Rai 1: al via la nuova edizione di "Porta a Porta". Vespa: "Il successo sta nel linguaggio semplice e nell'assenza di censure"

"E' la politica che deve adattarsi a un linguaggio semplice, non farsi capire significa offendere una parte del pubblico".

(Prima Pagina News)
Lunedì 08 Settembre 2025
Roma - 08 set 2025 (Prima Pagina News)

"E' la politica che deve adattarsi a un linguaggio semplice, non farsi capire significa offendere una parte del pubblico".

A circa trent'anni dalla sua prima puntata, andata in onda il 22 gennaio 1996, ritorna a partire da domani "Porta a Porta", il programma di approfondimento della seconda serata di Rai 1 condotto da Bruno Vespa.

“Parleremo di politica e mostreremo i sondaggi nazionali e regionali – ha anticipato Vespa – E, poi, torneremo su questa vicenda incredibile dei video rubati che, partiti dalle mogli, si sono allargati in modo che nessuno poteva prevedere”.

Sono passati trent'anni, ma stando ai risultati in termini di ascolti, il programma non risente dell'età: i risultati, ha assicurato il giornalista, sono ancora ottimi, “l’anno scorso abbiamo chiuso con una media dell’8,80% e una media di 600 mila spettatori, nonostante spesso andiamo in onda molto tardi”.

Anche i ricavi economici sono importanti: “Abbiamo due interruzioni pubblicitarie con dieci spot che procurano alla Rai un sacco di soldi e un larghissimo margine di guadagno a dispetto del costo del programma che è il meno costoso di tutti quelli di approfondimento”.

Nonostante questo, Vespa sta aspettando il rinnovo del contratto con Viale Mazzini: “Sono fiducioso – ha detto – Non è un mistero che io abbia avuto un’offerta importante da Mediaset ma vorrei restare a casa mia. Sono nato qua e qua vorrei completare. Ma non è una situazione eccezionale, quando era direttore generale della Rai Mario Orfeo sono andato in onda per un’intera stagione senza contratto e senza compenso”.

Dopo "Porta a Porta", Vespa tornerà in onda dal 29 settembre anche con “Cinque Minuti”, e a partire da quella data inviterà i politici in entrambe le trasmissioni. In merito agli ascolti ottenuti dal breve spazio che va in onda dopo il Tg1 delle 20:00 (uno share medio del 23,27%), Vespa ha detto: “Sono convinto che 5 minuti siano un tempo giusto in quella collocazione oraria che è la più prestigiosa, si possono dire tante cose. Il format è talmente corretto che Mediaset lo ha copiato con ‘Dieci minuti’ di Nicola Porro”, in onda su Rete4.

E parlando di orari, Vespa non ha nascosto il suo disappunto per la messa in onda "ballerina" di "Porta a Porta": “Quando abbiamo iniziato, andavamo in onda alle 22.30. Ora, se va bene, andiamo alle 23.40. Mercoledì, dopo il concerto di Fiorella Mannoia, arriveremo alle 00.20”. “La mia presenza in Rai è dovuta anche a “Cinque Minuti”, se non ci fosse mi sentirei sacrificato ad andare in onda solo di notte”, ha poi affermato il conduttore.

Il segreto del successo del programma (definito da Giulio Andreotti "la terza Camera del Parlamento")? “La forza della squadra e la chiarezza del linguaggio semplice. Non a caso siamo forti nella fascia più bassa e in quella più alta della popolazione. Ricordando con affetto Pippo Baudo, dico che noi siamo realmente nazionalpopolari, parliamo davvero a tutti. Del resto, è la politica che deve adattarsi a un linguaggio semplice. Pensiamo a Trump: lui ha un vocabolario ridottissimo e riesce a farsi capire da tutti, poi può piacere o no. Noi non usiamo parole difficili ma un linguaggio basico perché non farsi capire significa offendere una parte del pubblico”.

Parlando di Trump, Vespa ha commentato la “censura” del filmato in cui il Presidente degli Stati Uniti è stato accolto ieri sera dal pubblico degli Us Open con fischi e "buuu": “Non entro nel merito ma noi non abbiamo mai censurato nessuno, nemmeno le cose più pesanti. Non l’ho mai fatto nemmeno prima di ‘Porta a porta’: nel 1976 per la prima volta, con l’autorizzazione del mio direttore, mandai in onda i fischi al congresso del Psdi. Dovetti barricarmi in una stanza e il vicepresidente della Rai Giampiero Orsello, che avrebbe voluto la mia testa, dovette mettersi davanti alla porta di quella stanza”.

Il ritorno in tv di “Porta e porta” e di “Cinque minuti” è stato salutato dal direttore dell’Approfondimento Rai Paolo Corsini, secondo cui il primo è “il più importante salotto della televisione che si è posto fin da subito come un posto privilegiato per i politici di ogni orientamento, un’icona del confronto pubblico”, mentre "Cinque Minuti" “è il programma di approfondimento più visto della televisione italiana” e “un distillato della televisione di servizio pubblico. L’aspetto più innovativo non è tanto il linguaggio ma l’uso attento del tempo. È una sorta di tweet televisivo di lusso”. Che, è l'augurio che si fanno a Viale Mazzini, faccia da traino agli “Affari tuoi” di Stefano De Martino, che ha avuto una ripartenza difficile, vista la concorrenza della "Ruota della Fortuna" condotta da Gerry Scotti: “De Martino è un grande professionista e avrà le sue soddisfazioni”, ha garantito Vespa.


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