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Prezzi troppo alti, vecchi abbonati penalizzati e Italia tra i Paesi più cari d’Europa: il Codacons chiede l’intervento di Agcom e Antitrust contro le politiche commerciali di DAZN.
Prezzi troppo alti, vecchi abbonati penalizzati e Italia tra i Paesi più cari d’Europa: il Codacons chiede l’intervento di Agcom e Antitrust contro le politiche commerciali di DAZN.
Il lancio del nuovo abbonamento “MyClub Pass” di DAZN sta scatenando un’ondata di polemiche tra tifosi e associazioni dei consumatori. Con un prezzo medio di 27 euro al mese, il piano consente di seguire esclusivamente la propria squadra del cuore, ma il risparmio rispetto al pacchetto completo di Serie A è irrisorio: appena 30 euro in meno all’anno.
Una scelta che il Codacons definisce “l’ennesima presa in giro ai danni dei tifosi”, denunciando come il nuovo abbonamento arrivi a pochi giorni dall’inizio del campionato e premi esclusivamente i nuovi clienti. Gli abbonati di vecchia data, infatti, restano vincolati ai contratti esistenti e impossibilitati a migrare verso la nuova offerta, nonostante i frequenti disservizi e blackout tecnici denunciati negli anni.
Le critiche si moltiplicano anche per il confronto con l’estero. In Francia, ad esempio, un canale dedicato al calcio offre 8 partite su 9 di ogni giornata a 14,99 euro al mese (9,99 per gli under-26), costi praticamente dimezzati rispetto a quelli proposti da DAZN in Italia. Una disparità che, secondo il Codacons, dimostra come il nostro mercato continui a subire logiche commerciali penalizzanti.
L’associazione ha chiesto un intervento urgente di Agcom e Antitrust per verificare la correttezza delle pratiche di DAZN e tutelare i diritti dei tifosi.
“È inaccettabile l’immobilismo delle istituzioni di fronte a una piattaforma che da anni colleziona critiche, rincari e disservizi senza conseguenze concrete” – afferma il Codacons – “Ancora una volta si gioca sulla passione dei tifosi senza offrire alcun reale vantaggio economico. È ora che le autorità facciano la loro parte”.
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