Ferragosto dietro le sbarre: Alemanno e Falbo su Facebook denunciano l’abbandono dei detenuti malati

Dal carcere di Rebibbia, l’ex sindaco di Roma e Fabio Falbo affidano a un post Facebook il racconto di anziani e malati lasciati senza cure, accusando la politica di essere “andata in ferie” e invocando una riforma urgente sulla detenzione domiciliare.

(Prima Pagina News)
Giovedì 14 Agosto 2025
Roma - 14 ago 2025 (Prima Pagina News)

Dal carcere di Rebibbia, l’ex sindaco di Roma e Fabio Falbo affidano a un post Facebook il racconto di anziani e malati lasciati senza cure, accusando la politica di essere “andata in ferie” e invocando una riforma urgente sulla detenzione domiciliare.

Un nuovo e duro atto d’accusa contro il sistema penitenziario italiano arriva direttamente da Facebook. Attraverso un post firmato a quattro mani, Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, e il detenuto Fabio Falbo hanno diffuso il capitolo 18 del loro Diario di Cella, scritto dal carcere di Rebibbia, dove entrambi stanno scontando la pena.

Il messaggio, pubblicato sul profilo Facebook di Alemanno, descrive la condizione di numerosi detenuti malati e anziani che, secondo gli autori, la politica avrebbe “abbandonato come cani sull’autostrada” con l’arrivo dell’estate.

Nel post vengono raccontate storie emblematiche:

  • Antonio R., 88 anni, il più anziano del reparto, afflitto da bronchite e respinto più volte nella richiesta di detenzione domiciliare, vive nell’attesa di un ricorso in Cassazione.

  • Roberto C., 77 anni, rassegnato e malato, passa le giornate leggendo fumetti seduto sugli scalini del reparto.

  • Giuseppe C., costretto a convivere con un’ernia inguinale grave, non ha mai ricevuto l’operazione necessaria.

  • Francesco R., giovane con grave insufficienza renale e prognosi “quoad vitam”, attende un trapianto di rene da parte della moglie, rinviato più volte per mancanza di scorte di sicurezza.

Alemanno e Falbo sottolineano come queste situazioni drammatiche si verifichino nel cosiddetto “reparto bene” di Rebibbia, il G8, lasciando presagire scenari peggiori negli altri settori o in carceri come Regina Coeli. Non mancano critiche ai garanti dei detenuti, ritenuti troppo assenti o poco combattivi.

L’unico spiraglio di speranza, raccontano, è arrivato dalla recente visita del Presidente del Senato Ignazio La Russa, che ha espresso interesse per una proposta di legge volta a concedere la detenzione domiciliare automatica nell’ultimo anno e mezzo di pena per alcune categorie di detenuti.

Il post si chiude con un impegno: “Non abbandoneremo nessuno, perché non siamo bestie ma esseri umani”, e con una provocazione: “Dove andrà in vacanza il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio?”.


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