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Il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha annunciato la candidatura di Daniela Di Maggio, la mamma di Giogiò Cutolo, al Consiglio Regionale della Campania in quota Lega.
Il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha annunciato la candidatura di Daniela Di Maggio, la mamma di Giogiò Cutolo, al Consiglio Regionale della Campania in quota Lega.
Equiparare i reati compiuti dai minori di 18 anni a quelli dei maggiorenni. E' l'auspicio espresso dal Vicepremier, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e leader della Lega, Matteo Salvini, che stamani ha presentato tre proposte di legge, che, tra l'altro, prevedono pene severe per chi si macchia di istigazione a delinquere contro minori.
"I 16 anni di oggi non sono quelli dei miei tempi quando non c'erano i social ma cabine telefoniche a gettoni e ghiaccioli, e non giravi col coltello - ha evidenziato Salvini -. Un sedicenne oggi è più maturo però onori e oneri: se sbagli paghi come pagano tutti gli altri".
Una delle tre proposte, inoltre, è intitolata a Giogiò Cutolo, il ragazzo ucciso a Napoli nel 2023 mentre tentava di sedare una rissa. Salvini ha anche annunciato che la madre di Giogiò, Daniela Di Maggio, sarà candidata con la Lega al Consiglio Regionale della Campania: "I napoletani che vogliono cambiare hanno in Daniela Di Maggio una testimonianza incredibile - ha detto -. Reagire alla morte di un figlio per mano di delinquenti non chiudendosi, odiando, arrabbiandosi ma aprendosi e facendo proposte culturali e politiche, formando tanti giovani è qualcosa di bello. Quindi ringrazio Daniela, la ringrazio per aver scelto la Lega: è una opportunità che mette a disposizione per portare in Regione la vita vera e un'esperienza di cultura, di arte di reazione civica e orgoglio. Sono contento".
"Isoliamo i criminali per proteggere le vittime". E' in questo modo che il Carroccio ha mostrato le tre proposte di legge. Una di queste prevede lo stop all'istigazione a delinquere a danno dei minori, con pene severe per tutti coloro che celebrano la criminalità organizzata, anche tramite l'arte o la musica, invitando i ragazzi ad aderire o emulare, l'oscuramento dei profili social di persone indagate e condannate per reati ostativi (per scoraggiare la propaganda di personaggi che inneggiano al crimine) e l'istituzione della figura del Garante delle vittime della criminalità organizzata e le loro famiglie, in modo da tutelarle e assicurare giustizia.
"La nostra è una risposta necessaria affinché non accada più una tragedia come quella di Giogiò. Le nostre proposte di legge, presentate dai gruppi di Camera e Senato, vogliono proteggere in primis i nostri ragazzi. Per quanto le famiglie possano essere un punto di riferimento nell'educazione e Daniela Di Maggio ne è testimone, la legge è fondamentale per debellare la propaganda di certi personaggi", è il commento del senatore Gianluca Cantalamessa, capogruppo della Lega in commissione Antimafia.
"Chi uccide un ragazzo per la strada non è un influencer, è un criminale e dobbiamo intervenire per isolarlo, così come inneggiare alla criminalità non è arte", ha aggiunto il senatore.