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Polizze vita, fondi pensione e titoli di stato sono tra gli strumenti più amati dai piccoli investitori.
Polizze vita, fondi pensione e titoli di stato sono tra gli strumenti più amati dai piccoli investitori.
2 milioni di italiani investono in criptovalute. Questo uno dei dati emersi dall’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e focalizzata sulle modalità di investimento e risparmio dei consumatori del nostro Paese.
L’investimento in criptovalute risulta particolarmente apprezzato dai giovani con età compresa tra i 25 e i 34 anni; sottocampione dove la percentuale di chi sceglie di puntare su questa forma di investimento è superiore del 53% rispetto alla media nazionale. Grande apprezzamento verso le criptovalute anche da parte dei residenti nel Nord Est (+33% rispetto alla media) e degli uomini, che registrano una percentuale più che doppia rispetto alle donne (6,9% rispetto al 2,9% del campione femminile).
Gli strumenti più apprezzati
Allargando l’analisi agli altri strumenti scelti dai 21 milioni di italiani che hanno un investimento in corso emerge che i prodotti più diffusi sono le polizze vita, indicate dal 16,4% dei rispondenti, percentuale pari a circa 6,8 milioni di individui. Lo strumento risulta particolarmente amato dagli investitori con età compresa tra i 45 e i 54 anni (21,5%).
Sono invece 6,4 milioni gli italiani che hanno dichiarato di avere investito in un fondo pensione (15,5%); in questo caso la fascia di rispondenti che apprezza maggiormente questo strumento sono i 35-44enni (21,9%).
Nelle prime posizioni dei prodotti più usati dagli italiani per dare valore ai propri risparmi ci sono anche i fondi comuni di investimento (14,7%) e i titoli di Stato (14,5%); per entrambi gli strumenti i maggiori investitori sono gli over 65, con una percentuale che, rispettivamente, arriva al 22,5% e 19,9%.
Il 15,3% ha messo i propri risparmi su un conto deposito, strumento particolarmente apprezzato nel Nord Est (16,7%). Circa 4,7 milioni di italiani, infine, investono nel mercato azionario.
Identikit dell’investitore
Come detto, 21 milioni di italiani hanno attualmente un investimento in corso. A livello anagrafico, la propensione agli investimenti è più diffusa tra coloro che hanno un’età compresa tra i 45 e i 64 anni (55% rispetto al 51% rilevato a livello nazionale), mentre a livello territoriale, in percentuale, investono di più i residenti del Nord Ovest (59% rispetto al 47% rilevato al Sud e nelle Isole).
Ancor più significativa la differenza di genere; se tra gli uomini la percentuale di chi ha soldi investiti è pari al 61%, tra le donne crolla al 42%.
Perché si investe?
Curioso notare come la risposta più comune a questa domanda (37%) sia stata “non ho uno scopo preciso, lo faccio solo per far fruttare i miei risparmi”. Quasi un intervistato su tre, invece, ha dichiarato di farlo per costruire un patrimonio da utilizzare in caso di emergenza, mentre il 28% per contare in futuro su una pensione integrativa. Spesso, però, si investe per i figli: 1,9 milioni di individui dichiara di averlo fatto per lasciare un patrimonio agli eredi, 1,8 milioni per far fronte ai costi dell'educazione.
Da notare come spesso non si investa, semplicemente, perché si ritiene di non avere le competenze necessarie per farlo. La pensa così, ad esempio, il 15% del campione intervistato, percentuale che sale fino a sfiorare il 30% tra gli under 34.
«Una corretta pianificazione finanziaria in famiglia è fondamentale; il risparmio, da una parte, l’investimento, dall’altra, se fatti in modo maturo, consapevole e informato, sono strumenti che ci consentono di vivere con serenità il presente e di avere un maggior controllo sul futuro», spiega Maurizio Pescarini, CEO di Facile.it. "Per questo abbiamo lanciato una nuova sezione di Facile.it dedicata agli investimenti, dove i consumatori potranno confrontare prodotti di investimento semplici e sicuri e, supportati dai nostri consulenti, compiere il primo passo verso una gestione più consapevole delle proprie risorse economiche".