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Out Kean e lo squalificato Bastoni. Mancini: “Al Mondiale ci teniamo tantissimo”.
Out Kean e lo squalificato Bastoni. Mancini: “Al Mondiale ci teniamo tantissimo”.
Stavolta niente scherzi. Un mese dopo il pirotecnico 5-4 di Debrecen, Italia e Israele torneranno ad affrontarsi domani sera allo stadio ‘Friuli’ di Udine (ore 20.45, diretta su Rai 1 – arbitra il francese Turpin) in un match determinante per le sorti del Gruppo I. Un successo garantirebbe agli Azzurri il secondo posto che vale i play-off con due gare di anticipo, ma anche con un pareggio l’Italia potrebbe di fatto ipotecare la seconda piazza. Le basterebbe a quel punto non perdere almeno una delle due partite di novembre con Moldova e Norvegia infatti per assicurarsi un posto negli spareggi di marzo. Attenzione, però, perché una sconfitta aprirebbe altri scenari, costringendo la Nazionale a far punti nell’ultimo incontro del girone con la Norvegia in programma il prossimo 16 novembre a Milano.
“Sappiamo che non possiamo sbagliare - le parole di Gattuso dalla sala stampa del ‘Friuli’ – non possiamo commettere gli errori di un mese fa. Dobbiamo ancora raggiungere la qualificazione ai play-off. Domani dovremo fare attenzione, Israele si giocherà il tutto per tutto. Loro hanno qualità con i due attaccanti esterni e riescono ad avere superiorità numerica perché hanno giocatori bravi a saltare l'uomo. Un mese fa sono stati commessi errori di concetto, non pressavamo bene e c'erano troppi canali aperti. Dobbiamo migliorare su questo aspetto qui”.
A Tallinn sono andati a segno sia Kean che Retegui, ma stavolta la coppia gol azzurra ha potuto condividere il campo solo nel primo quarto d’ora. Colpa dell’infortunio alla caviglia destra occorso all’attaccante della Fiorentina, che questa mattina ha lasciato il raduno dopo che gli esami strumentali ne hanno accertato l’indisponibilità per la partita con Israele: “La scelta dei due attaccanti era dettata dal fatto che dovevamo fare gol: l'abbiamo studiata ed è venuta fuori per questo motivo qui. Avevo un solo dubbio – confessa Gattuso - se saremmo riusciti a supportarne il peso in fase di non possesso. Loro si sono fatti trovare pronti, non solo Kean e Retegui ma anche Pio. Io non sono contento per i gol che stanno segnando, ma per il lavoro che stanno facendo: rincorrono sempre l’avversario, scalano costantemente e vanno sugli esterni”.
In Estonia Pio Esposito non ha fatto rimpiangere Kean, realizzando nella ripresa il suo primo gol in maglia azzurra e confermando a vent’anni di avere già la maturità necessaria per recitare in Nazionale un ruolo da protagonista: “E’ un ragazzo semplice, di poche parole e che pedala molto forte: corre come un centrocampista. Sabato ha giocato 75 minuti, in questi mesi non li aveva mai giocati. Dobbiamo fare delle valutazioni, con cinque sostituzioni le partite si possono cambiare anche partendo dalla panchina”. Almeno un altro cambio obbligato ci sarà nel reparto arretrato, dove mancherà per squalifica Bastoni. Al suo posto dovrebbe toccare a Mancini, con l’Italia che potrebbe schierarsi a tre in difesa: “Faremo qualcosa di diverso rispetto a quanto visto con l’Estonia. Ho sempre detto che non mi piace giocare a tre, ma il mio ego lo metto da parte. Bisogna mettere i calciatori nelle condizioni migliori e rispettare gli avversari”.
Dopo aver ringraziato Spalletti per le parole di apprezzamento nei suoi confronti (“volevo chiamarlo. È un uomo vero, se ha detto quelle cose vuol dire che le pensa”), il Ct ribadisce come la coesione del gruppo si sia vista anche dagli atteggiamenti tenuti nelle ultime ore dai suoi ragazzi: “Bastoni poteva andare a casa ieri come Moise, sono voluti rimanere un giorno in più con la squadra”.
La partita con Israele – reduce dalla pesante sconfitta (5-0) in casa della Norvegia - è da tempo al centro di polemiche che poco hanno a che fare con lo sport. La speranza è che l’accordo di pace nella Striscia di Gaza possa contribuire a favorire un clima più disteso domani, in uno stadio che non sarà gremito come in altre occasioni. Sono oltre 9.000 i biglietti emessi per il match, che resteranno in vendita fino alle ore 12 di domani presso i centri autorizzati Vivaticket e sui siti figc.vivaticket.it e vivaticket.com: “Siamo felici di vedere quel fiume di persone che torna a Gaza e per il rilascio degli ostaggi. Spero che durerà in eterno perché non c'è cosa più brutta di ciò che abbiamo visto in questi due anni. Viva la pace. Domani ci sarà gente fuori che contesterà, ma avremo 10.000 persone dentro lo stadio e dovremo essere bravi a far venire loro voglia di starci vicino”.
Con la squalifica di Bastoni dovrebbe rivedersi al centro della difesa Gianluca Mancini, già titolare con Israele nel match disputato lo scorso 9 settembre. A Debrecen gli Azzurri incassarono quattro gol, lasciandosi sorprendere nel finale e rischiando di subire una clamorosa rimonta. Domani servirà un’attenzione diversa: “Sappiamo che sarà una gara tosta – avverte in conferenza stampa il difensore della Roma - abbiamo già visto un mese fa che sono una squadra insidiosa e preparata e che il loro miglior reparto è quello offensivo. All’andata è stata una partita folle, ci siamo fatti rimontare da polli. Sappiamo cosa abbiamo sbagliato e cercheremo di non ripeterlo”.
Il difensore toscano vuole giocare il suo primo Mondiale, sognando magari di ripetere le gesta di quel Marco Materazzi a cui si ispira e a cui rende omaggio in campo indossando il numero 23 sulla maglia: “Al Mondiale ci teniamo tantissimo. Qui c’è un bellissimo gruppo, c’è voglia di stare insieme e ci sono tutti i presupposti per creare un bel percorso che durerà nel tempo. I grandi successi derivano da grandi gruppi”. Abituato a giocare a tre con la Roma, Mancini non ha problemi a ricoprire il ruolo di centrale anche in una difesa a quattro: “I moduli sono importanti, ma lo è di più come noi calciatori andiamo in campo e come valutiamo ogni partita”.