‘Ndrangheta 2.0, Gratteri & Nicaso raccontano la “Grande mafia digitale”, meno sangue e più trame sommerse

Giovedì 28 novembre alle ore 18, alla libreria Mondadori di Via Cola di Rienzo, il lancio in anteprima nazionale del nuovo libro di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso “La rete degli invisibili”.

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Venerdì 01 Novembre 2019
Roma - 01 nov 2019 (Prima Pagina News)

Giovedì 28 novembre alle ore 18, alla libreria Mondadori di Via Cola di Rienzo, il lancio in anteprima nazionale del nuovo libro di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso “La rete degli invisibili”.

‘Ndrangheta 2.0, Gratteri & Nicaso raccontano la “Grande mafia digitale”, meno sangue e più trame sommerse
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Il volume si preannuncia già un best seller, destinato a scalare nel giro di qualche settimana ogni classifica possibile delle vendite. Il segreto di tanto successo preannunciato? E’ senza dubbio la novità assoluta della materia: per la prima volta infatti il più amato e più ammirato dei magistrati italiani si occupa di un mondo che davvero solo in pochi ancora conoscono bene, forse solo lui e di riflesso Antonio Nicaso, è il mondo della Ndrangheta 2.0, la Ndrangheta del futuro, dell’era digitale, dei mercati sommersi, dei rapporti transnazionali, la Ndrangheta della “rete”, la più potente organizzazione criminale del mondo che un tempo usava il sangue per regolare i propri rapporti con il mondo esterno, e che oggi utilizza internet per accordi commerciali e transazioni miliardarie in ogni angolo della terra, con una dimestichezza e una conoscenza della rete che è degna dei migliori esperti di intelligenza artificiale, un pianeta a parte insomma, che solo pochissimi al mondo hanno indagato, e che Nicola Gratteri e Antonio Nicaso ci ripropongono oggi con una freschezza letteraria ed una meticolosità del racconto davvero impressionanti. Anche in questa occasione e con questo nuovo saggio Nicola Gratteri dimostra di “non temere nulla e nessuno” e di voler proseguire senza fiato e senza sosta la sua infinita lotta alla Ndrangheta, una mission che è diventato ormai il suo mantra e che fa di lui il giudice italiano più conosciuto e più invidiato al mondo. Non c’è oggi televisione internazionale che non abbia raccontato la sua vita di uomo segregato e blindato contro lo strapotere della mafia. Anche nel sordido mondo della criminalità e dell'illegalità la sopravvivenza è regolata dalla legge darwiniana dell'evoluzione e dell'adattamento all'ambiente, come dimostra la storia della 'ndrangheta che, proprio in virtù della sua straordinaria capacità mimetica, è diventata una delle organizzazioni mafiose più ricche e potenti del pianeta. Ma come sono fatti gli 'ndranghetisti del terzo millennio? Come vivono? Come si vestono? Come gestiscono i loro affari? Come si riconoscono? Continuando nel loro infaticabile quanto meritorio tentativo di indagare una realtà criminale sommersa e misteriosa, e di dare un volto agli «invisibili», Nicola Gratteri, magistrato da trent'anni in prima fila nella lotta alla mafia calabrese, e Antonio Nicaso, docente universitario che da trent'anni le dedica la propria attività di studioso, analizzano la 'ndrangheta 2.0, sempre più collusiva e sempre meno violenta, e i suoi rapporti con i centri di potere economico, politico e finanziario, con la massoneria deviata, con il narcotraffico, con il «deep web» e con i social network. Ne descrivono i boss, inclini al basso profilo e ostili ai gesti eclatanti e alle clamorose dimostrazioni di forza, ma attivamente impegnati nello spietato governo del territorio, nella corruzione e infiltrazione delle istituzioni e dell'economia legale e nel soddisfare la «domanda di mafia» legata alla globalizzazione e alla creazione di un unico mercato mondiale, dove imprenditori e operatori economici, in Italia e all'estero, chiedono alla criminalità beni e servizi necessari per abbattere i costi di produzione, elevare i margini di profitto e acquisire competitività. Ma Gratteri e Nicaso raccontano anche l'altra faccia della 'ndrangheta, quella che lascia ora intravedere le prime crepe in un secolare e apparentemente inscalfibile muro di omertà: i rampolli dei boss che si decidono - o convincono i padri - a collaborare con la giustizia, le mogli e le figlie che si ribellano e gli affiliati che non hanno più paura di esibire pubblicamente la loro omosessualità. «Quella contro la 'ndrangheta» concludono gli autori «è una battaglia che è possibile vincere, ponendo mano ai codici nella speranza di trovare una forte convergenza politica su una battaglia di civiltà. Contro mafie e corruzione, due mali endemici che costituiscono una zavorra e una gravissima minaccia sul presente e sul futuro del nostro Paese». B.N.


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