Unione Camere Penali contro Bonafede: “Le carceri rischiano di scoppiare, ecco le nostre proposte”
Gli istituti di pena italiani versano in una condizione gravissima a causa dell’emergenza sanitaria, per la quale si impongono subito misure straordinarie di alleggerimento del sovraffollamento.
(Prima Pagina News)
Mercoledì 25 Novembre 2020
Roma - 25 nov 2020 (Prima Pagina News)
Gli istituti di pena italiani versano in una condizione gravissima a causa dell’emergenza sanitaria, per la quale si impongono subito misure straordinarie di alleggerimento del sovraffollamento.
La Giunta dell’Unione Camere Penali, unitamente al proprio Osservatorio Carcere ha proposto alcuni interventi urgenti per rendere concreta la riduzione della popolazione carceraria, sottolineando in un documento molto articolato il silenzio e spesso la latitanza del Governo Conte e del Ministro Bonafede rispetto ai temi caldi della giustizia ialiana.

Queste sono le proposte operative che i penalisti italiani chiariscono al ministro Bonafede:

– Innalzare la pena residua per la detenzione domiciliare da 18 mesi a 36 mesi;

– Per i detenuti che abbiano pena residua superiore a mesi sei, affidare alla Magistratura la valutazione sulla opportunità o meno di applicare il dispositivo elettronico di controllo e soprattutto la sottoposizione al braccialetto elettronico solo ove immediatamente disponibile (principio statuito dalle Sezioni Unite della Corte di cassazione, con la sentenza 19 maggio 2016 n. 20769: "Il giudice, escluso ogni automatismo nei criteri di scelta delle misure, qualora abbia accertato l’indisponibilità del suddetto dispositivo elettronico, deve valutare, ai fini dell’applicazione o della sostituzione della misura coercitiva, la specifica idoneità, adeguatezza e proporzionalità di ciascuna di esse in relazione alle esigenze cautelari da soddisfare nel caso concreto";

– Eliminare il divieto di scioglimento del cumulo in caso di condannati che abbiano già espiato la parte di pena relativa ad un reato ostativo in caso di connessione tra i reati ai sensi dell’art. 12 comma 1 lett. b) e c) c.p.p.;

– Sospendere sino al 31 gennaio 2021 l'emissione dell'ordine di esecuzione di condanne fino a quattro anni anche se trattasi di pena residua e anche per effetto di quanto previsto dall’articolo 656 comma 4 bis c.p.p. (detrazioni per liberazione anticipata, presofferto, pene fungibili); – Introdurre la liberazione anticipata speciale di 75 giorni per ogni semestre di pena espiata;

– Differire al 31 gennaio 2021 la trattazione delle istanze per la concessione delle misure alternative alla detenzione per i soggetti in stato di libertà;

– Prevedere, infine, la necessità che il giudice, chiamato ad emettere una misura cautelare custodiale in carcere, debba considerare anche i parametri della esistenza dell’attuale emergenza sanitaria da coronavirus e del sovraffollamento.(b.n.)

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

carceri
Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede
PPN
Prima Pagina News
Unione Camere Penali Italiane

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU