Ustica, Mattarella: "Non abbandoniamo la ricerca della verità, i Paesi amici collaborino"

Bonfietti: "La politica deve trovare i colpevoli". Fontana: "Dobbiamo perseguire l'obiettivo della verità". La Russa: "La verità non sia più ostacolata da silenzi, reticenze e complicità".

(Prima Pagina News)
Venerdì 27 Giugno 2025
Roma - 27 giu 2025 (Prima Pagina News)

Bonfietti: "La politica deve trovare i colpevoli". Fontana: "Dobbiamo perseguire l'obiettivo della verità". La Russa: "La verità non sia più ostacolata da silenzi, reticenze e complicità".

"La strage di 45 anni or sono nel cielo di Ustica ha impresso nella storia della Repubblica un segno doloroso e profondo che non potrà mai essere cancellato" ed è "stata una tragedia tra le più oscure e laceranti che hanno colpito il nostro Paese.

La Repubblica non abbandona la ricerca della verità e sollecita la collaborazione di tutti coloro che, anche tra i Paesi amici, possono aiutarci a rispondere al bisogno di giustizia, che non si dissolve negli anni perché è parte del tessuto stesso della democrazia".

E' quanto dichiara il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il 45esimo anniversario della Strage di Ustica.

"Tutti coloro che erano a bordo di quel DC9, partito da Bologna con destinazione Palermo, vi trovarono la morte. Ottantuno persone tra equipaggio e passeggeri: tanti i corpi che non fu possibile ritrovare", ricorda Mattarella. "La memoria rinnova anzitutto i sentimenti di solidarietà e vicinanza ai familiari delle vittime, costretti a uno strazio indicibile, indelebile, inspiegabile", prosegue.

"Chiunque sia al governo del Paese deve capire che se non ci riesce la magistratura, ci deve riuscire la politica. Non dico cose fuori dall'ovvietà. Se non ci riesce la magistratura a trovare i colpevoli, che sono internazionali, ci deve riuscire la politica". Così Daria Bonfietti, presidente dell'Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica, a margine della commemorazione al Comune di Bologna, ha commentato la richiesta di archiviazione da parte della Procura di Roma dell'inchiesta avviata nel 2008 dopo le dichiarazioni dell'ex Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga.

"La magistratura - ha aggiunto Bonfietti- chiede l'archiviazione perché non ha avuto collaborazione, non ha avuto risposte esaurienti ed esaustive dai Paesi amici ed alleati".

"Noi oggi sappiamo tante cose in più dell'anno scorso", ha proseguito. "Tutte le parole di queste 450 pagine aggiungono certezza sulla causa dell'evento, quindi non passiamo un anniversario senza novità", ha evidenziato Bonfietti, avvertendo che la magistratura "ha fatto tutto quello che poteva chiedendo ai Paesi amici ed alleati risposte alle rogatorie che chiarissero la loro presenza in quei cieli, in quei mari", e oggi "chiede l'archiviazione perché chiarisce che non ha avuto collaborazione, non ha avuto risposte esaurienti ed esaustive dai Paesi amici ed alleati".

"Io mi sento male come parente delle vittime, ma anche come cittadina italiana a sapere che dopo 45 anni è chiaro, è certo che è stato abbattuto un aereo civile in tempo di pace, non c'era la guerra quella notte e non riusciamo a mettere insieme gli autori materiali di quell'evento", ha continuato.

"La strage di Ustica, 45 anni dopo, resta una ferita aperta. In questa giornata rinnovo ai familiari delle vittime la mia vicinanza. Accertare la piena verità dei fatti su quanto accaduto il 27 giugno 1980 deve essere un obiettivo da perseguire con costanza e determinazione". Lo dichiara il Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana.

"Sono trascorsi 45 anni dal disastro aereo del DC-9 Itavia e ancora oggi la ferita inferta al nostro Paese resta aperta nella coscienza civile e nella storia della Repubblica. È nostro dovere impegnarci affinché la memoria di questa strage non si affievolisca e la verità non sia più ostacolata da silenzi, reticenze e complicità. Ai familiari delle 81 vittime giunga la vicinanza mia personale e del Senato della Repubblica". Così il Presidente del Senato, Ignazio La Russa.

"Né incidente, né cedimento strutturale: ciò che sappiamo sulla tragedia di Ustica ci spinge a chiedere ancora verità. Per le 81 vittime, per il dolore dei loro cari, per avere giustizia. Solidarietà alle famiglie e alla magistratura italiana che non si sono mai arrese". E' quanto ha scritto, su X, la Capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga.

"A 45 anni dalla strage di Ustica, il nostro dovere è continuare a chiedere verità e giustizia per le 81 vittime innocenti e per i loro familiari, che da decenni lottano contro l'oblio e le omissioni di Stato. Una tragedia che ha squarciato il cielo e la coscienza del nostro Paese, e che non può e non deve finire in archivio". Così Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce nazionale di Europa Verde.

"Il messaggio del presidente Mattarella ricorda come la Repubblica non possa abbandonare la ricerca della verità. Eppure, la recente richiesta di archiviazione da parte della procura rappresenta un duro colpo: rischia di mettere il bavaglio definitivo su una delle pagine più buie della nostra storia democratica", prosegue.

"Non si può chiudere il caso Ustica senza che siano emerse le responsabilità di quegli apparati statali e internazionali che hanno coperto, insabbiato, omesso. La verità non può essere solo un dovere morale: è un diritto costituzionale e democratico. Chiediamo che il Parlamento e il governo si assumano la responsabilità di riaprire ogni possibile canale di indagine, anche internazionale. Ustica non è una ferita del passato: è un nervo scoperto della nostra democrazia", conclude.


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

PPN
Prima Pagina News
Sergio Mattarella
Ustica

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU