Meloni: "Sul biocarburante la partita non è sconfitta, abbiamo vinto su neutralità tecnologica"
"Il sistema bancario è stabile e solido. Sicuramente bisogna monitorare, ma non perché riteniamo che si possa modificare il quadro".
(Prima Pagina News)
Venerdì 24 Marzo 2023
Roma - 24 mar 2023 (Prima Pagina News)
"Il sistema bancario è stabile e solido. Sicuramente bisogna monitorare, ma non perché riteniamo che si possa modificare il quadro".
Per quanto riguarda il tema dei biocarburanti, la partita “non è persa”. Così la premier, Giorgia Meloni, in un punto stampa, al termine del Consiglio Europeo di Bruxelles.

“Intanto è vinta quella su neutralità tecnologica”, precisa. “Non possiamo aiutare l’ambiente distruggendo la nostra industria. Servono soluzioni sostenibili”, continua la premier, per poi aggiungere che in ambito europeo stiamo lavorando insieme sul tema.

Il vertice con il presidente francese, Emmanuel Macron, tenutosi ieri sera, “è stato lungo e ampio” ed è emersa la volontà di cooperare sui temi più importanti. “Un incontro lungo e ampio, su una situazione complessa sul piano geopolitico. C’è voglia di collaborare su materie di rilevanza strategica, anche quella migratoria, su cui registro una grande disponibilità del presidente Macron. Mi pare ci fosse un clima molto produttivo e questo è sicuramente utile per affrontare le sfide comuni”, dice. Sono “assolutamente soddisfatta di questo bilaterale”, continua.

Durante il vertice, durato un'ora e 40 minuti, Macron e Meloni hanno parlato della guerra in Ucraina, della questione legata ai migranti e del Patto di Stabilità e Crescita. Durante l'incontro, molto atteso, i due leader hanno anche avuto modo di parlare di industria e spazio, temi per cui è stato riaffermato che bisogna “continuare a lavorare per la sovranità europea” in campo energetico e industriale.

Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, Meloni e Macron hanno dato il loro parere favorevole circa la necessità di inviare altre munizioni a Kiev, mentre per la questione migranti è stato fatto un focus sulle situazioni in corso in Libia e Tunisia.

Ieri sera, Macron aveva fatto sapere di aver avuto una “discussione molto positiva” con la premier, in cui è stato possibile “chiarire molti temi” e definire delle vie sulle quali possiamo avanzare insieme sul piano bilaterale ed europeo”.

“In questo contesto abbiamo parlato della situazione in Tunisia dove la tensione politica molto forte, la crisi economica e sociale” senza un “accordo con il Fondo monetario internazionale è molto preoccupante”, ha proseguito il Presidente francese. Questo, ha continuato Macron, “causa una crisi per la Tunisia stessa, una grande destabilizzazione per il Paese e la regione e una pressione migratoria aumentata sull’Italia e sull’Unione europea”.

“La nostra volontà è quella di agire insieme per poter aiutare la Tunisia a ritrovare della stabilità politica, a trovare un accordo con il Fondo monetario internazionale e ad aprire delle vie di cooperazione”, ha proseguito.

Per quanto riguarda il sistema bancario, aggiunge Meloni, questo è “stabile e solido. Sicuramente bisogna monitorare, ma non perché riteniamo che si possa modificare il quadro”.

Per quanto riguarda il Meccanismo Europeo di Stabilità, continua, “la materia non va discussa a monte ma a valle. Il riferimento alla governance non è a caso. Stamane abbiamo discusso di unione bancaria, il Mes è una sorta di cassazione, il primo e secondo step sono l’unione bancaria”.

Per la questione tunisina, prosegue la premier, bisogna continuare con gli sforzi diplomatici, affinché Tunisi e il Fondo Monetario Internazionale trovino un'intesa. In Tunisia, aggiunge, avrà luogo una missione “a livello di ministri degli Esteri” e “c’è molto impegno” da parte di tutti gli attori coinvolti per giungere ad una soluzione. “Sicuramente c’è molto impegno, ho parlato con Gentiloni, che sarà lì per fare quello che la Commissione può fare anche se a monte la questione cardine è l’Fmi, quindi serve un lavoro diplomatico per convincere entrambe le parti a chiudere questo accordo e stabilizzare finanziariamente la regione”.

In merito alla questione migranti, “il richiamo nelle conclusioni” formulate dal Consiglio Europeo “conferma non solo un cambio di passo che abbiamo impresso ma anche che resta una grande priorità negli obiettivi Ue”.

Riguardo alle nomine per le aziende partecipate statali, dice ancora Meloni, non ci sono frizioni con Forza Italia e Lega, “stiamo lavorando con molta serietà, guardando all’interesse nazionale italiano. Parliamo di società molto importanti per il nostro sistema e la nostra credibilità”.

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