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Attacco armato alla Ocean Viking in acque internazionali: Guardia Costiera Libica spara contro nave umanitaria con 87 sopravvissuti a bordo. Sos Méditerranèe: “Complicità europea inaccettabile, servono indagini immediate”.
Attacco armato alla Ocean Viking in acque internazionali: Guardia Costiera Libica spara contro nave umanitaria con 87 sopravvissuti a bordo. Sos Méditerranèe: “Complicità europea inaccettabile, servono indagini immediate”.
La nave di ricerca e soccorso Ocean Viking, gestita da Sos Mèditerranèe in collaborazione con la Federazione Internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (IFRC), è stata oggetto di un attacco armato senza precedenti da parte della Guardia Costiera libica nel pomeriggio del 24 agosto 2025.
L’assalto, avvenuto ieri alle 15:03 ora locale a circa 40 miglia nautiche dalla costa libica, ha colpito deliberatamente l’imbarcazione umanitaria, causando danni gravi alle attrezzature di soccorso e alla nave stessa.
A bordo erano presenti 87 sopravvissuti, salvati poche ore prima in due operazioni distinte, oltre all’equipaggio e ai team umanitari. Nessuno è rimasto ferito, ma la paura per la vita è stata altissima.
Secondo il rapporto di Sos Méditerranèe, la motovedetta libica di classe Corrubia si è avvicinata mentre la Ocean Viking, sotto coordinamento del Centro di Coordinamento italiano, stava lasciando la zona per dirigersi verso nord. Nonostante la nave avesse comunicato di stare rispettando le richieste, due uomini armati hanno aperto il fuoco senza alcun preavviso, dando inizio a un assalto di oltre 20 minuti.
La motovedetta ha circondato l’imbarcazione puntando direttamente al ponte di comando e causando: fori di proiettile all’altezza della testa, distruzione di antenne e finestre, danni ai Rhibs, le imbarcazioni di soccorso veloci indispensabili per le operazioni umanitarie.
Durante l’attacco, l’equipaggio ha messo in sicurezza i sopravvissuti, rifugiandosi all’interno della nave. Dopo l’assalto, la Ocean Viking ha inviato un segnale di emergenza alla Nato. L’unità militare italiana più vicina è stata allertata, ma non ha mai risposto alla richiesta di assistenza. Sos Méditerranèe denuncia la complicità degli Stati europei, sottolineando che la motovedetta utilizzata durante l’attacco era stata donata dall’Italia nel 2023 nell’ambito del programma UE Support to Integrated Border and Migration Management in Libya (Sibmmil).
Valeria Taurino, direttrice generale di Sos Méditerranèe Italia, dichiara: “Chiediamo un’indagine immediata e la cessazione di ogni collaborazione europea con la Guardia Costiera libica, che da anni viola i diritti umani e il diritto marittimo internazionale. Non possiamo accettare che un soggetto che ostacola i soccorsi e attacca civili disarmati sia considerato un’autorità competente”.
La Ong ricorda anche un episodio simile avvenuto nel luglio 2023, quando un’altra motovedetta libica aprì il fuoco vicino ai gommoni della Ocean Viking senza che venisse mai avviata un’inchiesta ufficiale.
Dopo l’attacco, il capitano della Ocean Viking ha impostato la rotta verso Siracusa per consentire lo sbarco dei 87 sopravvissuti e le riparazioni urgenti alla nave. Le autorità italiane hanno confermato la destinazione.
(Foto: copyright Sos Méditerranèe/Max Cavallari)