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Gli inquirenti escludono lo shock anafilattico. Il medico indagato è già sotto processo a Brescia, usava la grappa come anestetico.
Gli inquirenti escludono lo shock anafilattico. Il medico indagato è già sotto processo a Brescia, usava la grappa come anestetico.
Ana Sergia Alcivar Chenche potrebbe essere morta per un'embolia polmonare e una complicazione cardiaca. Gli inquirenti escludono lo shock anafilattico, ma per individuare le vere cause della sua morte serviranno altri esami istologici.
E' quanto emerge dall'autopsia condotta sul corpo della 46enne morta dopo aver avuto un malore durante un intervento di liposuzione avvenuto in uno studio medico di Roma, nel quartiere Primavalle.
Il medico, José Lizarraga Picciotti, indagato per omicidio colposo per la morte della donna, è già sotto processo a Brescia con l'accusa di lesioni gravissime. Lo ha riferito il Giornale di Brescia, precisando che anche in questo caso gli inquirenti stanno indagando su un intervento di liposuzione condotto su una donna.
"Mi ha rovinato, tra dolori ancora attuali e l'addome irriconoscibile", ha detto la donna, che ha denunciato Picciotti dopo un doppio intervento.
La prima operazione è avvenuta a Roma, mentre la seconda è stata effettuata in un edificio situato a Desenzano del Garda (Bs), "con un intervento volto a cercare di rimediare alle complicazioni del primo", ha spiegato l'avvocato Alessandro Pozzani. "Era arrivato con una bottiglia di grappa da utilizzare come anestetico". Il processo bresciano terminerà il prossimo 26 settembre.