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Già Procuratore Generale di Venezia Antonio Mura nuovo Procuratore Generale di Roma.
Già Procuratore Generale di Venezia Antonio Mura nuovo Procuratore Generale di Roma.
Antonio Mura, classe 1954, sardo, dal temperamento forte, visceralmente legato alla sua terra e alla sua gente di origine, quasi fiero della sua storia isolana, figlio tra i più illustri della città di Sassari, già Procuratore Generale a Venezia é il nuovo Procuratore Generale di Roma.
La proposta è venuta all’unanimità dalla V^ Commissione referente del Csm per gli incarichi direttivi, e prenderà il posto di Giovanni Salvi, nominato a novembre scorso Procuratore Generale della Corte di Cassazione.
Già componete del Csm fra il 1994 e il 1998, presidente di Magistratura Indipendente, Capo Dipartimento al Ministero della Giustizia, il ministro era Andrea Orlando, Antonio Mura viene oggi considerato uno dei magistrati italiani di altissimo profilo istituzionale, con alle spalle una tradizione ed una capacità professionale davvero invidiabili. Passerà probabilmente alla storia non solo per questo suo nuovo incarico ai vertici della Procura Generale della Capitale, ma forse ancora di più per essere stato lui il grande accusatore di Silvio Berlusconi. Pubblico Ministero nel processo Mediaset dell’estate 2013.
Era la mattina del 30 luglio 2013 infatti quando la sua voce risuonò autorevole e forte nell’aula del processo: “Sono presenti tutti gli elementi costitutivi della fattispecie di reato di frode fiscale ascritta agli imputati- disse, e in quanto alla posizione di Berlusconi- il Cavaliere è stato l'ideatore del meccanismo di frode fiscale al centro del processo sulla compravendita di diritti tv Mediaset, visto il suo controllo perdurante sull'azienda”.
Ma questo non gli impedì di richiedere nello stesso tempo una riduzione della pena all’interdizione dei pubblici uffici per il Cavaliere: “Occorre ricondurre questa sanzione accessoria ai termini di legge”.
La sua carriera è stata sempre da primo della classe. Dopo la Laurea in giurisprudenza all’Università di Sassari con il massimo dei voti e la lode, poi è stato tutto un susseguirsi di incarichi e di ruoli tutti di primissimo piano.
Capo del Dipartimento per gli affari di giustizia, Capo reggente del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi, Capo reggente del Dipartimento per la giustizia minorile, Sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione, Magistrato d’appello applicato alla Procura generale della Corte di cassazione, Componente del Consiglio superiore della magistratura, Giudice del Tribunale di Firenze (1^ sezione penale, Corte d’assise), Magistrato addetto all’Ufficio Studi del Consiglio superiore della magistratura, e appena giovanissimo Sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Livorno Non solo questo.
Antonio Mura è stato anche autorevolissimo Presidente del CCPE (Consiglio consultivo dei procuratori europei), organo consultivo del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, Componente della Commissione ministeriale per l’elaborazione di una proposta di interventi legislativi in tema di processo penale, Membro – designato dal Procuratore generale della Corte di cassazione – del Gruppo di lavoro istituito dal Ministro della giustizia per l’espletamento di una gara unica nazionale per la gestione del servizio di intercettazioni telefoniche, telematiche ed ambientali, Segretario generale della Procura generale della Corte di cassazione, Componente della “Commissione tecnica per la valutazione della capacità scientifica e di analisi delle norme dei magistrati aspiranti al conferimento delle funzioni di legittimità”, istituita dal CSM, Segretario generale aggiunto della Procura generale della Corte di cassazione, Componente del Working Group e del Bureau.
Ma è stato anche Coordinatore insieme al Direttore del CED della Corte di cassazione del progetto di realizzazione nel sistema ItalgiureWeb di un archivio informatico delle sentenze e delle massime in materia disciplinare emesse dalla Sezione disciplinare del CSM, dalle Sezioni unite della Corte di cassazione e dalla Corte costituzionale. Ma anche Presidente della Commissione del CSM per la Riforma giudiziaria e l’amministrazione della giustizia. Ed è Relatore del CSM al Parlamento sullo stato della giustizia per il 1996, dedicata al Giudice unico di primo grado ed alla riforma della geografia giudiziaria, approvata dal CSM nella seduta del 15 luglio 1996, presieduta dal Capo dello Stato, alla presenza del Ministro della giustizia. Come magistrato dell’Ufficio Studi del CSM Antonio Mura ha anche un suo record tutto personale, ha seguito 25 incontri di studio ed è stato in sette di essi coordinatore dei gruppi di lavoro; ha fatto parte del Comitato CSM per la preparazione professionale dei magistrati in vista dell’entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale e del gruppo di lavoro per la realizzazione di iniziative di aggiornamento professionale in tema di “cross-examination”, ma anche Collaboratore del gruppo di ricerca CNR sul danno alla salute, nell’ambito del Dipartimento di biomedicina sperimentale infettiva e pubblica, Sezione medicina legale, dell’Università di Pisa.
E dulcis in fundo, per anni ha anche vissuto una straordinaria parentesi accademica, da professore universitario. Ha infatti insegnato Docente di diritto amministrativo a pubblici dipendenti per conto della Regione Autonoma della Sardegna, è stato Docente di diritto amministrativo al corso di preparazione al concorso per la magistratura, organizzato presso l’Università degli Studi di Sassari dal CSM di concerto con la Regione sarda, e Collaboratore esterno per attività didattiche e di ricerca con l’Istituto di diritto amministrativo della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Sassari.
Come dire? Arriva ai vertici della Corte d’Appello di Roma un vero purosangue. Certo Roma non è né Sassari, dove lui avrebbe sognato forse di trascorrere più tempo tra i ricordi della sua infanzia, e non è neanche Venezia che lo ha davvero accolto e coccolato come un doge, ma Roma per un magistrato illuminato come lui è certamente il punto di arrivo. Il più alto e il più prestigioso. Buon lavoro Presidente.