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"Apprezzo molto l'invito di Biden".
"Apprezzo molto l'invito di Biden".
"La politica è dura, spesso non è un mondo piacevole. Ma oggi è una bella giornata e sono grato per questa transizione così liscia". Così il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, parlando con Joe Biden nello Studio Ovale della Casa Bianca, a Washington.
Trump ha aggiunto di "apprezzare molto" l'invito di Biden, che ha risposto semplicemente con un "prego".
Tra i due c'è stata una cordiale stretta di mano davanti al caminetto dello Studio Ovale, dove si è svolto l'incontro. I Presidenti sono apparsi rilassati e sorridenti, gentili tra di loro: un'atmosfera del tutto diversa rispetto a quella che c'era nel dibattito televisivo dello scorso giugno, che fu l'ultimo incontro diretto. In seguito, si sono incrociati soltanto durante la cerimonia di commemorazione delle vittime degli attacchi dell'11 settembre.
Stando a quattro persone presenti alla riunione dei repubblicani alla Camera, sembra che Trump abbia detto di sostenere la riconferma di Mike Johnson nel ruolo di Speaker. "Sono con lui fino in fondo", avrebbe detto, secondo quanto fanno sapere due fonti riprese da Politico. L'incontro si è svolto a porte chiuse, poche ore prima di un voto interno per la leadership repubblicana.
Secondo quanto riferito da due fonti informate al New York Times, durante l'incontro, Mike Johnson ha detto alla deputata Maureen Green che Washington non darà più soldi a Kiev.
Stando a diverse fonti riprese dalla Fox, Trump dovrebbe nominare quanto prima un inviato di pace in Ucraina per guidare i negoziati che dovrebbero mettere fine alla guerra con la Russia. "Vedrete un inviato speciale di alto livello, qualcuno con molta credibilità, a cui verrà assegnato il compito di trovare una soluzione, di arrivare a un accordo di pace", ha dichiarato una fonte. "Lo vedrete a breve", ha continuato.
Incontrando i repubblicani a Washington, Trump ha scherzato in merito all'ipotesi di un terzo mandato come Presidente, cosa vietata dalla Costituzione: "Temo di non correre un'altra volta", ha detto. "A meno che non ci inventiamo qualcosa", ha continuato.
Il Procuratore Jack Smith, che ha incriminato Donald Trump per la rivolta e il saccheggio di Capitol Hill del 6 gennaio 2021 e per le carte segrete di Mar-a-Lago, si dimetterà prima dell'entrata in carica del Presidente eletto, a gennaio. E' quanto fa sapere il New York Times, riportando alcune fonti.
Anche il Guardian, intanto, sostiene la protesta contro Elon Musk e annuncia la sua volontà di lasciare la piattaforma X. La decisione arriva a poche ore dalla nomina del magnate sudafricano come corresponsabile di un dipartimento chiave della nuova amministrazione Trump, ed è stata giustificata con il diffondersi di "contenuti allarmanti" su X.