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Farage tuona: "Il Labour si sta dimostrando inadatto a governare".
Farage tuona: "Il Labour si sta dimostrando inadatto a governare".
Si è scatenata la bufera sul governo britannico di Keir Starmer, che a un anno dalle elezioni che hanno sancito il ritorno dei laburisti al potere è in piena crisi di consensi.
Da oggi, infatti, dovrà fare a meno di una delle sue figure più importanti: la 45enne Angela Reyner si è dimessa dopo lo scandalo legato all'acquisto di una casa al mare per poco meno di un milione di euro a Howe, nel Sussex, fatta passare come prima residenza per ottenere indebitamente uno sconto fiscale di 40.000 sterline sulla tassa di registro.
Questa vicenda, minore se messa a confronto con gli standard di altri Paesi, ma grave per i rigorosi codici di condotta e trasparenza vigenti, almeno sulla carta, nel Regno Unito, sta travolgendo la compagine e il partito, nonostante il tentativo di Starmer di parare il colpo con un impasto radicale fatto passare per tentativo di ripartenza, ma che per gli oppositori e i media potrebbe rivelarsi una digressione che può mettere sempre più in evidenza le difficoltà, le contraddizioni e le debolezze della leaderhip del premier.
La sorte di 'Angela la rossa', così chiamata per il colore dei suoi capelli e per la collocazione più progressista rispetto al moderato Starmer, è stata decisa dall'istruttoria interna sul caso, condotta da sir Laurie Magnus, adviser etico indipendente di Downing Street, a cui lei stessa si era rivolta, dopo le rivelazioni fatte dal Daily Telegraph e da altri giornali. Reyner è stata riconosciuta da Sir Laurie colpevole di aver violato il codice di comportamento ministeriale, per cui lei non ha potuto fare altro che dimettersi dai ruoli di Vicepremier, Ministro dell'Edilizia e vice-leader del Labour Party.
Nella lettera di dimissioni indirizzata al "caro Keir", Rayner ha continuato a evocare "un errore" in buona fede, negando di aver eluso intenzionalmente una parte delle tasse, ma ha preso atto di quanto concluso dall'inchiesta, secondo cui le conseguenze legali dietro le quali si erano trincerata, in realtà, non erano affatto qualificate.
In poche ore, Starmer ha fatto partire il rimpasto di governo, nominando David Lammy (fino ad oggi agli Affari Esteri) come Vicepremier e Ministro della Giustizia, Yvette Cooper agli Esteri e l'ex titolare della Giustizia Shabana Mahmood come nuovo Ministro degli Interni.
Insomma, una mezza rivoluzione che, però, sembra anche una bocciatura per vari ministri, tra cui i due "promossi", per i dossier coordinati nel primo anno di governo: Lammy, infatti, lascia il Foreign Office nel bel mezzo di crisi globali cruciali e di contestazioni dilaganti all'atteggiamento troppo conciliante che per molto tempo è stato ascritto all'esecutivo verso Israele, nonostante la situazione a Gaza; Cooper, invece, va via dall'Home Office dopo essere stata al centro di accuse di fallimento nella linea dura promessa per fermare l'immigrazione clandestina. Tra le poche conferme, per adesso resta salva la Cancelliera dello Scacchiere e criticatissima Ministra dell'Economia, Rachel Reeves, che con Cooper e Mahmood compone un inedito trio femminile ai vertici di tre dicasteri solitamente guidati da uomini. Sembra intoccabile, invece, John Healy, strenuo sostenitore dell'Ucraina, che resta titolare del dicastero della Difesa.
Questo valzer non ha impedito a Nigel Farage di alzare la sua voce per girare la crisi a vantaggio del suo partito, Reform Uk, forza della nuova destra trumpiana che da mesi occupa il primo posto nei sondaggi: "Il Labour si sta dimostrando inadatto a governare", ha detto il promotore della Brexit dal palco del congresso del suo partito, iniziato oggi a Birmingham. "Noi siamo il partito in ascesa", ha insistito, tornando a parlare della stretta sui migranti e prevedendo nuove divisioni tra i laburisti, con la base di sinistra che sembra voglia "vendicare" Rayner nella prossima elezione di un nuovo vice-leader, che prevede il voto degli iscritti. Questo, accarezzando anche l'ipotesi di nuove elezioni, già "nel 2027".