Sicurezza stradale, Iss: pochi italiani usano le cinture posteriori, cresce l’uso dei dispositivi per i bebè

Una percentuale significativa di persone continua a guidare sotto l’effetto di alcol.

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Giovedì 23 Ottobre 2025
Roma - 23 ott 2025 (Prima Pagina News)

Una percentuale significativa di persone continua a guidare sotto l’effetto di alcol.

Nove italiani su dieci utilizzano sempre la cintura di sicurezza anteriore in auto, ma la percentuale cala drasticamente quando si parla di quelle posteriori, che mette solo un intervistato su tre, e dei dispositivi di sicurezza per i bambini. Una percentuale significativa di persone inoltre continua a guidare sotto l’effetto di alcol. Rimangono anche significative differenze, con le persone del sud e quelle meno istruite che mostrano un utilizzo minore dei dispositivi. La fotografia, relativa al biennio 2023-24 è della sorveglianza Passi dell’Istituto Superiore di Sanità.

Tra gli adulti intervistati l’uso della cintura di sicurezza anteriore in automobile è diffuso senza però raggiungere la copertura totale richiesta dalla legge. Nel biennio 2023-2024, l’87% del campione dichiara di usare sempre la cintura anteriore viaggiando in auto come guidatore o come passeggero sul sedile anteriore. Di contro, l’uso della cintura posteriore è sempre stato molto meno frequente e fino al 2015 solo il 20% circa degli intervistati riferiva di indossarla sempre, da allora è  andata aumentando nel tempo  ma oggi resta comunque contenuta e nel biennio 2023-2024   solo il 34% degli intervistati dichiara di usare sempre la cintura posteriore quando viaggia in auto. L’uso del casco in motocicletta/motorino, come l’uso della cintura anteriore,sembra ormai una pratica consolidata: nel biennio 2023-2024 il 96% degli intervistati, che nei 12 mesi precedenti l'intervista hanno viaggiato su una moto come guidatori o passeggeri, dichiara di averlo indossato sempre.

Le differenze geografiche sono ampie e significative e disegnano un chiaro gradiente Nord-Sud a sfavore delle Regioni meridionali sia per l’uso delle cinture in auto (uso costante delle cinture posteriori in auto è pari al 18% nel Sud vs 54% nel Nord del Paese) che del casco in motocicletta/motorino (93% nel Sud vs 98% nel Nord). Anche le differenze sociali nell’uso dei dispositivi di sicurezza alla guida sono rilevanti e significative: è meno frequente l’uso del casco fra le persone meno istruite (84% vs 98% fra i laureati) o con più difficoltà economiche (91% vs 97% fra chi non ha difficoltà economiche), così come l’utilizzo della cintura posteriore (29% fra i meno istruiti vs 37% fra i laureati e 28% fra chi riferisce molte difficoltà economiche vs 38% fra chi non ne ha).

La sorveglianza indaga anche l’utilizzo di seggiolini e/o adattatori per il trasporto in auto di bambini. Nel biennio 2023-2024, il 17% delle persone che viaggia in auto con bambini ha riferito di avere difficoltà a far uso di questi dispositivi, di non utilizzarli affatto o perfino di non avere alcun dispositivo di sicurezza. Nelle Regioni meridionali questa quota raggiunge il 24% (vs 13% nel Centro e 12% nelle Regioni settentrionali). Il non utilizzo, o l’utilizzo “inadeguato” dei seggiolini/adattatori per il trasporto dei bambini in auto, è più frequente tra le persone con maggiori difficoltà economiche (24% vs 15% fra le persone senza difficoltà economiche). L’andamento temporale di questo indicatore descrive una situazione in miglioramento, per cui si passa dal 24% del 2011 di non utilizzo o di utilizzo inadeguato al 17% del 2024.

Alcol e guida


Dai dati 2023-2024 emerge che 6 intervistati su 100 hanno guidato sotto l’effetto dell’alcol nei 30 giorni precedenti l’intervista (ovvero avevano assunto due o più unità alcoliche un’ora prima di mettersi alla guida).  La quota di giovanissimi alla guida sotto l’effetto dell’alcol, seppur non significativamente diversa dal resto della popolazione, rappresenta un dato  preoccupante poiché il rischio di incidenti stradali associato a questo comportamento è decisamente più alto quando legato alla giovane età: il 5% degli intervistati tra i 18 e i 21 anni ha, infatti, dichiarato di aver guidato dopo aver consumato bevande alcoliche, rischiando oltretutto di incorrere in una sanzione certa poiché in questa fascia d’età la soglia legale di alcolemia consentita è pari a zero.  La guida sotto l’effetto dell’alcol è in ogni caso più frequente nella fascia d’età 25-34 anni (7%), tra gli uomini (7% vs 3% fra le donne). L’analisi dei dati non evidenzia un chiaro gradiente geografico anche se l’analisi multivariata (che corregge per genere, età e per le altre caratteristiche sociodemografiche dei rispondenti) mette in luce che le Regioni settentrionali sono più esposte al fenomeno.

I controlli da parte delle forze dell’ordine con etilotest sono uno strumento di provata efficacia per la riduzione della mortalità dovuta agli incidenti stradali, nel biennio 2023-2024 una persona su quattro riferisce di essere stato fermato dalle forze dell’ordine nei 12 mesi precedenti l’intervista mentre era alla guida di un’auto o una moto (mediamente 2 volte in un anno), fra di loro il 9% è stato sottoposto a etilotest. È chiaro un gradiente geografico per cui è più frequente che questo accada nel Nord, piuttosto che al Centro e al Sud, agli uomini piuttosto che alle donne e ai più giovani.


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