Eccellenze Italiane. Gianluca Zoppa alla conquista del cinema cinese

Gianluca Zoppa, milanese, 53 anni, la sua “via della seta” l’ha percorsa nel cinema, un settore che in Cina sta crescendo enormemente e che “sta migliorando sempre di più” spiega il cineasta italiano.

(Prima Pagina News)
Giovedì 11 Agosto 2022
Roma - 11 ago 2022 (Prima Pagina News)

Gianluca Zoppa, milanese, 53 anni, la sua “via della seta” l’ha percorsa nel cinema, un settore che in Cina sta crescendo enormemente e che “sta migliorando sempre di più” spiega il cineasta italiano.

Settecento anni dopo Marco Polo, la Cina è sempre più “vicina” e sono ormai diverse migliaia gli italiani che si sono stabiliti nel Paese asiatico, si sono formati una famiglia e sono integrati nel settore produttivo cinese.

Gianluca Zoppa, a differenza dell’illustre viaggiatore veneziano, non è un mercante e nemmeno un calciatore, alla stregua dei nostri campioni che hanno fatto fortuna militando nelle varie squadre cinesi di calcio.

Non predilige interpretare personaggi particolari “perché c’è sempre qualcosa di diverso nei ruoli che ho interpretato. È quando il carattere, le battute e tutto il resto arrivano dritto al mio cuore che nasce l’amore per quella interpretazione e quel personaggio”.

In Cina Zoppa ha trovato anche l’amore di Wei WenQing, che gli ha dato una figlia di 15 anni, Olivia.

Gianluca ha un altro figlio, Alessandro, di 28 anni, nato dal suo primo matrimonio in Italia.

 “Da quando avevo vent’anni ho sempre fatto pubblicità televisive – racconta – Nel maggio del 2017 un agente di Pechino mi offri una piccola parte in un cortometraggio/commerciale dove impersonavo il “braccio destro di un trafficante di armi”. Un mese dopo, ho avuto un altro piccolo ruolo in una commissione UN. A quel punto mi resi conto che, se volevo continuare a fare l’attore, mi servivano delle basi più solide, quindi decisi d’iscrivermi a un corso di recitazione a Los Angeles. Per non aggravare economicamente questo periodo di pausa, decisi di vendere un orologio che avevo acquistato anni prima e, con il ricavato, coprire le spese necessarie senza intaccare i risparmi di famiglia”.

Arrivato nel Paese asiatico, prima di dedicarsi al cinema, Zoppa aveva svolto diversi lavori, in settori totalmente diversi dalla recitazione.

Due anni dopo quella “piccola parte” nel cortometraggio commerciale, nell’ottobre del 2019 Gianluca Zoppa finanzia e realizza il suo primo cortometraggio, “Luca”, che ha completato nel luglio del 2020. Due mesi prima aveva iniziato il suo secondo lavoro personale, un altro cortometraggio, “Jing”, terminato nell’aprile dell’anno scorso.

“Sono state delle esperienze bellissime, molto positive – confessa – Ho voluto provare a stare anche dall’altra parte della “barricata” per provare nuove sensazioni e capire cosa provano e vogliono le persone che stanno di fronte a me durante le interpretazioni artistiche”.

luca short“Luca, un padre di famiglia italiano – racconta Zoppa – Dopo vent’anni di fedele servizio, si ritrova senza lavoro e con un bambino in arrivo. Allora si rimette in gioco accettando un lavoro in Cina. Le abitudini e la cultura che si è lasciato alle spalle si scontrano con quelle del suo nuovo Paese costringendolo a numerosi sacrifici. La lontananza e la mancanza della famiglia gli fanno incontrare Mr. Chen, un amico improbabile, divertente e competitivo che, come Luca, affronta con coraggio i momenti di solitudine che vive chi cerca un riscatto. Purtroppo una malattia colpirà improvvisamente uno dei due, ponendo fine alla loro profonda amicizia.

Partendo da una storia vera – prosegue Gianluca –  ho realizzato un corto di 20 minuti per poter partecipare a festival di tutto il mondo. A questo progetto hanno preso parte, con devozione e dedizione, più di 80 persone, che si sono innamorate delle traversie del protagonista. Il soggetto non è certo facile, ma le vicissitudini del personaggio principale, come per magia, rispecchiavano il mio vissuto (fortunatamente non del tutto) e così “LUCA” è diventato la mia ossessione e il desiderio di rendergli onore mi ha spinto sino a qui”.

 “La produzione del cortometraggio – spiega Zoppa – è colma di momenti difficili, indimenticabili e intensi: l’unione di molte persone, la ricerca delle locations, il micro budget a disposizione e la generosità di molti. Sette lingue diverse mixate in 20 minuti… Ne avrei aggiunte altre… È stato bello creare questa miscela multietnica di culture e dialetti”.

Il film, sottolinea, è dedicato a tutte le persone che, come lui, hanno cercato la propria fortuna in un paese lontano come la Cina.

 “Ho voluto celebrare la vita dei molti uomini che, travolti dalla crisi, sono espatriati, riuscendo con fatica e abnegazione, a ricostruirsi un futuro, contribuendo, al tempo stesso, alla crescita e allo sviluppo dell’industria cinese”.

screen shot 2022 06 30 at 7.09.13 amIn “Jing” la brutalità, l’amore vile e il drammatico intreccio del destino sono gli elementi di una storia dal finale sconcertante.

Il cortometraggio racconta di una donna sola, vittima di violenza fisica e psicologica. La povertà e la mancanza di un supporto familiare costringono la giovane ad abbandonare suo figlio.

Il film narra una storia reale, abbracciando tematiche che lacerano le emozioni quotidiane. L’abbandono, la violenza, lo sfruttamento e le disuguaglianze di genere si mescolano nella narrazione.

“Ho voluto mettere in scena il sentimento d’impotenza che molte donne devono affrontare nella loro vita, costrette, il più delle volte, a soccombere alle prepotenze di una realtà senza scrupoli. Jing è obbligata a cercare la speranza lontana dalla sua terra, sfruttata quotidianamente dalla legge del profitto e tradita dalle promesse di un uomo. Nel suo totale isolamento psicologico, Jing desidera riprendersi la cosa più importante del suo passato. La sua ricerca, però, la porta a scontrarsi con la violenza della realtà”.

gz 03E le soddisfazioni che il cinema cinese sta dando a Gianluca Zoppa sono moltissime: “È bellissima la fase di costruzione di un carattere e il risultato finale viene da sé” afferma.

Nei prossimi mesi il nostro connazionale si dedicherà a completare due film iniziati da poco e di cui non sono ancora state completate le riprese.

“Insieme alla produzione, sto valutando un “nuovo” ruolo per TV serie e lavoro su due cortometraggi che sono in parte ancora nella mia mente/matita – confida – Oltre a tutto questo, ho diverse richieste di video/casting anche da altri mercati, in particolare in Europa, in America e in Australia”.

E da perfetto “orientale” nel suo tempo libero gli piace effettuare esercizi di rilassamento e memoria, leggere, “guardare le persone di tutti i giorni e scoprire nuovi atteggiamenti e modi di comportarsi” per farne magari, aggiungiamo noi, la fonte d’ispirazione per sue nuove produzioni di successo.(Ennio Marchetti)


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