Leopolda 11, Matteo Renzi: “Tutto è pronto per la nostra grande kermesse”.

Questo che vedete è il logo della Leopolda11. Si parte venerdì sera, 19 novembre, si finisce domenica all’ora di pranzo, 21 novembre. Quest’anno la Stazione Leopolda sarà innanzitutto una stazione radio. Ovviamente in presenza- dice Matteo Renzi- con migliaia di amici muniti di Green Pass. Chi vuole dare idee scriva , chi vuole dare una mano economicamente lo faccia. Chi ancora non si è iscritto, che aspetta a farlo? Ma qual è il clima politico alla vigilia della Leopolda 2021?

(Prima Pagina News)
Martedì 09 Novembre 2021
Roma - 09 nov 2021 (Prima Pagina News)

Questo che vedete è il logo della Leopolda11. Si parte venerdì sera, 19 novembre, si finisce domenica all’ora di pranzo, 21 novembre. Quest’anno la Stazione Leopolda sarà innanzitutto una stazione radio. Ovviamente in presenza- dice Matteo Renzi- con migliaia di amici muniti di Green Pass. Chi vuole dare idee scriva , chi vuole dare una mano economicamente lo faccia. Chi ancora non si è iscritto, che aspetta a farlo? Ma qual è il clima politico alla vigilia della Leopolda 2021?

Prima un cenno per intenditori e politici “sgamati”, adesso è tutto meno astruso. C’è voluta la bocciatura del ddl Zan, sulla omotransfobia, perché le illazioni dell’altro giorno cominciassero a prendere consistenza. Bocciato dalle destra si è posto il problema dei mezzi tecnici da utilizzare per raggiungere lo scopo di non fare passare il ddl voluto da centro sinistra.

E’ venuto in mente ad un senatore cosa sosteneva, anni ed anni fa, che il ministro Carlo Donat Cattin. “Conosco solo tre mezzi mezzi “tecnici: il pugnale, il veleno ed i franchi tiratori”. Siccome si stava per votare chi avrebbe dovuto capire, capì. Ed infatti, pur non avendo i numeri, l’opposizione vinse ed di decreto, forse si parlerà, fra qualche anno.

Il fuocherello era acceso ed è divenuto fuoco regolare. No paseran! E non passò. Ed allora la corsa a capire chi era stato a dare un colpo alla maggioranza. Quasi tutti la colpa ad Italia viva ed in particolare a Matteo Renzi che, peraltro, era a Dubai, si è scoperto nel giro di qualche ora giusto in tempo per beccare l’ultim’ora dei giornali e fare titolare “Renzi va a destra”. Ha avuto voglia il senatore toscano a ribadire che gli avversari interni – PD e 5 stelle, hanno tutta intera la responsabilità (della vittoria?)  della opposizione.

Renzi ripete che aveva posto il problema prima del voto e che” adesso la responsabilità politica non è nostra “. Non importava la politica ma bastava sapere un po’ di aritmetica. Infatti, è pronta a chiarire Teresa Bellanova. Noi di Italia Viva siamo dodici, contando quattro assenti giustificati,  i franchi tiratori tra <Pd, Leu  e Movimento 5 stelle, hanno affossato il decreto Zan con 40 franchi tiratori. Insomma, una guerra guerreggiata di tutti contro tutti che durata una intera giornata. Salvini contro Letta, Renzi contro il Pd, sinistra italiana non ha risparmiato nessuno. La verità è che sul ddl Zan è passata se non la prima schermaglia in vista del voto per il Quirinale certamente l’avvio di quel che sarà più alla luce del sole, E’ comunque un fatto, però, che sta per nascere Forza Italia viva, le cui basi sono state gettate alla enoteca Pinchiorri di Firenze, in incontro tra il presidente dell’Ars di Palermo, Miccichè e Matteo Renzi.

Suggeritore del nome quel dell’Utri di cui tanto abbiamo sentito parlare. E questo perché all’Assemblea siciliana si è costituito il gruppo Forza Italia Sicilia e Italia Viva, con sedici deputati, tredici di Forza Italia e tre di Renzi. Secondi alcuni social Il responsabile di Itala Viva Calabria Magorno la tiene a battesimo sul Tirreno cosentino la nuova formazione politica, a cui si dovrebbero aggiungere presto Emma Bonino, Calenda, Metà Cinque stelle, Coraggio Italia e chi aggregherà, dice l’uomo che accusa il Pd di non saper fare politica, sperando nella fuoriuscita di un gruppo piddino, rimasti coperti ma di fatto renziani da sempre.

L’esperimento dovrebbe venir fuori a metà novembre, alla annuale Leopolda.

In questi giorni c’è un giro di contatti tra amici, ex amici, nemici e già nemici. Nel Pd, dopo la vittoria alle amministrative, a guida Letta, la pace vera non è mai tornata, come le stesse tensioni ci sono sia tra i cinque stelle (Di Battista e Morra?,  Forza Italia ( e la Carfagna solo per fare un nome?)  ed il fratello del compianto On. Vito Napoli (Osvaldo) che ne azzecca tante, e nella Lega tutto è finito?. Giorgetti, Zaia Fedriga e compagnia? Senza tener presente delle diatribe, nascoste o meno, fra quanti vogliono Draghi al Quirinale ed un presidente del consiglio a cui i parlamentari vogliono dare il tu, avendolo vicino di banco.

L’ombra del 101, quelli che i franchi tiratori, che silurarono Franco Marini, l’indimenticato leader del PPI e Romano Prodi, il fondatore dell’Ulivo si allunga. E diceva Michelino, un mio amico, “Quando l’ombra dei nani si allunga, è giunta, amici, l’ora del tramonto”. Tutto questo, ed altro ancora, in attesa della Leopolda.


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