Sicilia: corruzione, si dimette il Vice Governatore Sammartino

"Sono sereno e certo che emergerà la mia totale estraneità ai fatti". Arrestato per voto di scambio il Sindaco di Tremestieri Etneo (Ct).

(Prima Pagina News)
Mercoledì 17 Aprile 2024
Catania - 17 apr 2024 (Prima Pagina News)

"Sono sereno e certo che emergerà la mia totale estraneità ai fatti". Arrestato per voto di scambio il Sindaco di Tremestieri Etneo (Ct).

Undici persone sono state tratte in arresto stamani dai Carabinieri del Comando Provinciale di Catania per scambio elettorale politico - mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti. In manette sono finiti politici, funzionari comunali e imprenditori.

Tra gli arrestati c'è anche il Sindaco di Tremestieri Etneo (Ct), Santi Rando, mentre il suo ex oppositore politico, Mario Ronsisvalle, è finito agli arresti domiciliari.

Il Vice Governatore della Regione Sicilia e Assessore all'Agricoltura Luca Sammartino (Lega), indagato per corruzione, è stato sospeso dalle funzioni pubbliche per la durata di un anno.

La Regione Sicilia ha fatto sapere che Sammartino ha rassegnato oggi le sue dimissioni da entrambe le cariche. Il Governatore Renato Schifani assumerà ad interim l'Assessorato all'Agricoltura, sviluppo rurale e pesca mediterranea, mentre il Vice Governatore sarà nominato con un decreto successivo.

"Ho scritto una nota al presidente della Regione, Renato Schifani, per rimettere l'incarico di assessore regionale e vice presidente della Regione dopo essere stato raggiunto da misura cautelare interdittiva in relazione a un'ipotesi di reato lontana nel tempo. Ringrazio il presidente per la fiducia dimostrata nei miei confronti e per il lavoro svolto fin qui. Tengo a sottolineare che non sono coinvolto in ipotesi di reato di mafia né di voto di scambio; sono sereno e certo che emergerà la mia totale estraneità ai fatti, risalenti a 5 fa, che con stupore leggo mi vengono contestati", ha detto Sammartino.

"Resto fiducioso, come sempre ho dichiarato e non cambierò mai idea, nei confronti del lavoro della magistratura. Continuerò a servire la mia comunità e il mio territorio svolgendo la mia attività politica e di parlamentare regionale", ha continuato.

Gli inquirenti hanno fatto sapere che, nel corso delle indagini, avvenute tra il 2018 e il 2021 con il coordinamento della Procura catanese, sono emersi “gli accordi illeciti tra alcuni amministratori del comune di Tremestieri Etneo ed elementi vicini alla cosca Santapaola-Ercolano, riguardanti l’elezione nel 2015 dell’attuale sindaco” e “la successiva ‘degenerazione affaristica’ dell’Ente” attuata “mediante numerose corruttele, per concedere permessi e assegnare lavori agli imprenditori amici”.

Altre informazioni sono state fornite da un ex membro del Clan Santapaola, Silvio Corra, attualmente collaboratore di giustizia: “Nel 2015/2016 ricordo che Santapaola Francesco e Romeo Vito si incontravano spesso presso l’abitazione del Romeo con l’assessore di Tremestieri e con lo stesso sindaco. Io accompagnavo Santapaola a casa di Romeo ma poi non partecipavo alle riunioni con i soggetti politici che vedevo comunque arrivare”, ha detto, secondo quanto emerge da un verbale allegato all'informativa della Direzione Distrettuale Antimafia.

“In un’occasione ricordo che arrivarono con una Lancia Libra di colore blu scuro. Fu Romeo Vito a dirmi che si trattava di assessori e del sindaco. Partecipavano a queste riunioni tre o quattro politici, una la vedevo sempre. Nel periodo elettorale 2015/2016 Romeo Vito mi diceva che si dava molto da fare per raccogliere voti per conto dei soggetti con cui si incontrava ed in particolare in favore dell’assessore”.

“Salvatore Bonanno, riferiva informazioni de relato, apprese da una fonte particolarmente qualificata, quale Romeo Vito, da lui accusato di far parte della medesima associazione mafiosa e del medesimo gruppo a cui lui stesso apparteneva, cognato dell’indagato Cosentino Pietro Alfio, entrambi diretti protagonisti dei fatti narrati”, proseguono gli inquirenti nell'informativa.

“In particolare, Bonanno Salvatore riferiva che il sindaco di Tremestieri Etneo, Rando Santi, era stato eletto grazie ai voti procurati da Santapaola Francesco e Romeo Vito, anche se non sapeva in cambio di quali favori, accennando però al fatto che, su richiesta rivolta dal Romeo al Sindaco Rando e al cognato Cosentino (che il collaboratore indicava come assessore), un appalto per l’illuminazione del paese di Tremestieri Etneo era stato assegnato ad una società che già pagava l’estorsione all’associazione mafiosa. Inoltre, era a conoscenza del fatto che Cosentino Pietro Alfio indicasse a Romeo Vito quali fossero i costruttori ai quali era possibile chiedere il pagamento di somme a titolo estorsivo, senza rischiare di essere denunciati”.


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