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"Mi è piaciuta la reazione post-Napoli della squadra, non era scontata, l’abbiamo chiesta e ottenuta perchè sono arrivate due vittorie, ora mi aspetto continuità per dare forza ai nostri risultati e alle nostre ambizioni".
"Mi è piaciuta la reazione post-Napoli della squadra, non era scontata, l’abbiamo chiesta e ottenuta perchè sono arrivate due vittorie, ora mi aspetto continuità per dare forza ai nostri risultati e alle nostre ambizioni".
“Non sto ad ascoltare cosa dicono gli altri, so che ci aspetta una gara importante e non semplice perchè è una partita di Champions dove vincere non è mai scontato, qui ci sono squadre che hanno vinto i rispettivi campionati, il Kairat ha eliminato anche il Celtic, poi ognuno può scrivere la storia che vuole, ma noi come gruppo, società e squadra non abbiamo mai mancato di rispetto a nessun avversario, sappiamo benissimo quanto sia difficile arrivare fino in fondo”.
Così il tecnico dell'Inter, Cristian Chivu, replica a chi crede che, finora, i nerazzurri abbiano avuto un cammino facile in Champions League.“Serve la massima serietà e il massimo impegno, cercare di scendere in campo per dare sempre la migliore versione di sè”.
“Mi è piaciuta la reazione post-Napoli della squadra, non era scontata, l’abbiamo chiesta e ottenuta perchè sono arrivate due vittorie, ora mi aspetto continuità per dare forza ai nostri risultati e alle nostre ambizioni”, prosegue il tecnico rumeno ed ex difensore nerazzurro, alla vigilia del match contro il Kairat Almaty.
Per quanto riguarda Thuram, niente sbilanciamenti: “E’ con noi, vedremo poi se giocherà o meno, non bisogna aver fretta perchè c’è mancato in questo periodo e noi lo vogliamo sempre al 100%, tutti i nostri attaccanti stanno bene”.
Altri giocatori impiegati meno potrebbero scendere in campo, ma c'è un aspetto che Chivu sottolinea: “Mi prendo la responsabilità su tutto quello che faccio, le mie scelte sono fatte per la squadra, pensate rispetto all’avversario e a tutto il resto. Ci sono gli alti e bassi, c’è qualcuno più incazzato perchè non ha giocato quanto si aspettava, tengo sempre presenti i minutaggi fatti, provo ad accompagnare tutti”.
Questo, con la consapevolezza che “si può sempre migliorare, noi stiamo lavorando per dare continuità a quello che abbiamo fatto di buono, sapendo che quando si cade bisogna rialzarsi, bisogna reagire e dare continuità, consapevoli che capiterà di nuovo di cadere e trovarsi dentro una nuova tempesta, il calcio è così, la vita in generale è così, ma ho a che fare con ragazzi bravi, maturi, responsabili, mi fa piacere lavorare con loro.
Lavoriamo su un gruppo che è unito, lo è sempre stato, ma deve mantenere l’attenzione, la responsabilità e la consapevolezza che le stagioni sono piene di insidie, che bisogna sempre stare in piedi quando arriva la tempesta, bisogna sempre stare a testa alta e con la schiena dritta, aspettare che la tempesta passi per poi godersi anche il sole.
La prima regola è saper perdere, si parte da lì, se non sai perdere non sai vincere. Ho un gruppo di giocatori che rispettano lo stemma che portano sul petto e non pensano al nome che hanno dietro la schiena, capiscono l’importanza di essere gruppo mettendo da parte i propri sogni, bisogna accettare che la perfezione non esiste.
I miei sono uomini veri, che mettono la faccia nel bene e nel male. Seguono solo quello che hanno sempre sognato da bambini, Carlos Augusto ha detto che vuole andare al Mondiale. Questi sono i campioni che dobbiamo prendere come esempio per i più piccoli, altrimenti il futuro non sarà roseo”.
Per quanto riguarda Lautaro: “Come ho detto ad altri, gli ho solo detto che deve sorridere. E’ un leader, sente forte la responsabilità del suo ruolo e a volte questo gli annebbia i pensieri, ma lui sa chi è, il lavoro che fa e cosa rappresenta per noi. Deve solo imparare a sorridere un pò di più”.
Poi, un pensiero a Josep Martinez, che sta attraversando un momento durissimo, dopo l'incidente in cui è morto un uomo: “Stargli vicino è importante, vive un momento non semplice, è una situazione complicata più di quanto si possa pensare, rispetto le indagini e tutto, ma a quanto pare lui non ha colpe e noi dobbiamo aiutarlo. Però una persona non c’è più e non è facile, ma la vita è questa e non sempre è come noi la desideriamo, bisogna superare certi momenti”.
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