Rai, giornalista a senatrice Mieli (FdI): "Lei è ebrea?". E' polemica

Il caso è stato sollevato in Commissione Vigilanza da FdI. La Russa: "Fatto grave e inquietante".

(Prima Pagina News)
Mercoledì 24 Aprile 2024
Roma - 24 apr 2024 (Prima Pagina News)

Il caso è stato sollevato in Commissione Vigilanza da FdI. La Russa: "Fatto grave e inquietante".

Un'altra bufera arriva in casa Rai, dopo che stamani, il conduttore di "Radio Anch'io", Giorgio Zanchini, ha chiesto alla senatrice di Fdi Ester Mieli se è ebrea.

''Lo chiedo anche a lei così facciamo chiarezza. Lei è ebrea?'', ha detto il giornalista, nell'ambito di una discussione in merito alle proteste contro la guerra in Palestina. ''Si sono ebrea ma lei lo chiede a tutti? A tutti gli ospiti?'', ha risposto la senatrice Mieli.

"Abbiamo iniziato la trasmissione - ha aggiunto Zanchini - con una studentessa che ha parlato di antisionismo e le ho chiesto: 'non temete che la vostra protesta sfoci nell'antisemitismo?'''. 

''Il punto di vista - ha replicato Mieli - deve essere lo stesso aldilà della religione che si professa. Il rispetto vale per tutti e comunque, non c'entra nulla la religione. Il mio rispetto della libertà e dei principi della nostra costituzione sono uguali per tutti''. ''Quello è sacrosanto'', ha poi affermato il conduttore.

''Allora perché me lo chiede?'', ha ribattuto Mieli. ''Perché penso che la sua sensibilità possa essere in caso diversa''. ''Qui si sbaglia, la mia sensibilità non è diversa''. ''Questo è ovvio, se la studentessa dice, gli ebrei occupano un territorio indebitamente...''.

"Che cosa c'entra che sono ebrea. Io sono una senatrice della Repubblica - ha incalzato Mieli - sono italiana e professo una religione. Io difendo i diritti di tutti quelli che vengono denigrati''. ''Sono di religione ebraica e non me ne vergogno ma non c'entra nulla, i fatti della Sapienza di qualche giorno fa li avrei condannati anche se non fossi di religione ebraica. Quello che è accaduto è inaccettabile, quegli uomini e quelle donne in divisa stanno difendendo la nostra libertà. Chi va a manifestare lo fa con i centri sociali e con i collettivi di sinistra o lo fa perchè vuole alzare la tensione sociale nel nostro paese. Quelli non sono dei manifestanti'', ha aggiunto.

''Lei da una lettura solo politica di quello che sta accadendo. Non la volevo portare sul discorso della religione. Va bene è una domanda sbagliata senatrice, non lo chiederò più, sto zitto ha ragione lei'', ha poi chiosato Zanchini.

Il caso è stato portato da Fratelli d'Italia in Commissione Vigilanza Rai. La deputata Augusta Montaruli ha segnalato l'accaduto, e ha proposto di ascoltare i vertici Rai anche su questo tema, oltre che sul caso Scurati, e ha ipotizzato di convocare Zanchini. Dall'altra parte, l'opposizione ha chiesto di riconsiderare l'audizione di Paolo Corsini e Serena Bortone per quanto riguarda il caso Scurati, ritenendo che possa esserci doppiopesismo. Montaruli ha evidenziato che quel che è successo stamani a Radio Anch'io è "un caso gravissimo", che "rasenta l'antisemitismo".

"Trovo davvero grave e inquietante quanto avvenuto. Da settimane si susseguono in tutta Italia manifestazioni di intolleranza nei confronti di Israele e degli ebrei e una domanda come quella posta dal conduttore è del tutto inaccettabile. L'opinione di una persona non può in alcun modo essere collegata alla religione professata. All'amica Ester Mieli e alla comunità ebraica giunga la mia sincera solidarietà e affettuosa vicinanza", dichiara, in una nota, il Presidente del Senato, Ignazio La Russa.

"Esprimo solidarietà alla senatrice Ester Mieli che si è trovata di fronte a un conduttore, Zanchini, che le ha chiesto 'lei è ebrea?', non si capisce con quale intento. Forse quello di connotare le sue opinioni in merito ai fatti in corso in Italia o in Medio Oriente? Una condotta incredibile, che potrebbe denotare una sorta di pregiudizio o quanto meno una inadeguata professionalità. Un episodio grave ed inquietante. Sul quale la Rai dovrebbe intervenire con immediatezza.

Alla vigilia del 25 aprile si tratta di una vicenda sconcertante . Ora quando si partecipa ad una trasmissione Rai si dovrà indicare prima l'eventuale confessione religiosa o altri dati? E poi se ci sono troppi cristiani, troppi ebrei o troppi musulmani si faranno 'dosaggi' o esclusioni? C'è chi parla di un episodio di antisemitismo". Così, in una nota, Maurizio Gasparri, Capogruppo di Forza Italia al Senato.


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