Totti, addio al veleno: "Non mi hanno fatto lavorare. Lascio, ma non è colpa mia"

"I presidenti passano, le bandiere no. Non è stata colpa mia" ha detto Totti.

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Lunedì 17 Giugno 2019
Roma - 17 giu 2019 (Prima Pagina News)

"I presidenti passano, le bandiere no. Non è stata colpa mia" ha detto Totti.

Adesso è ufficiale: Francesco Totti non farà più parte della Roma a partire dalla prossima stagione, dopo 30 anni in giallorosso da calciatore prima e da dirigente poi. Ad annunciarlo è stato lo stesso ex capitano in conferenza stampa: "Mi dimetto dal mio ruolo nella Roma. Viste le condizioni credo sia stato doveroso e giusto prendere questa decisione, non ho mai avuto la possibilità di operare in modo effettivo sull'area tecnica. Credo sia la decisione più coerente e giusta, davanti a tutti deve esserci la Roma che deve essere una squadra da amare e da stargli sempre vicina. Non devono esserci fazioni, ma un unico obiettivo. I presidenti, gli allenatori e i giocatori passano, ma le bandiere non passano. Ma diciamo che questo aspetto mi ha fatto pensare tanto e non è stata colpa mia prendere questa decisione". Nella sua conferenza stampa di addio alla Roma, Francesco Totti ha affermato che se il rapporto tra lui e il club è terminato non è certo per colpa sua. Alla base le scelte del club, che non gli ha voluto dare un ruolo attivo: "Non è stata colpa mia perché non ho mai avuto la possibilità di esprimermi, non ho mai avuto la possibilità di prendere parte al progetto tecnico. Il primo anno ci può stare, ma già nel secondo ho capito cosa volessi fare e non ci siamo mai trovati. Sapevano le mie intenzioni, volevo dare tanto a questa società, ma loro non hanno mai voluto. Mi tenevano fuori da tutto".

Foto di Maurizio Riccardi


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