Giornalismo: morto Roberto Gervaso, celebre per i suoi aforismi

Aveva 82 anni

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Martedì 02 Giugno 2020
Milano - 02 giu 2020 (Prima Pagina News)

Aveva 82 anni

E' deceduto a 82 anni, a Milano, Roberto Gervaso. Giornalista, scrittore e conduttore televisivo, nacque a Roma il 9 luglio 1937 e iniziò a lavorare al Corriere della Sera, introdotto da Indro Montanelli, con cui scrisse una serie di volumi, tra cui "L'Italia dei Comuni. Il Medio Evo dal 1000 al 1250", vincitore del Premio Bancarella. Tra i suoi libri più famosi, la biografia di "Cagliostro", con cui vinse un altro Premio Bancarella nel 1973, il giallo storico "Scandalo a corte", le raccolte "Appassionate" e "Amanti" (dedicate alle grandi storie d'amore), "La monaca di Monza. Venere in convento", "La bella Rosina. Amore e ragion di Stato in Casa Savoia", che rese celebre la figura di Rosa Vercellana, prima amante e poi moglie di Vittorio Emanuele II, oltre a biografie su personalità del calibro di Claretta Petacci, i Borgia, Giacomo Casanova e Nerone. Scrisse anche raccolte di aforismi e interviste immaginarie. Gervaso fu uno tra i primi ad entrare nell'allora Fininvest, poi Mediaset, conducendo su Rete4, dal 1996, il programma "Peste e Corna", in cui divenne noto al pubblico per il modo di parlare, arguto e umoristico, oltre che per i papillon. Celeberrimi anche i suoi aforismi, raccolti in quattro volumi, "Il grillo parlante", "La volpe e l'uva", "Aforismi" e "La vita è troppo bella per viverla in due", editi tra il 1983 e il 2015.


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