Verde Pubblico: Le associazioni incontrano la direzione ambientale di Roma

Esponenti ambientalisti faccia a faccia con i dirigenti del comune. Un dialogo tra sordi, alla richiesta di stop agli abbattimenti in periodo di nidificazione degli uccelli, per giunta effettuati senza una preventiva prova strumentale che ne accerti la pericolosità, i tecnici rispondono picche

(Prima Pagina News)
Venerdì 16 Maggio 2025
Roma - 16 mag 2025 (Prima Pagina News)

Esponenti ambientalisti faccia a faccia con i dirigenti del comune. Un dialogo tra sordi, alla richiesta di stop agli abbattimenti in periodo di nidificazione degli uccelli, per giunta effettuati senza una preventiva prova strumentale che ne accerti la pericolosità, i tecnici rispondono picche

Oggi 16 maggio 2025, alle ore 11 presso la Direzione Gestione Territoriale Ambientale e del Verde Pubblico di Roma situato in piazza Porta Metro, si è svolto un incontro a cui hanno partecipato il Direttore Marina Mantella e l'agronono Franco Milito dell'ufficio di Gestione del verde, in rappresentanza del comune; dall'altra le associazione di protezione ambientale Italia Nostra, (rappresentata da Maria Francesca Curatola), e L'Altritalia Ambiente, il Gruppo Spazio Verde rappresentato da Giulia Giordano, dal Coordinamento Gruppo SiParco di Pietralata rappresentato da Michele Itasaka, Unione CURAA, rappresentato daIacopa Stinchelli, Coordinamento del gruppo del paesaggio e verde urbano, rappresentato da Giorgio Osti. L'incontro si è tenuto a seguito delle pressanti proteste dei cittadini e delle associazioni dovuti ai massicci tagli di verde pubblico effettuate da ditte private vincitrici di specifici appalti. I suddetti rappresentanti, convocati dalla Direzione Gestione Territoriale Ambientale, ha portato proposte e richieste concrete (consultabili sotto il comunicato) per il miglioramento delle condizioni di cura e gestione del patrimonio arboreo della nostra città. I rappresentanti delle associazioni e dei movimenti intervenuti, hanno ribadito oltre la grande preoccupazione per le sorti del patrimonio arboreo, il grande rischio per la salute dei cittadini, essendo gli alberi un bene comune irrinunciabile. La strage di alberi, di cui ancora si attendono i numeri precisi e che ammonta ormai a decine di migliaia. Considerato che ognuno di essi produce in media 30 litri di ossigeno al giorno, moltiplica 30 per 18mila, sono 540mila litri di ossigeno in meno al giorno. E questo senza considerare la mancata ombreggiatura nelle sempre più afose estati romane con buona ace di quelle isole di calore che tanto preoccupano il primo cittadino Robero Gualieri. Esse possono mettere seriamente in pericolo la salute di anziani, fragili e bambini. Eppure, sul Corriere della Sera del 25 marzo 2024, l'OMS denunciava elevati tassi di inquinamento dell'aria romana. Laconica la risposta dei tecnici comunali: gli abbattimenti e capitozzature, preliminari alla definitiva eliminazione degli delle essenza arboree, non si fermeranno. Per la Direzione restano sufficienti le valutazioni visive (VTA). Interi filari di alberi saranno dunque esposti al rischio concreto di cadere sotto le motoseghe senza un’adeguata verifica strumentale, basterà uno sguardo dell'agronomo di turno, spesso alle dipendenze della stessa ditta che si occupa poi dell'abbattimento. I rappresentanti delle associazioni hanno ricordato la necessità di eseguire prove strumentali ripetibili che certifichino il reale stato di salute di ogni singolo albero, con prove effettuate da agronomi esterni e indipendenti dalle ditte appaltatrici. Appare infatti poco credibile che di colpo un elevatissimo numero di alberi siano diventati “a rischio schianto” o giudicati “a fine vita”. Non è ancora chiaro – sostengono i rappresentanti presenti - in quale modalità di deroga ai regolamenti e alle norme vigenti e con quale programmazione degli interventi verranno eliminati gli alberi. Per questo si è chiesto di conoscere la programmazione di qui al 30 settembre, in un periodo che dovrebbe essere di tregua per la flora e la fauna e inservibile anche per le messe a dimora di nuove alberature. L'incontro è stato a tratti conflittuale, soprattutto quando si è parlato della mancata risposta del Dipartimento ad alcune richieste di accesso agli atti protocollate da molti mesi. Per quanto riguarda il bosco di Pietralata, pur non essendo ancora conclusa la verifica dell’area boscata, non è stata fatta chiarezza sui titoli con cui si sta per procedere ad abbattimenti di alberi nell’area naturale. È stato richiesto per l’ennesima volta notizie del censimento arboreo e che vengano pubblicati gli interventi previsti secondo un continuo aggiornamento. In risposta ci è stato mostrato un programma digitale di censimento delle alberature, in via di completamento, al momento per uso interno al Servizio Giardini e alle imprese che collaborano al rilevamento. Per i cittadini dovrebbe essere disponibile da gennaio 2026 una versione consultabile. I rappresentanti delle associazioni si aspettano che le lro proposte vengano lette accuratamente, anche dall’assessora Alfonsi, e che venga data una risposta.

Tavolo di discussione del 16 mag 2025 – Richieste formulate Maria Francesca Curatola - Italia Nostra APS; Massimo Bachetti - L'Altritalia Ambiente; Jacopa Stinchelli - Unione C.U.R.A.A.; Giulia Giordano - Zona Verde; Michele Itasaka - Coordinamento Siparco Siospedale Pietralata; Giorgio Osti – Coordinamento per il Regolamento del Verde Lavori 1. Sospensione delle potature. Gli unici interventi consentiti sono quelli direttamente legati all’abbattimento contestuale delle alberature poste in classe D per ragioni di sicurezza che devono essere attestate, quando non si tratta di un esemplare arboreo “morto in piedi” o in stato di “irreversibile deperimento”, secondo il protocollo di valutazione SIA da prove strumentali (tomografia, resistografia, prove di trazione, ecc.) conclusive sul rischio connesso e il cui esito deve essere messo a disposizione sul sito istituzionale. 2. Rinnovo delle alberate. La pianificazione del rinnovo deve essere strettamente attuata secondo le disposizioni regolamentari attraverso il preventivo coinvolgimento dei cittadini. Una particolare attenzione e cura deve essere riservata a quegli esemplari dell’alberata che manifestano uno stato di salute e di sicurezza accettabile (secondo i criteri già espressi). 3. Cantieri. Deve essere verificata in permanenza la regolarità dei cantieri, sia per la segnaletica di sicurezza che per la preventiva comunicazione e informazione ai cittadini. Deve essere verificata costantemente la rispondenza degli operatori agli standard professionali indicati nei CAM e la presenza di un responsabile cantiere o di un capogruppo segnalato. 4. Viabilità. Va ricondotto sotto un’unica regia il governo del verde su cui, direttamente o indirettamente, intervengono altri Dipartimenti. Nessun intervento deve essere avviato senza la preventiva consulenza/autorizzazione del Servizio Giardini. Comunicazione 1. Pubblicazione. Gli interventi programmati settimanalmente dal Servizio devono essere regolarmente pubblicati sul sito istituzionale, completi per tutti i Municipi e con un maggiore dettaglio. I contratti applicativi di ciascun lotto devono ugualmente essere sistematicamente resi disponibili sul sito istituzionale. Il sito stesso andrebbe ridisegnato per consentire un’organizzazione chiara e razionale dell’enorme quantità di documenti che la gestione del verde pubblico comporta nel tempo. La stessa documentazione andrebbe sempre indicizzata anche ai fini di una comunicazione di livello municipale. 2. Cartellonistica. Dovrebbe divenire usuale comunicare alle imprese (da parte del D. L.) il testo dell’avviso ai cittadini circa la natura e le motivazioni di ogni intervento che va esposto con la cartellonistica e i DD di traffico sui siti d’intervento. 3. Catasto del Verde. Andrebbe reso già disponibile l’esito progressivo dei censimenti arborei in atto sul sito istituzionale. 4. Municipi. Deve essere sempre e tempestivamente informato il Municipio di ogni intervento, programma ed urgenza che abbia luogo nel territorio del Municipio Informazione e controllo 1. Nuovi impianti e sostituzioni. Ogni programma di nuove messe a dimora di piante, ecc. va attuato con la partecipazione e informazione dei cittadini, anche al fine di coinvolgerli nella loro vigilanza e cura. Condivisione e informazioni riguardanti la programmazione degli interventi conservativi e curativi (endoterapie, ecc.). 2. Collaudi. Va attestato ogni impianto allocato attraverso un collaudo dell’attecchimento ad almeno due anni vegetativi dall’impianto. 3. Accesso Atti. Messa a disposizione dei cittadini di tutte le informazioni riguardanti la gestione pregressa del Servizio, con riferimento all’Accordo Quadro concluso, abbattimenti, deceppamenti e sostituzioni effettuate 4. Compensazioni. Criteri di stima dei reali valori di riferimento a seguito di abbattimento, specie per i privati. Va calcolata la compensazione sul valore ecosistemico della pianta abbattuta. 5. Polizia urbana. Va istituito un tavolo di confronto col Comando della polizia al fine di programmare un piano di sistematica formazione degli agenti capitolini sul Regolamento del Verde.


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