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Il vice ministro degli Esteri Sergei Ryabkov ha condannato il ricorso a minacce e ultimatum in seguito all'avvertimento di Trump di bombardare l'Iran se Teheran non accetterà un nuovo accordo con Washington. Il Cremlino si è offerto di mediare tra Stati Uniti e la repubblica islamica
Il vice ministro degli Esteri Sergei Ryabkov ha condannato il ricorso a minacce e ultimatum in seguito all'avvertimento di Trump di bombardare l'Iran se Teheran non accetterà un nuovo accordo con Washington. Il Cremlino si è offerto di mediare tra Stati Uniti e la repubblica islamica
La Russia da man forte all'alleato storico del Golfo Persico. Ieri primo aprile 2025, socondo quanto riferisce l'IRNA, il vice ministro degli Esteri Sergei Ryabkov, nel corso di un un'intervista alla rivista russa International Affairs, ha condannato il ricorso a minacce e ultimatum in seguito all'avvertimento di Trump di bombardare l'Iran se Teheran non accetterà un nuovo accordo con Washington. Una mossa del genere – avverte - potrebbe avere conseguenze "catastrofiche" per la regione. Il Cremlino si è offerto di mediare tra Stati Uniti e Iran. I funzionari iraniani considerano i negoziati con Gran Bretagna, Francia e Germania, firmatari dell'accordo sul nucleare del 2015, come colloqui indiretti con gli Stati Uniti. Durante il suo primo mandato, Trump ritiraò unilateralmente gli Stati Uniti da un precedente accordo con l'Iran e riattivò forti sanzioni economiche al Paese. Ryabkov ha descritto gli ultimatum di Trump come parte di una strategia più ampia di Washington per imporre la propria volontà all'Iran. "Consideriamo tali metodi inappropriati; li condanniamo e li vediamo come un modo per gli Stati Uniti di imporre la propria volontà alla parte iraniana". Il diplomatico russo ha sottolineato l'urgenza della diplomazia, esortando tutte le parti a lavorare per raggiungere un accordo ragionevole, per evitare l'escalation finché c'è ancora tempo.