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L’esercitazione, svoltasi nelle aree addestrative di Civitavecchia, Rieti e Santa Severa, ha coinvolto reparti specializzati provenienti da diversi Paesi dell’Alleanza Atlantica, impegnati in scenari complessi di contrasto a minacce CBRN, simulando interventi in contesti civili e militari ad alta criticità
(Foto: Esercito Italiano)
L’esercitazione, svoltasi nelle aree addestrative di Civitavecchia, Rieti e Santa Severa, ha coinvolto reparti specializzati provenienti da diversi Paesi dell’Alleanza Atlantica, impegnati in scenari complessi di contrasto a minacce CBRN, simulando interventi in contesti civili e militari ad alta criticità
(Foto: Esercito Italiano)
Si è conclusa, alla presenza del Genenerale di brigata Gianluca FIGUS, Comandante dell’Artiglieria, l’esercitazione multinazionale denominata “BLACK POISON 2025”, una complessa attività addestrativa condotta dalla Combined Joint Chemical, Biological, Radiological and Nuclear Defence Task Force (CJ-CBRND-TF) della NATO a guida 7° Reggimento Difesa CBRN (chimica, biologica, radiologica e nucleare) “CREMONA” con sede a Civitavecchia. L’esercitazione, svoltasi nelle aree addestrative di Civitavecchia, Rieti e Santa Severa, ha coinvolto reparti specializzati provenienti da diversi Paesi dell’Alleanza Atlantica, impegnati in scenari complessi di contrasto a minacce CBRN, simulando interventi in contesti civili e militari ad alta criticità. L’obiettivo di “BLACK POISON 2025” è stato quello di testare l’interoperabilità tra le forze alleate e la gestione integrata delle emergenze in ambienti contaminati o potenzialmente contaminati da agenti CBRN. Durante l’esercitazione, sono state simulate attività di ricognizione, identificazione, campionamento, decontaminazione e gestione di scenari di crisi conseguenti l’impiego o le dispersioni di agenti o sostanze CBRN. Il colonnello Dario De Masi, comandante del 7° Reggimento Difesa CBRN e direttore dell’esercitazione, ha sottolineato l’importanza multilivello dell’attività: “BLACK POISON 2025” rappresenta una tappa fondamentale per il mantenimento della prontezza della CJ-CBRND-TF contro minacce asimmetriche e non convenzionali. La professionalità del personale impiegato e la cooperazione tra le nazioni partecipanti dimostrano l’efficacia di una risposta integrata e tempestiva.” L’esercitazione si inserisce nel più ampio contesto delle iniziative NATO volte al rafforzamento delle capacità di deterrenza e difesa contro le minacce CBRN, confermando ancora una volta il ruolo centrale dell’Italia e del 7° Reggimento difesa CBRN come punto di riferimento nel panorama internazionale della difesa specialistica. All’esercitazione hanno preso parte anche assetti della Scuola Interforze per la Difesa NBC, del Comando Artiglieria, della Brigata Informazioni Tattiche, del Centro Logistico Interforze per la Difesa NBC, del Battaglione Mezzi Mobili Campali della Scuola di Commissariato dell’Esercito, dell’11° Reggimento Trasmissioni, del Reggimento Genio Ferrovieri, del Reggimento Addestrativo Genio, del 3° Reggimento “Bondone”, di team specialistici dell’Aeronautica Militare e di assetti delle Forze Armate francesi, tedesche e polacche. Il 7° reggimento difesa CBRN "CREMONA", unità specialistica dell’Esercito Italiano e unica nel suo genere in ambito Difesa, continua nel suo percorso formativo, addestrativo e di ricerca di equipaggiamenti sempre più performanti e allo stato dell’arte per assicurare la protezione delle forze terrestri variamente impiegate in operazione e per fornire l’adeguato supporto a tutte le organizzazioni dello Stato impegnate a garantire la sicurezza in ambito nazionale.