Viminale. Mario Viola lascia le Relazioni Esterne per guidare la Scuola Superiore di Polizia. Una eccellenza della comunicazione istituzionale

Da oggi Mario Viola assume il prestigioso incarico di Direttore della Scuola Superiore di Polizia. A lui sarà affidato l'alto compito di formare i futuri dirigenti della Polizia di Stato. Al suo posto, alla guida delle Relazioni Istituzionali della Polizia di Stato, arriva Domenico Cerbone.

di Pino Nano
Giovedì 05 Giugno 2025
Roma - 05 giu 2025 (Prima Pagina News)

Da oggi Mario Viola assume il prestigioso incarico di Direttore della Scuola Superiore di Polizia. A lui sarà affidato l'alto compito di formare i futuri dirigenti della Polizia di Stato. Al suo posto, alla guida delle Relazioni Istituzionali della Polizia di Stato, arriva Domenico Cerbone.

Dal primo giugno Domenico Cerbone è il nuovo Direttore dell'Ufficio Comunicazione Istituzionale della Polizia di Stato, uno degli incarichi di maggiore prestigio per un professionista della comunicazione, dovendo ogni giorno occuparsi e rispondere di quanto accade nel Paese e direttamente legato alle attività della Polizia di Stato. Domenico Cerbone prende il posto di Mario Viola, che è stato una vera icona di questo mondo della comunicazione istituzionale, e che per lunghissimi anni è stato il vero cordone ombelicale tra mondo della stampa e il Viminale.

Nato a Roma il 16 agosto del 1966, giornalista pubblicista dal novembre 2004, Mario Viola ha alle spalle una Laurea in Giurisprudenza, e un Master di II livello in Comunicazione Istituzionale all’Università di Roma Tor Vergata. Come Primo Dirigente della Polizia di Stato, lo è dal primo gennaio del 2010, ha ricoperto al Viminale incarichi di grande rilievo, tra questi la gestione di uffici con competenza territoriale e la supervisione di progetti di comunicazione istituzionale quale Direttore dell’Ufficio Stampa dell’allora Ufficio relazioni Esterne e Cerimoniale.

Ma l’uomo ha lavorato anche presso l'Ispettorato di polizia alla Camera dei Deputati, e con l’incarico di responsabile della sicurezza ha rafforzato le sue competenze nel campo delle relazioni istituzionali, nella pianificazione delle misure di vigilanza alle sedi parlamentari e nella gestione dei profili di sicurezza, anche personale, in contesti di alta rilevanza per la democrazia del Paese. Ma è stato anche Vice Consigliere Ministeriale presso l’Ufficio Relazioni Esterne e Cerimoniale, con la responsabilità di coordinare le attività di informazione e comunicazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Ha anche diretto il periodico telematico ufficiale della Polizia di Stato, www.poliziadistato.it.

Dal 2018 con la promozione a Dirigente Superiore, assume la Dirigenza dell’Ufficio Relazioni Esterne e Cerimoniale, e consolida il suo ruolo di leadership nel settore adottando strategie di comunicazione innovative nel campo dell’informazione, degli eventi, del mondo web e social, e soprattutto avviando un innovativo processo di identificazione e posizionamento del brand Polizia di Stato, sia a livello Istituzionale, sia a livello commerciale.

La sua giornata tipo di lavoro non durava mai meno di 12 ore al giorno. E comunque se lo cercavi all’una di notte per una emergenza professionale era sempre pronto e disponibile. Affabile, avvolgente, assolutamente ed eternamente sul pezzo, come Direttore dell’Ufficio coordina progetti editoriali, eventi e iniziative di sensibilizzazione che fanno emergere la complessità della mission della Polizia di Stato, caratterizzata dal concetto di servizio al cittadino, declinato nelle sue diverse forme.

Quando parliamo di lui e del suo ruolo parliamo qui di sicurezza, di ordine pubblico, di molteplici attività investigative sul territorio e sul web, ma anche dell’attenzione ai bisogni dei cittadini, della capacità di ascolto, della solidarietà nei confronti dei più fragili e dell’umanità espressa ogni giorno dalle donne e dagli uomini della Polizia di Stato nel loro servizio alle comunità.  Un team leader -va detto- di altissimo profilo istituzionale e professionale, e che le polizie di mezzo mondo per anni hanno invidiato all’Italia.

Sotto la sua direzione- questo ci dicono al Viminale- si è strutturata una comunicazione sociale e di prossimità, con un focus particolare sull'inclusione delle categorie più vulnerabili, un approccio targato esclusivamente Mario Viola, che ha favorito la crescita di un rapporto più diretto con la cittadinanza, valorizzando la reputazione della Polizia di Stato come Istituzione di riferimento, vicina e affidabile.

Il risultato è stato eccellente. L’attività di comunicazione sotto di lui ha contribuito ad attestare la Polizia di Stato quale prima forza dell’ordine nell’indice di gradimento degli italiani nell’ambito del sondaggio Eurispes del 33^ Rapporto Italia 2021. In particolare, durante il periodo dell’emergenza sanitaria è stata studiata una strategia di comunicazione istituzionale che - al fianco della corretta e tempestiva informazione interna dei dipendenti circa le disposizioni normative per l’espletamento delle attività lavorative e per attuazione dei protocolli di sicurezza - fornisse un quadro conoscitivo il più esaustivo possibile per i cittadini, circa le attività di controllo e vigilanza svolte dalla Polizia di Stato, sul territorio nelle province maggiormente colpite dall’epidemia. E in tal senso, la scelta di una comunicazione crossmediale, di semplice fruizione, è stata alla base della necessità di raggiungere ogni singola persona, dall’anziano al bambino, in ogni angolo del Paese, per incrementare la compliance sulla prevenzione e gestione del contagio.

Ma Mario Viola è anche l’uomo che si è inventato le famose iniziative a favore dei bambini degli anziani, ma anche quelle per sostenere psicologicamente gli operatori di polizia colpiti dagli effetti dello stress da pandemia. Nel 2020, pensate, per valorizzare il contributo civile e sociale offerto da coloro che, non appartenenti alla Polizia di Stato, si distinguono nella diffusione della cultura della legalità, per l’eccezionale impegno a favore del prossimo e della società, evidenziandosi per rilevanti qualità umane o professionali, ha promosso l’istituzione del riconoscimento “Poliziotto ad honorem”. Un premio che è stato conferito a persone della società civile, professionisti della sanità, dei media, del volontariato e molto altro, proposti, ogni anno, dai territori di riferimento.

Oggi che lui lascia il suo incarico, i suoi compagni di vita e di viaggio non fanno che esaltarne la gestione e il carisma del suo comando. Portano la sua forma anche numerosissime le campagne di sensibilizzazione tematiche come “Questo non è amore”, per il contrasto alla violenza di genere, “Cuori Connessi” per la consapevolezza nell’uso del web, “Icaro” per l’educazione stradale dei giovani, e “Stolpersteine – Pietre d’Inciampo” di Demnig Gunter - per riscoprire e far conoscere le storie dei Poliziotti che hanno compiuto gesti eroici durante le persecuzioni razziali, con l’apposizione di “pietre d’inciampo” davanti agli Uffici di polizia dove prestavano servizio. Ma neel 2024 gli chiedono anche di coordinare le pubblicazioni storiche della Polizia di Stato “Fecero la scelta giusta”: volume I - “I Poliziotti italiani che si opposero al nazifascismo” e volume II - “I Poliziotti italiani che soccorsero gli Ebrei”. L’opera editoriale si inserisce nell’ambito del più ampio Progetto Memoria, avviato dall’Amministrazione della Pubblica Sicurezza in sinergica collaborazione con l’Ucei e il Cdec, in onore dei suoi Caduti.

Ma porta la sua firma anche l’attività della Banda musicale della Polizia di Stato, inserita “nel percorso volto al rafforzamento del legame con le comunità territoriali e alla promozione della cultura della legalità”, e sotto la sua guida “l’orchestra di fiati” è stata impegnata in un programma concertistico sviluppatosi nei maggiori Teatri italiani, dal Teatro alla Scala di Milano, all’Opera di Roma, le Terme di Caracalla, il Parco Archeologico del Colosseo, il Lingotto di Torino, il San Carlo di Napoli, Paestum, e il tutto, credetemi, arricchito dalla generosa partecipazione di grandi artisti italiani e stranieri che hanno aderito al progetto di prossimità della Polizia di Stato. Un successo dietro l’altro. Ne parla continuamente in televisione una delle vere regine della TV di Stato, Paola Saluzzi, che proprio l’altro ieri nel salotto della Balivo non ha fatto che esaltare la modernità della Polizia di Stato e la dedizione immensa della Polizia di Stato al servizio del Paese. Bene, dietro tutto questo mondo della comunicazione istituzionale della polizia c’è proprio lui Mario Viola, con la sua storia e la sua energia di grande visionario. Siam certi che il suo successore, Mimmo Cerbone, non sarà di meno.


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