Calcio e Covid-19, Lotito (SS Lazio): "Giocatori possono andare in difficoltà se fermati per tanto tempo"

"Hanno una condizione fisica diversa dalle persone normali"

(Prima Pagina News)
Martedì 07 Aprile 2020
Roma - 07 apr 2020 (Prima Pagina News)

"Hanno una condizione fisica diversa dalle persone normali"

"Ho sempre sostenuto che tutte le attività lavorative possano essere espletate se rispettano le norme di sicurezza e se hanno l'autorizzazione dei Prefetti. Non capivo perché un atleta non potesse svolgere la propria attività, che non deve essere considerata ludica. I giocatori hanno una condizione fisica diversa dalle persone normali e possono andare in difficoltà se vengono fermati per così tanto tempo. Non è un caso che nessuno di loro sia stato ricoverato in ospedale". Così Claudio Lotito, Presidente della Lazio, alla radio ufficiale della società biancoceleste. "Volevo precisare - continua - che nessuno vuole prendere sotto gamba la salute dei cittadini e degli atleti. I fatti mi stanno dando ragione, da un mese e mezzo ho lanciato l'idea di fare dei test sierologici, che già ci siamo fatti arrivare da tempo. Sono test importanti, oltre al tampone, perché verificano la presenza di immunoglobuline e di altri anticorpi che dimostrano l'esistenza o meno del virus". "Formello - aggiunge - è stato sanificato, abbiamo fatto la nebulizzazione del perossido di idrogeno che consente di evitare il contagio di qualsiasi natura. In un contesto così, con tutti i controlli, non ho mai capito perché i giocatori non si siano potuti allenare. Secondo me lo possono fare, nessuno rischia la salute. Io ho il personale che tutti i giorni lavora in ospedali Covid-19: tutti sono stati dotati di misure di protezione. Da due mesi abbiamo mascherine P3 e tutto ciò che occorre, compresi per esempio gli occhiali". "Io - continua ancora Lotito - sono per il rispetto delle norme dello Stato. Siamo rispettosi delle regole ma in questo contesto non c'è una validazione scientifica che impedisca ai giocatori di allenarsi in un contesto da me sopra descritto. O meglio, adesso sono impedite le sedute, ma nel precedente decreto no. Se viene adottato un protocollo che rispetta alcune misure di sicurezza, le salute non viene compromessa. L'allenamento è un atto lavorativo. Perché se lavorano nelle fabbriche, un calciatore non può svolgere il proprio compito in condizione di totale sicurezza? Comunque mi auguro che adesso la situazione migliori e mi aspetto che si torni presto in campo, sempre nel massimo rispetto dei protocolli. Il centro sportivo della Lazio, che è uno dei più grandi d'Italia, ha il personale idoneo - conclude - per poter proseguire la propria attività".


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