Samantha Migliore, autopsia: silicone disseminato nel corpo in quantitativo impressionante
La donna si era rivolta a un'estetista, che non aveva la qualifica per svolgere la professione. Si attendono gli esami tossicologici e istologici.
(Prima Pagina News)
Venerdì 29 Aprile 2022
Modena - 29 apr 2022 (Prima Pagina News)
La donna si era rivolta a un'estetista, che non aveva la qualifica per svolgere la professione. Si attendono gli esami tossicologici e istologici.
Nel corpo di Samantha Migliore si sarebbero sparse quantità impressionanti di silicone. E' il primo esito dell'autopsia effettuata stamani sul corpo della 35enne di Maranello (Mo), morta giovedì scorso subito dopo un ritocco al seno effettuato a domicilio.

La donna si era rivolta ad un'estetista, la transessuale brasiliana Pamela Andress, la quale non aveva le qualifiche necessarie per lo svolgimento di un'operazione come questa.

Adesso si attendono i risultati degli esami tossicologici e di quelli istologici.

L'esame è stato effettuato dal Consulente nominato dalla Procura modenese, il dott. Vittorio Gatto. All'esame hanno partecipato anche i consulenti delle due parti, fra i quali il Prof. Arnaldo Migliorini, consulente per il marito della Migliore, Alberto Bevilacqua. Secondo quanto emerso, inoltre, è possibile che il silicone sia stato iniettato in un vaso sanguigno, portando la donna alla morte entro brevissimo tempo. I primi esiti sono emersi dopo l'esame esterno del corpo e un primo esame macroscopico.

"Se tutto ciò fosse confermato sarebbe un episodio gravissimo e non ci sarebbe alcun dubbio sulla responsabilità di Pamela sulla morte di Samantha . Siamo in attesa dell’esito finale degli accertamenti", ha detto l'avvocato Daniele Pizzi, legale di Bevilacqua.

Samantha Migliore lascia il marito, con cui si era sposata sette mesi fa, e cinque figli, avuti da altre relazioni. La Andress, scappata dall'abitazione della Migliore dopo che lei si era sentita male - anche se ha negato la fuga -, si è costituita ed è stata tratta in arresto. E' indagata per morte come conseguenza di altro reato, omissione di soccorso ed esercizio abusivo della professione sanitaria.

La 35enne aveva optato per un intervento al seno abusivo, forse per avere un vantaggio economico: le due, infatti, avevano concordato una spesa pari a 1.200 euro.

L'autopsia è servita per accertare quale sostanza sia stata iniettata e quali siano state le cause della morte della donna.

La 35enne, inoltre, è sopravvissuta, due anni fa, ad un tentato omicidio da parte dell'ex compagno, che le aveva sparato un colpo di pistola alla testa.

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