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Anche la Polonia dice no all'invio di truppe.
Anche la Polonia dice no all'invio di truppe.
Si è concluso il vertice dei Volenterosi a Parigi, co-presieduto dal Presidente francese, Emmanuel Macron, e dal premier britannico Keir Starmer, a cui hanno partecipato, in collegamento, anche la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
"Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato oggi in collegamento da Roma a una riunione della Coalizione dei Volenterosi a livello Leader. La riunione fa parte dei seguiti degli incontri volti ad approfondire il percorso verso una pace giusta e duratura in Ucraina.
Il Presidente del Consiglio ha nuovamente illustrato la proposta di un meccanismo difensivo di sicurezza collettiva ispirato all’articolo 5 del Trattato di Washington, quale elemento qualificante della componente politica delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina.
Nel ribadire l’indisponibilità dell’Italia a inviare soldati in Ucraina, il Presidente Meloni ha confermato l’apertura a supportare un eventuale cessate il fuoco con iniziative di monitoraggio e formazione al di fuori dei confini ucraini.
Il Presidente Meloni ha partecipato in seguito a un successivo collegamento telefonico con il Presidente Trump nel quale sono stati condivisi gli esiti della riunione della mattina ed è stato riaffermato il senso di unità nel ribadire l’obiettivo comune di una pace giusta e duratura per l’Ucraina. Essa può essere solo raggiunta con un approccio che unisca il continuo sostegno all’Ucraina, il perseguimento di una cessazione delle ostilità, il mantenimento della pressione collettiva sulla Russia, anche attraverso lo strumento delle sanzioni, e solide e credibili garanzie di sicurezza, da definire in uno spirito di condivisione tra le due sponde dell’Atlantico". E' quanto fa sapere Palazzo Chigi.
Sembra che la Russia voglia “continuare in una guerra permanente come abbiamo visto negli ultimi giorni. La Russia ha perso circa 1 milione di soldati dall’inizio di questa guerra e ha occupato parte del territorio ucraino, ma non ha diritto di farlo. il problema è che la Russia sta portando avanti una guerra di aggressione, una guerra che va contro la morale”. Lo ha detto il Presidente francese, Emmanuel Macron, al termine del vertice dei Volenterosi.
“L’obiettivo dell’incontro è accertarsi di avere le condizioni per un negoziato di pace, ma le discussioni ci saranno solo con delle forti garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Se la Russia rifiuterà di assumersi le proprie responsabilità proseguiremo con delle sanzioni aggiuntive nostre e americane. Questo è quanto ha espresso anche il presidente Trump nel nostro colloquio telefonico. Il nostro obiettivo è una pace giusta e duratura. Nei prossimi giorni finalizzeremo questo lavoro sulle sanzioni e sul sostegno americano e accresceremo la pressione sulla Russia affinché si sieda al tavolo per parlare di pace”, ha aggiunto Macron.
"Italia, Polonia e Germania sono fra i 26 Paesi" che parteciperanno alle garanzie di sicurezza per Kiev, ha garantito Macron, "con un contributo che va dalla rigenerazione dell'esercito ucraino, al dispiegamento di truppe di terra, mare e cielo, o con la messa a disposizione di basi".
"Ognuno ha le sue modalità di contributo, alcuni inviando truppe sul territorio, altre mettendo a disposizione le loro basi Nato, non voglio qui dare dettagli, ma tutti e tre i paesi sono contributori importanti a queste garanzie di sicurezza", ha proseguito.
Gli statunitensi, ha aggiunto il capo dell'Eliseo, "sono stati molto chiari" in merito alla loro partecipazione alle garanzie di sicurezza. Dopo il collegamento video con Trump, Macron ha assicurato che il "sostegno americano" a queste "garanzie di sicurezza" per Kiev si concretizzerà "nei prossimi giorni".
Durante la call con i Volenterosi, Trump ha detto che i Paesi europei non devono più comprare petrolio russo. E' quanto riferisce un funzionario della Casa Bianca, citato dalla Reuters. Il tycoon ha anche evidenziato che i leader europei devono fare pressioni economiche sulla Cina, "perché finanzia gli sforzi bellici della Russia", ha proseguito la fonte. Stando a Trump, l'Ue ha pagato a Mosca 1,1 miliardi di euro in un anno per l'acquisto di carburante.
"I partner americani ci hanno detto che Putin mi ha invitato a Mosca. Credo che se non volete che ci sia un incontro, dovreste invitarmi a Mosca. Penso che la Russia abbia iniziato a parlare di un incontro, il che è già positivo. Ma finora non vediamo la loro volontà di porre fine alla guerra". Così il Presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta Interfax Ukraine, in conferenza stampa a Parigi con Emmanuel Macron, al termine del vertice dei Volenterosi. Per Zelensky, incontri di questo tipo dovrebbero condurre a un qualche risultato, "preferibilmente la fine della guerra".
"E' stato un incontro cruciale, perché sappiamo tutti che la posta in gioco è il futuro e la sicurezza dell'intero continente. I leader hanno approvato il lavoro dei loro capi di Stato maggiore della difesa e dei ministri della difesa. Saremo implacabili nei nostri sforzi per mantenere forte l'Ucraina, sicura l'Europa e raggiungere la pace". Così la Presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, al termine del vertice dei Volenterosi, a Parigi.
"I singoli Paesi garantiscono la loro presenza o partecipazione per garantire la sicurezza dell'Ucraina. La Polonia, come abbiamo ripetutamente sottolineato, non prevede di inviare truppe in Ucraina, nemmeno dopo la fine della guerra. Siamo responsabili della logistica", ha dichiarato il premier polacco, Donald Tusk, al termine del vertice parigino. Secondo quanto riferisce Downing Street, tra le conclusioni del vertice di oggi il Regno Unito sottolinea l'impegno dei Volenterosi a fornire "missili a lungo raggio" all'Ucraina.
Il premier Keir Starmer, evidenzia Downing Street, ha spinto per "un'intensificazione delle pressioni" su Vladimir Putin per mettere fine alla guerra. In merito alle garanzie post-belliche per Kiev, Londra è da tempo pronta a schierare un contingente sul terreno con altri Paesi, a condizione che ci sia una copertura statunitense.
"Gli europei sono disposti a contribuire in modo decisivo a forti garanzie di sicurezza per l'Ucraina dopo una soluzione negoziale. La Germania darà il proprio contributo". Lo si legge in una nota diramata dalla Cancelleria tedesca, al termine del vertice parigino dei Volenterosi. "Il governo federale è disposto ad ampliare il proprio impegno. La Germania deciderà in merito a un intervento militare a tempo debito, una volta chiarite le condizioni quadro", prosegue la nota. "Ciò riguarda, tra l'altro, la natura e la portata dell'impegno degli Stati Uniti e l'esito del processo negoziale". In ogni caso, la decisione spetterà al Bundestag.
“Stiamo dando concretezza alle garanzie di sicurezza a lungo termine per l’Ucraina e assicurando fin da ora il supporto alle nostre Forze di difesa ucraine”. E' quanto scrive, su X, il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, mentre si sta tenendo, a Parigi, la riunione dei Volenterosi, con la partecipazione dei leader dei Paesi europei, co-presieduta dal Presidente francese Emmanuel Macron e dal premier britannico Keir Starmer. Previsto un collegamento in videoconferenza con Donald Trump.
“A Parigi per un incontro cruciale della Coalizione dei Volentieri sulle garanzie di sicurezza”, ha scritto, sui suoi profili social, la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.
“Abbiamo lavorato su 3 compiti principali – ha aggiunto -. Trasformare l’Ucraina in un porcospino d’acciaio, la creazione di una forza multinazionale per l’Ucraina sostenuta dagli Stati Uniti, e rafforzare la posizione difensiva dell’Europa. Andiamo avanti”.
“Abbiamo avuto il piacere di parlare con il primo ministro Narendra Modi. Accogliamo con grande favore il continuo impegno dell’India nei confronti del presidente Zelensky. L’India ha un ruolo importante da svolgere nel convincere la Russia a porre fine alla sua guerra di aggressione e nel contribuire a creare un percorso verso la pace”, ha proseguito.
“Questa guerra ha conseguenze sulla sicurezza globale e mina la stabilità economica. Rappresenta quindi un rischio per il mondo intero. Guardando al futuro, intendiamo concordare un’agenda strategica comune in occasione del prossimo vertice UE-India, il prima possibile nel 2026. Restiamo inoltre pienamente impegnati a concludere i negoziati per l’accordo di libero scambio entro la fine dell’anno. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario fare progressi adesso”, ha concluso von der Leyen.
Alcune bombe aeree russe sono state sganciate sulla città di Kostyantynivka, attaccando un ospedale e causando almeno due morti. Lo ha reso noto Vadym Filashkin, capo della regione del Donetsk. La struttura aveva chiuso definitivamente ieri, a causa dei continui bombardamenti e della mancanza di personale.
Il governo tedesco intende offrire garanzie di sicurezza a Kiev, purchè vengano soddisfatte tre precondizioni: innanzitutto "la partecipazione degli Stati Uniti alle garanzie di sicurezza", poi che "la Russia si impegni nei negoziati", e "un consenso all'interno del governo" tedesco "e l'approvazione del Bundestag", ha precisato una fonte governativa di Berlino all'Afp.
"Dobbiamo aumentare di cinque volte il numero di sistemi di difesa aerea e missilistica, abbiamo bisogno di migliaia di veicoli blindati e carri armati in più, di milioni di proiettili di artiglieria in più, di più droni e capacità informatiche e spaziali". Così il Segretario Generale della Nato, Mark Rutte, durante il suo intervento al Summit sulla difesa dell'IISS di Praga.
"Non è la Russia" a decidere sullo schieramento di truppe occidentali in Ucraina. E' quanto ha sottolineato il Segretario Generale della Nato, Mark Rutte. "La Russia non discuterà l'idea di un intervento militare straniero in Ucraina in nessuna forma", aveva dichiarato, in precedenza, la portavoce del Ministero russo degli Esteri, Maria Zakharova.
Il Presidente americano, Donald Trump, sta seguendo gli sviluppi sul possibile incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Ho seguito la situazione, l'ho vista e ne ho parlato con il presidente Putin e il presidente Zelensky - ha dichiarato il tycoon, in un'intervista telefonica rilasciata alla Cbs - qualcosa succederà, ma non sono ancora pronti. Ma qualcosa succederà". Trump ha, quindi, spiegato che il suo approccio ai negoziati consiste nel riunire i leader delle due parti in guerra e farli mediare, spesso sotto la sua guida.
La Russia e la Cina hanno firmato accordi per la fornitura di 106 miliardi di metri cubi di gas all'anno: così, in un'intervista a Rossiya-24 durante l'Eastern Economic Forum, il ministro dell'Energia Sergey Tsivilyov ha dato conto degli esiti della missione di quattro giorni di Putin in Cina. "Abbiamo firmato accordi per un volume totale di forniture di 106 miliardi di metri cubi di gas all'anno alla Cina. Questa è un'enorme alternativa alle nostre forniture all'Europa, rifiutate dai partner europei", ha proseguito, aggiungendo che un'intesa è stata firmata anche "da Rosneft e dalle sue controparti cinesi per la fornitura aggiuntiva di 2,5 milioni di tonnellate di petrolio attraverso il Kazakistan".
"Le garanzie di sicurezza richieste dall'Ucraina rappresentano una minaccia per il continente europeo e sono assolutamente inaccettabili". Così, nel corso di un briefing a margine dell'Eastern Economic Forum, la portavoce del Ministero russo degli Esteri, Maria Zakharova, citata dalla Tass. "Le idee del leader di Kiev, che sono essenzialmente una copia carbone delle iniziative degli sponsor europei, nemmeno degli sponsor ma del partito europeo della guerra, come abbiamo già detto più di una volta, sono assolutamente inaccettabili. Mirano a preservare l'Ucraina come trampolino di lancio per il terrore, per le provocazioni contro il nostro Paese".
Zakharova ha aggiunto che le voci in merito ad un presunto attacco ibrido del Cremlino che ha danneggiato il gps dell'aereo a bordo della quale viaggiava la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, "hanno il sapore della disperazione".
"La Russia non discuterà l'idea di un intervento militare straniero in Ucraina in nessuna forma", ha detto ancora Zakharova. "La Russia non intende discutere l'idea di un intervento straniero in Ucraina, del tutto inaccettabile e che mina la sicurezza, in nessuna forma", ha dichiarato. In più, "la possibile vendita da parte degli Usa di oltre 3.000 missili contraddice l'aspirazione di risolvere il conflitto diplomaticamente".