Carceri, Garanti detenuti: "Troppi suicidi, servono interventi urgenti"

"Chiediamo provvedimenti concreti e in tempi rapidi".

(Prima Pagina News)
Mercoledì 17 Aprile 2024
Roma - 17 apr 2024 (Prima Pagina News)

"Chiediamo provvedimenti concreti e in tempi rapidi".

"Il 18 marzo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricevendo la Polizia Penitenziaria ha detto: 'Sui suicidi in carcere servono interventi urgenti'.

Non si fa più in tempo a enumerare i casi di suicidio che si è costretti a aggiornarne l'agghiacciante elenco. Uno stillicidio insopportabile, come la sensazione di inadeguatezza delle attività di prevenzione. E' più che mai doveroso analizzare il fenomeno del sovraffollamento ribadendo, ancora, l'impellente necessità di interventi urgenti".

Lo scrivono i Garanti territoriali dei detenuti, in un appello al Parlamento e al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

"La maggioranza dei detenuti vive, per oltre 20 ore al giorno, in celle sovraffollate, dalle quali esce solo nelle 'ore d'aria'. Questa è una violazione dei principi della Carta costituzionale e dell'Ordinamento penitenziario. Tale situazione non è insuperabile. È necessario riempire di senso il tempo della detenzione, offrendo più attività culturali, lavorative, sportive e ricreative. Le relazioni familiari e col volontariato devono essere potenziate anche più colloqui, telefonate, videochiamate. E' necessario personale specializzato (psicologi, educatori, psichiatri, pedagogisti, assistenti sociali, mediatori linguistici) che dia ascolto ai detenuti e ne riesca a cogliere le ragioni di intollerabile sofferenza", spiegano.

E' necessario, proseguono, "un maggior numero di misure alternative alla detenzione. In effetti, sono diverse migliaia i detenuti con una condanna definitiva inferiore o pari a tre anni di reclusione. Chiediamo dunque a tutti i Parlamentari norme specifiche e urgenti, e al Ministro di Giustizia provvedimenti concreti in tempi rapidi, in aderenza con le parole del Presidente della Repubblica. Sollecitiamo i parlamentari (nazionali ed europei), i consiglieri regionali e comunali e i magistrati di sorveglianza a visitare le carceri con maggiore continuità e frequenza, perché, anche oggi - come scriveva Piero Calamandrei - 'i suicidi sono il prodotto della lontananza della politica e della società civile dal carcere'".

Per lanciare un appello contro i suicidi in carcere, nella giornata di domani, davanti alle carceri italiane, i garanti dei detenuti scandiranno ad alta voce i nomi delle 31 persone che si sono suicidate dall'inizio di quest'anno e di tutti gli altri detenuti morti per malattia, overdose, omicidio e cause da accertare, nonché degli agenti di Polizia Penitenziaria che si sono suicidati.

L'evento è stato annunciato stamani dai Garanti dei Detenuti del Lazio e di Roma, Stefano Anastasìa e Valentina Calderone, davanti al carcere capitolino di Regina Coeli. "In 32 anni sono morti suicidi 1.754 detenuti - ha precisato Calderone - Negli stessi anni per malattia, overdose, omicidio, cause da accertare ne sono morti 2.912. Il totale è un numero impressionante, si parla di 4.686 persone detenute morte".

"Iniziamo una campagna di sensibilizzazione che andrà avanti fino a che non ci saranno risposte - ha detto Anastasìa - Non possiamo permetterci di avere questi livelli di sovraffollamento in estate. Qui a Regina Coeli, per fare un esempio, ci sono 1.151 detenuti per 628 posti, il doppio. In Italia a fronte di 48.000 posti nelle carceri ci sono 61.000 detenuti". All'appello che sarà lanciato domani hanno aderito tutti i Garanti territoriali.


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