nessuno perché siamo in guerra. La task force di Draghi di altro livello rispetto a quella di Conte".
(Prima Pagina News)
Martedì 02 Marzo 2021
Roma - 02 mar 2021 (Prima Pagina News)
Il capogruppo di Italia Viva al Senato ai microfoni della trasmissione 'L’Italia s’è desta': "Adesso si comprendono meglio le ragioni per cui abbiamo aperto la crisi. Meglio del generale Figliuolo non c’è nessuno perché siamo in guerra. La task force di Draghi di altro livello rispetto a quella di Conte".
Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva al Senato, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus. Sulla sostituzione di Arcuri Faraone ha dichiarato: “Il fatto che in poche settimane siano stati cambiati il capo della protezione civile e il capo dell’emergenza sanitaria vuol dire che tanto bene non stavano facendo. Le ragioni per cui abbiamo aperto la crisi le stanno comprendendo tutti sempre di più. Abbiamo rimproverato a Conte di aver caricato su una sola



persona troppe responsabilità. E’ già tanto la gestione dell’emergenza pandemica, se guida pure Invitalia e si occupa anche di Ilva, è chiaro che anche Mandrake avrebbe difficoltà. E nella gestione dell’emergenza pandemica ci sono stati limiti enormi nell’azione di Arcuri, così come per quanto riguarda il piano vaccinale. Si è andati dietro alle Primule con 400 milioni a struttura, senza utilizzare le strutture che già c’erano. Se non organizzi bene il piano vaccini è chiaro che devi andare a casa. Draghi ha messo lì una persona che questo mestiere lo sa fare, che ha una



mentalità di emergenza, perché siamo in guerra. Meglio del generale Figliuolo secondo me non c’è nessuno, ora diamo tutti una mano, l’Europa si svegli sull’approvvigionamento e chiudiamo questa fase della pandemia”. Faraone ha anche parlato a Radio Cusano Campus della task force economica di Draghi. “Sulla gestione del Recovery Plan abbiamo Colao, Cingolani e Giovannini. Le task force di Conte erano composte da persone che non facevano parte del Consiglio dei ministri, qui stiamo parlando di tre ministri nominati che hanno una provenienza tecnica ma rivolgono



anche un ruolo politico, per cui possono essere messi anche a verifica dell’attività parlamentare. E inoltre penso che si tratti di una task force di un altro livello. Ci sentiamo molto più rassicurati da Draghi e dai suoi ministri rispetto al governo precedente, anche se continueremo a svolgere la nostra funzione critica”. Infine, sulla comunicazione del premier, il senatore renziano ha sottolineato: “Draghi ha imposto uno stile diverso e sta dimostrando che possono parlare i fatti, non ha bisogno di fare una conferenza stampa per dire che c’è una svolta sul piano vaccini, cambia il capo dell’emergenza e basta”.

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