Breaking news infrastrutture - Aeroporti di Puglia chiude il 2025 a 11 milioni di passeggeri: piano scali, nuove rotte e crescita sostenibile

Traffico record per gli aeroporti di Bari, Brindisi e Foggia: la strategia punta su potenziamento delle infrastrutture, tecnologie per la gestione dei flussi, sostenibilità ambientale e apertura verso nuovi mercati leisure e business.

(Prima Pagina News)
Mercoledì 31 Dicembre 2025
Bari - 31 dic 2025 (Prima Pagina News)

Traffico record per gli aeroporti di Bari, Brindisi e Foggia: la strategia punta su potenziamento delle infrastrutture, tecnologie per la gestione dei flussi, sostenibilità ambientale e apertura verso nuovi mercati leisure e business.

Il sistema aeroportuale pugliese archivia il 2025 con un risultato che rafforza il ruolo della regione nel panorama della mobilità nazionale e internazionale: 11 milioni di passeggeri transitati negli scali gestiti da Aeroporti di Puglia. Un traguardo che consolida l’attrattività del territorio e, soprattutto, impone un cambio di passo nella programmazione, perché la crescita del traffico viene letta come un fenomeno strutturale e non episodico. La priorità, ora, è farsi trovare pronti.

La linea di sviluppo si basa su una visione di medio-lungo periodo e su una strategia integrata che interviene contemporaneamente su infrastrutture, operatività e ambiente, mantenendo elevati standard di sicurezza e qualità dei servizi.

In quest’ottica, il potenziamento riguarda il terminal passeggeri, le aree operative e i piazzali, con interventi mirati a incrementare capacità e funzionalità degli scali.

Accanto alle opere fisiche, cresce il peso dell’innovazione: l’obiettivo è rendere più efficiente la gestione dei flussi attraverso tecnologie avanzate, riducendo tempi di attesa e ottimizzando i processi che impattano sull’esperienza di viaggio. L’efficienza operativa diventa così un fattore competitivo, capace di sostenere l’aumento dei volumi senza sacrificare regolarità, puntualità e comfort.

Il capitolo sostenibilità entra nel cuore della pianificazione industriale. Investimenti in efficientamento energetico, utilizzo di fonti rinnovabili e riduzione delle emissioni si intrecciano con le richieste europee sulla transizione ecologica, ma anche con una necessità di mercato: per un aeroporto, essere “green” significa aumentare l’appeal verso vettori e investitori, oltre a migliorare il rapporto con i territori che ospitano gli scali.

Sul fronte dello sviluppo commerciale, la rotta è intercettare nuovi mercati e nuovi segmenti di utenza, sia leisure sia business. Una leva chiave è la destagionalizzazione, per mantenere viva la domanda anche nei mesi invernali e stabilizzare il lavoro di un sistema che non vuole dipendere esclusivamente dai picchi estivi. In parallelo, la Puglia lavora per ampliare il proprio raggio di collegamenti, rafforzando connessioni utili a turismo, imprese e logistica.

In questa cornice, cresce l’attenzione anche per il traffico cargo, considerato una componente strategica per rendere gli aeroporti pugliesi non solo porte d’accesso turistiche, ma nodi in grado di supportare filiere produttive, export e movimentazione merci. La sfida diventa creare un equilibrio tra crescita dei passeggeri e sviluppo della logistica, con infrastrutture adeguate e processi sempre più digitalizzati.

Il risultato degli 11 milioni viene interpretato come una base di partenza per le prossime fasi: l’obiettivo è consolidare la rete di collegamenti, migliorare ulteriormente l’accessibilità della regione e costruire un sistema aeroportuale capace di reggere l’evoluzione della domanda in modo sostenibile, stabile e coerente con gli scenari dei prossimi anni.


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