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L'Ebitda segna un +9% supportato dal contributo di tutte le linee di business, dal piano di sinergie e dal consolidamento di Egea Holding.
L'Ebitda segna un +9% supportato dal contributo di tutte le linee di business, dal piano di sinergie e dal consolidamento di Egea Holding.
Il Consiglio di Amministrazione di Iren S.p.A. ha approvato in data odierna i risultati consolidati al 30 settembre 2025.
Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo, ha dichiarato: “I risultati del periodo sono molto positivi e testimoniano l’efficacia della nostra strategia e della qualità della gestione con un Ebitda in crescita del 9% e un Utile netto del 12%. Abbiamo saputo mantenere un equilibrio solido tra crescita organica e inorganica, valorizzando le sinergie tra le diverse aree di business. Confermiamo la guidance per l’esercizio in corso, prevedendo — come già anticipato — una crescita più moderata nella restante parte dell’anno. In particolare, ci attendiamo un Ebitda 2025 di 1.350 milioni di euro, un utile netto di 300 milioni di euro e investimenti tecnici superiori ai 900 milioni di euro”
Gianluca Bufo, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo, ha dichiarato: "I risultati del periodo confermano la solidità del nostro modello industriale e la capacità del Gruppo di generare valore in modo sostenibile, grazie alla messa a terra di un piano di investimenti tecnici per oltre 610 milioni di euro, destinati principalmente ai business regolati. La crescita di 80 milioni di euro del periodo è stata trainata dal contributo positivo di tutte le linee di business e dall’attuazione del piano di sinergie, che sta producendo effetti concreti in termini di efficienza operativa e marginalità (+16M€). I risultati ottenuti rappresentano una base solida per proseguire nel percorso di sviluppo e nel raggiungimento degli obiettivi del nuovo piano industriale sostenuti anche da un miglioramento del rapporto IFN/EBITDA atteso a fine anno a 3,1x".
Moris Ferretti, Vice Presidente del Gruppo, ha dichiarato: “I risultati in crescita confermano l’impegno e la professionalità delle quasi 12.000 persone che lavorano nel Gruppo Iren e che sono il vero motore dei successi che stiamo riportando. Prosegue, inoltre, con determinazione il nostro percorso di crescita sostenibile, con il 68% di investimenti destinati principalmente a progetti ambientali e sociali, che rappresentano un fondamento strategico in grado di dare ulteriore forza e solidità al modello di sviluppo dell’azienda. In particolare, nel periodo registriamo un incremento del +12% nelle volumetrie teleriscaldate per effetto del consolidamento di Egea e lo stabilizzarsi del 70% della raccolta differenziata grazie all’estensione delle best practice anche negli altri territori serviti.”
Gruppo Iren: risultati consolidati al 30 settembre 2025
I Ricavi consolidati al 30 settembre 2025 si attestano a 4.839,8 milioni di euro, in aumento del +16,4% rispetto ai 4.156,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2024. I principali fattori di incremento del fatturato sono riferibili ai ricavi energetici, influenzati per circa 90 milioni di euro dall’aumento dei prezzi delle commodities e per circa 160 milioni di euro dai maggiori volumi energetici venduti. Contribuisce positivamente il consolidamento, a far data dal 1° gennaio 2025, del gruppo EGEA Holding per 313 milioni di euro e le attività di efficienza energetica per circa 59 milioni di euro.
Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) ammonta a 1.003,5 milioni di euro, in aumento del +8,7% rispetto ai 923,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2024. L’incremento del margine di periodo è attribuibile prevalentemente al consolidamento del gruppo EGEA Holding (+43 milioni di euro), alla crescita organica (+18 milioni di euro) e al piano di sinergie (+16 milioni di euro). L’incremento della business unit Reti, oltre ad essere correlato ai riconoscimenti tariffari in conseguenza degli investimenti effettuati negli scorsi anni e agli effetti regolatori per la revisione dei parametri tariffari, ha anche beneficiato di alcuni one-off positivi (premi qualità idrico e in merito alla delibera ARERA 570/R/ gas) che hanno più che compensato il venir meno delle plusvalenze relative ai conguagli tariffari per il recupero dell’inflazione del Servizio Idrico Integrato che avevano caratterizzato positivamente l’esercizio 2024 (-9 milioni di euro) e non più ripetibili e la riduzione, a partire da inizio anno, dei WACC riconosciuti nei settori della distribuzione gas ed energia elettrica. Lo scenario energetico è stato caratterizzato da prezzi delle commodities in crescita rispetto al 2024, ma in rallentamento nel corso del terzo trimestre 2025. L’andamento dei prezzi, ai fini del margine di produzione energetica, ha comportato effetti contrastati e complessivamente negativi (-4 milioni di euro), con margini in lieve flessione sia per la produzione elettrica (-1 milione di euro) che per la produzione calore (-3 milioni di euro). Il peggioramento del margine è inoltre dovuto alle minori quantità prodotte, in particolare quelle legate alla produzione idroelettrica (-12 milioni di euro) a causa della scarsa idraulicità del periodo estivo, parzialmente compensate dalle maggiori quantità di calore (+8 milioni di euro) e dagli impianti della business unit Ambiente (+2 milioni di euro). Risulta invece particolarmente positivo l’apporto del corrispettivo “Capacity market” (+20 milioni di euro) solo parzialmente assorbito dal minore contributo del Mercato dei Servizi di Dispacciamento -MSD- (-9 milioni di euro). In flessione risulta l’attività di commercializzazione delle commodities energetiche (-3 milioni di euro), principalmente per l’atteso minor margine della vendita gas (-10 milioni di euro), attività che nei primi mesi 2024 aveva beneficiato di una marginalità positiva straordinaria e quindi non replicabile, mentre risultano in miglioramento i margini della vendita di energia elettrica (+7 milioni di euro).
La variazione del margine in riferimento alle singole business unit è così suddivisa: business unit Reti +12,6%, Mercato +10,2%, Energia con un +5,7%, e Ambiente +3,1%.
Il Risultato Operativo (EBIT) è pari a 401,5 milioni di euro, in aumento del +6,6% rispetto ai 376,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2024. Nel periodo si sono registrati maggiori ammortamenti per 45 milioni di euro relativi all’entrata in esercizio di nuovi investimenti e all’ampliamento del perimetro di consolidamento (25 milioni di euro), riconducibili al Gruppo EGEA Holding, maggiori accantonamenti al fondo svalutazione crediti per 9 milioni di euro, maggiori accantonamenti al fondo rischi per 2 milioni di euro ed un minor rilascio di fondi di 2 milioni di euro.
L’Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti è pari a 219 milioni di euro, in aumento (+12,2%) rispetto al risultato dei primi nove mesi del 2024. La crescita riflette l’andamento dell’EBITDA e beneficia della riduzione del risultato di terzi legata all’acquisto della quota di minoranza di Iren Acqua e di un tax rate al 28% in riduzione per effetti straordinari non replicabili.
L’Indebitamento Finanziario Netto si attesta a 4.287,4 milioni di euro al 30 settembre 2025, in aumento di 204,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2024. Al riguardo, il flusso di cassa operativo si attesta a 566 milioni di euro coprendo quasi interamente gli investimenti tecnici effettuati pari a 613 milioni di euro, mentre i 500 milioni di euro raccolti con l’emissione dei bond ibrido sono stati, come previsto, interamente impiegati per gli investimenti finanziari del periodo pari a 511 milioni di euro.
Gli investimenti complessivi realizzati nel periodo ammontano a 1.124 milioni di euro, in crescita rispetto al 2024, di cui 613 milioni di euro di investimenti tecnici (+9,5%) e 511 milioni di euro di investimenti finanziari riconducibili all’acquisizione della quota di minoranza di Iren Acqua (283 milioni di euro), all’esercizio della call e al consolidamento di EGEA Holding (238 milioni di euro) e alla cessione del ramo d’azienda inerente al servizio idrico integrato di Imperia (-11 milioni di euro). Si segnala inoltre che il 68% degli investimenti è allineato alla Tassonomia europea e sono destinati a progetti di sostenibilità, in linea con le previsioni di piano industriale.
Reti (infrastrutture energetiche e idriche)
Il Margine Operativo Lordo ammonta a 404,2 milioni di euro in aumento del +12,6% rispetto ai 359,1 milioni di euro del precedente esercizio ed è riconducibile prevalentemente all’incremento dei vincoli tariffari e ai sopracitati premi della qualità tecnica e commerciale del ciclo idrico integrato. Nel corso dei primi nove mesi del 2025 il Gruppo ha distribuito 2.706 GWh di energia elettrica, 756 milioni di metri cubi di gas e ha venduto 142 milioni di metri cubi di acqua. Al 30 settembre 2025 gli investimenti lordi del settore ammontano a 279 milioni di euro in crescita del 9,5% rispetto allo stesso periodo del 2024, destinati alla realizzazione, sviluppo e manutenzione straordinaria della rete del servizio idrico integrato e al riammodernamento di impianti di depurazione delle acque reflue, all’attività di resilienza della rete di distribuzione elettrica e alla costruzione di nuove cabine primarie e secondarie, alcune delle quali rientranti nel piano PNRR, all’installazione di misuratori elettronici, alla digitalizzazione delle attività e riqualificazione di immobili strumentali.
Ambiente
Il Margine Operativo Lordo ammonta a 199,6 milioni di euro, in aumento del +3,1% rispetto ai 193,7 milioni di euro dei primi nove mesi del 2024. L’incremento del margine è da ricondursi per circa 3 milioni di euro all’apporto delle società EGEA Ambiente e Sisea del gruppo EGEA Holding nonché al miglioramento delle attività di trattamento e valorizzazione della raccolta differenziata anche grazie all’impianto di valorizzazione di Le Cortine (Siena Ambiente), operativo dal secondo semestre 2024, e da altri impianti minori di trattamento dei rifiuti. Risultano invece in lieve flessione le attività di smaltimento e di raccolta in riferimento alla quale il beneficio generato dall’approvazione dei nuovi piani economici finanziari in area Toscana e La Spezia è stato assorbito da sopravvenienze passive correlate a conguagli della tariffa rifiuti relativi ad esercizi precedenti. Nel corso dei primi nove mesi del 2025, i rifiuti gestiti sono stati pari a circa 3.150 mila tonnellate. Al 30 settembre 2025 gli investimenti lordi realizzati nel settore ammontano a 113,1 milioni di euro, in aumento del +5,5% rispetto ai 107,2 milioni di euro del precedente esercizio. Gli investimenti sono relativi all’acquisto di mezzi ed attrezzature della raccolta e alla realizzazione di impianti; in particolare, tra questi ultimi si evidenzia l’impianto FORSU di La Spezia, l’impianto di trattamento della carta (IRM) a Collegno (Torino) e l’impianto di riciclo materiali plastici sito in Costa di Rovigo.
Energia (generazione, teleriscaldamento ed efficienza energetica)
Il Margine Operativo Lordo del settore si attesta a 198,3 milioni di euro in aumento del +5,7% rispetto ai 187,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2024. L’andamento dello scenario energetico è stato caratterizzato da un trend di prezzi in aumento rispetto ai primi nove mesi del 2024 ma in rallentamento rispetto al primo semestre 2025. Questo ha generato effetti positivi sui margini della produzione termoelettrica e cogenerazione elettrica anche grazie ai maggiori ricavi derivanti dal corrispettivo per il servizio di “capacity market”, parzialmente compensati dalla flessione del margine della produzione Idroelettrica principalmente per minori quantità prodotte (-7,6%) a causa della scarsa idraulicità del periodo estivo. Risulta in miglioramento anche la produzione calore destinata al teleriscaldamento grazie alle maggiori quantità prodotte che hanno consentito di assorbire i margini di vendita in diminuzione anche a causa degli effetti positivi, non replicabili, sulle coperture di cui aveva beneficiato il margine dell’esercizio 2024. Contribuiscono al miglioramento del margine le attività di efficientamento energetico per i cantieri correlati ai lavori del cosiddetto “Superbonus 110%” delle Onlus in fase di conclusione. Nel periodo l’energia elettrica totale prodotta dalla BU Energia è stata pari a 5.772 GWh, in calo del 5,2% rispetto agli 6.091 GWh dello stesso periodo dello scorso anno. La produzione elettrica da fonte cogenerativa è stata pari a 2.990 GWh (-5,3%), la produzione termoelettrica risulta pari a 1.454 GWh ( 4,1%) e la produzione da fonti rinnovabili è stata pari a 1.329 GWh (-6,3%). Il calore prodotto ammonta a 1.725 GWht in aumento del +10,3% rispetto allo stesso periodo del 2024 per effetto di una stagione termica più favorevole e degli sviluppi della rete a 113,6 Mmc di volumetrie teleriscaldate rispetto ai 101,3 Mmc dei primi nove mesi del 2024 (+12,2%) anche grazie all’integrazione con le società del gruppo EGEA Holding. Al 30 settembre 2025 sono stati realizzati investimenti lordi 107,4 milioni di euro, in aumento del +0,5% rispetto ai 106,9 milioni di euro dei primi nove mesi del 2024. Tra i principali progetti si evidenziano lo sviluppo delle reti del teleriscaldamento e degli impianti fotovoltaici.
Mercato
Il Margine Operativo Lordo del settore ammonta a 197,6 milioni di euro in aumento del +10,2% rispetto ai 179,3 milioni di euro dei primi 9 mesi del 2024, tenuto conto del contributo positivo di EGEA Energie, consolidata a far data dal 1°gennaio 2025. L’energia elettrica direttamente commercializzata nel corso del periodo è pari a 5.131 GWh, in crescita (+5,7%), rispetto a settembre 2024 supportata dal mercato libero (+6,9%) con una crescita sia del segmento retail e small business (+17,6%) sia del segmento business (+31,0%), controbilanciata dal calo del segmento grossisti (-39,2%). Il mercato della maggior tutela, invece, risulta in flessione (-42,5%) prevalentemente per effetto della liberalizzazione di quota parte del mercato. Sono stati inoltre acquistati 1.532 Mmc di gas in calo del -9,8% rispetto ai primi nove mesi del 2024, principalmente per effetto del minor gas commercializzato, utilizzato per usi interni e stoccato dal Gruppo. Al 30 settembre 2025 sono stati realizzati investimenti lordi per 65,8 milioni di euro, in aumento del +22,9% rispetto ai 53,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2024.
Evoluzione prevedibile della gestione
In un contesto macroeconomico complesso e molto incerto causato da tensioni geopolitiche, i rischi principali con potenziale impatto sui risultati del Gruppo sono due: l’andamento dei tassi di interesse legato alle dinamiche macroeconomiche e la volatilità del prezzo delle commodity. L’ultimo trimestre dell’anno sarà caratterizzato dal proseguimento degli investimenti previsti a Piano Industriale destinati primariamente all’efficientamento delle reti di distribuzione energetiche e idriche, allo sviluppo dell’attività di raccolta dei rifiuti e di capacità di generazione da fonte rinnovabile. Nei prossimi mesi, ci attendiamo inoltre l’incremento dei ricavi tariffari legati ai business regolati, sostenuti dagli investimenti, ed un recupero della marginalità degli impianti di trattamento rifiuti. Le aspettative relative alla filiera energetica sono per una minore produzione idroelettrica rispetto agli straordinari volumi registrati l’anno scorso, in parte compensata da un incremento delle produzioni termoelettriche. I margini della BU Mercato sono attesi stabili, pur in un contesto competitivo molto sfidante, al quale il Gruppo risponde con una strategia di fidelizzazione dei clienti ad alto valore.
Nomina del Lead Independent Director
Il CdA di Iren ha nominato la Consigliera prof.ssa Giuliana Mattiazzo (in possesso dei requisiti di indipendenza e professionalità previsti per il ruolo) quale Lead Independent Director della Società, in conformità a quanto previsto dal Codice di Corporate Governance delle Società Quotate. Il Lead Independent Director rappresenterà un punto di riferimento e di coordinamento delle istanze e dei contributi degli Amministratori Indipendenti nell’ambito del Consiglio di Amministrazione.
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