Ucraina, fonti: "Putin ha suggerito Mosca per l'incontro, Zelensky ha detto no"

Downing Street: "I team militari dei Volenterosi si incontreranno con le loro controparti Usa nei prossimi giorni per parlare delle garanzie di sicurezza a Kiev".

(Prima Pagina News)
Martedì 19 Agosto 2025
Roma - 19 ago 2025 (Prima Pagina News)

Downing Street: "I team militari dei Volenterosi si incontreranno con le loro controparti Usa nei prossimi giorni per parlare delle garanzie di sicurezza a Kiev".

Il Presidente russo, Vladimir Putin, avrebbe suggerito di incontrare l'omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, a Mosca, ma quest'ultimo avrebbe rifiutato. E' quanto hanno fatto sapere due fonti a conoscenza della conversazione telefonica tra Putin e il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

"Putin ha menzionato Mosca" nella telefonata di lunedì, ma Zelensky ha replicato con un "no", ha detto una delle fonti all'Afp.

Le squadre militari della coalizione dei Volenterosi "si incontreranno con le loro controparti Usa nei prossimi giorni" per parlare dei piani per fornire "solide garanzie di sicurezza" all'Ucraina e "preparare l'invio di una forza di rassicurazione" dopo la fine della guerra con Mosca. E' quanto ha fatto sapere una nota diffusa da Downing Street, a seguito della riunione virtuale dei Volenterosi, co-presieduta dal premier inglese Keir Starmer e dal Presidente francese Emmanuel Macron. Durante la riunione si è parlato anche di fare pressione su Mosca con nuove sanzioni.

"La Coalizione antirussa guerrafondaia dei Volenterosi non è riuscita a battere Donald Trump sul suo territorio". E' quanto ha scritto, in un post in inglese su X, l'ex Presidente russo, Dmitry Medvedev, in riferimento agli incontri di ieri alla Casa Bianca tra Donald Trump, Volodymyr Zelensky e i leader europei.

"L'Europa ha ringraziato e adulato" Trump, ha continuato Medvedev, che attualmente è vice segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale. "La questione - ha aggiunto - è quale musica suonerà il clown di Kiev a proposito di garanzie e territori quando sarà tornato a casa e avrà indossato nuovamente l'uniforme militare".

"Voglio davvero andare in paradiso". E' così che il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in un'intervista rilasciata a Fox News, ha motivato i suoi sforzi per mettere fine alla guerra tra Russia e Ucraina. Trump ha evidenziato di non aver contattato Putin mentre stava incontrando i leader europei alla Casa Bianca perché era "irrispettoso" nei suoi confronti.

Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha escluso l'invio di soldati americani in Ucraina come garanzia di sicurezza. Ad assicurarlo, in un'intervista rilasciata alla Fox, è stato lo stesso tycoon: "Avete la mia parola", ha detto.

Gli Stati Uniti potrebbero fornire garanzie di sicurezza a Kiev per via aerea, ha aggiunto Trump durante l'intervista, evidenziando che ci sarà una forma di sicurezza, che però non potrà essere la Nato.

"Spero che Putin sia bravo, altrimenti la situazione sarà dura. Anche Zelensky deve mostrare flessibilità", ha proseguito, riferendosi al possibile trilaterale con Putin e Zelensky. "È possibile che" il Presidente russo "non voglia raggiungere un accordo. Scopriremo di più su Putin nelle prossime due settimane" sottolineando che il rapporto con Putin è "importante solo se riusciamo a portare a termine le cose".

"Lasciamo" che Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky si vedano per primi, dato che sono loro che devono decidere, ha continuato il tycoon, criticando Barack Obama per non aver fatto pressione sulla Crimea.

Non può esserci un accordo di pace in Ucraina "senza il rispetto degli interessi di sicurezza della Russia e senza il pieno rispetto dei diritti dei russi e dei russofoni che vivono in Ucraina". Lo ha dichiarato, in un'intervista all'emittente televisiva Rossiya-24 ripresa da Ria Novosti, il Ministro russo degli Esteri, Serghiei Lavrov, aggiungendo che questioni come queste "devono essere rapidamente risolte nel contesto" di una intesa.

"Ringrazio il presidente Macron e la presidente Meloni per la fiducia al nostro Paese" per ospitare a Ginevra un incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. "Anche altri Paesi hanno già manifestato un desiderio in questo senso e la Svizzera è prontissima, anche a corto termine, a farlo: è la nostra specialità, lo sappiamo far bene, dalle questioni logistiche a quelle legali, tecniche o diplomatiche. Noi siamo a disposizione". Così, in conferenza stampa a Berna, il Ministro svizzero degli Esteri, Ignazio Cassis.

"Questa disponibilità l'ho ricordata costantemente nei contatti con il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in questi ultimi mesi", ha aggiunto Cassis.

"Non diamo più armi all'Ucraina. Non diamo più denaro all'Ucraina. Ora vendiamo loro armi e i Paesi europei le pagano attraverso la Nato. Stanno usando la Nato per acquistare le armi e trasferirle all'Ucraina. Questo è un altro grande cambiamento rispetto al modo in cui è stata affrontata questa guerra solo pochi anni fa, ad esempio sotto l'amministrazione Biden": è quanto ha dichiarato, ai microfoni di Fox News, il Segretario di Stato Usa, Marco Rubio.

La notte scorsa, Mosca ha lanciato l'attacco aereo più pesante contro l'Ucraina dal 31 luglio. E' quanto ha riferito la Cnn, basandosi sui propri conteggi.

L'esercito russo ha lanciato 270 droni, cinque missili balistici Iskander-M dalle regioni di Rostov e Voronezh e dalla Crimea, attualmente occupata. Sono stati lanciati anche cinque missili X-101 da aerei dell'aviazione strategica posizionati sul Mar Caspio. Da parte loro, gli ucraini hanno abbattuto due Iskander-M e quattro X-101.

Secondo quanto riferisce la Cnn, gli attacchi russi contro l'Ucraina delle ultime 24 ore hanno causato almeno 8 morti e 54 feriti. Nello specifico, 5 persone sono morte nelle città dietro le linee del fronte nella regione di Donetsk (est), mentre altre 3 sono morte e 33 sono rimaste ferite negli attacchi di Mosca contro la città di Zaporizhzhia, secondo quanto fanno sapere le autorità militari delle due regioni. Diversi civili sono rimasti feriti anche a Kharkiv, Kherson, Dnipropetrovsk e Nikopol.

L'esercito russo ha attaccato l'Ucraina durante la notte, mentre a Washington si stavano svolgendo gli incontri tra Donald Trump, Volodymyr Zelensky e i leader europei, usando 10 missili e 270 droni di vario tipo, tra cui i kamikaze Shahed. E' quanto ha fatto sapere l''Aeronautica Militare di Kiev, in un post su Telegram.

Le difese aeree ucraine hanno distrutto o neutralizzato con sistemi di guerra elettronica sei missili e 230 mezzi senza pilota. Quattro missili e 40 droni sono stati abbattuti in 16 località, mentre i detriti sono caduti in tre località.


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