Libia, gen. Bertolini: "Intervento militare non risolverebbe situazione"

Lo ha detto oggi il generale Marco Bertolini, gia' comandante del Comando operativo di vertice interforze e della Brigata Folgore, al convegno "la guerra civile in Libia, il blocco navale e la difesa dei confini di fronte al pericolo di una ripresa degli sbarchi".

(Prima Pagina News)
Mercoledì 12 Giugno 2019
Roma - 12 giu 2019 (Prima Pagina News)

Lo ha detto oggi il generale Marco Bertolini, gia' comandante del Comando operativo di vertice interforze e della Brigata Folgore, al convegno "la guerra civile in Libia, il blocco navale e la difesa dei confini di fronte al pericolo di una ripresa degli sbarchi".

In Libia non si puo' risolvere la situazione con un intervento militare, "sia di carattere nazionale che multinazionale". Lo ha detto oggi il generale Marco Bertolini, gia' comandante del Comando operativo di vertice interforze e della Brigata Folgore, al convegno "la guerra civile in Libia, il blocco navale e la difesa dei confini di fronte al pericolo di una ripresa degli sbarchi". "Lo strumento militare e' importante e fondamentale, ma costa molto dal punto di vista morale e finanziario e non puo' essere l'unico", ha detto Bertolini. "Operare in un territorio come la Libia non vuol dire fare deterrenza, ma inviare soldati con armi, munizioni e carri che costano. Serve una struttura con risorse importanti, un'azione corale e una grande motivazione", ha detto ancora il generale. A giudizio dell'alto ufficiale italiano, un intervento militare sia nazionale che multinazionale in Libia necessita di tutta una serie di fattori - dai rapporti con i paesi vicini come ad esempio l'Egitto, a una compattezza interna dal punto di vista politico - che al momento non ci sono. "la prospettiva di un intervento in Libia mi preoccuperebbe notevolmente", ha concluso Bertolini.


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