Covid & Scudo penale, Paola Boldrini ritira l’emendamento che avrebbe garantito immunità alla politica

Ha vinto per fortuna la gente comune e il buon senso. I parlamentari PD, sull’onda della protesta popolare sui social, ritirano l’emendamento per depenalizzare colpe e responsabilità nell’emergenza-coronavirus.

di Maurizio Pizzuto
Mercoledì 08 Aprile 2020
Roma - 08 apr 2020 (Prima Pagina News)

Ha vinto per fortuna la gente comune e il buon senso. I parlamentari PD, sull’onda della protesta popolare sui social, ritirano l’emendamento per depenalizzare colpe e responsabilità nell’emergenza-coronavirus.

Ci voleva la rivolta popolare sui social per convincere il PD di Zingaretti a ritirare un emendamento al decreto “Cura Italia” che avrebbe gettato nel fango un’intera classe politica nazionale, se non altro perché avrebbe permesso e garantito la depenalizzazione di ogni ipotesi di reato rispetto alla gestione dell’emergenza Coronavirus.

Non solo quindi uno scudo penale per i medici che in queste settimane lavorano in condizioni estreme in difesa dei malati -come inizialmente il senatore Andrea Marcucci, capogruppo del PD al Senato aveva raccontato-, ma anche per tutti, per quei politici, superficiali distratti e guasconi che si sono ritrovati nel dover gestire l’emergenza di questi giorni.

Finalmente, dunque. ha vinto il buon senso, e questa volta la rivolta generale che si era scatenata sui social in questi giorni ha avuto gli effetti desiderati. Questa la dichiarazione pubblica della senatrice PD Paola Boldrini, capogruppo Pd in commissione sanità a Palazzo Madama e firmataria insieme al senatore Stefano Collina, dell’emendamento oggi ritirato: “Per evitare equivoci e strumentalizzazioni, in una fase drammatica come quella che sta vivendo il nostro sistema sanitario nazionale, che va tutelato nel suo complesso, tenuto conto dell’eccezionalità dell’emergenza, ritiro il sub-emendamento che ho presentato all’emendamento Marcucci al dl Cura Italia” sullo scudo per i medici.

È chiaro che la nostra priorità rimane quella di tutelare il personale sanitario che si trova ad agire in questa drammatica evenienza ed è in prima linea nella difesa della salute della nostra popolazione”. L’emendamento firmato da due senatori del Pd era il numero 1000/58, tecnicamente un subemendamento all’emendamento 1.100 del governo, e che chiedeva di aggiungere al testo originario un articolo nuovo composto di quattro commi.

Vale la pena di riproporvi gli ultimi due commi, perché stava qui la “chiave di immunità totale per i politici”. Comma 3: “. È limitata ai soli casi di dolo o colpa grave la responsabilità civile, penale e amministrativo-contabile dei titolari di organi di indirizzo o di gestione che, nel corso dell’emergenza sanitaria in atto, nell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, anche normative od amministrative, abbiano adottato ordinanze, direttive, circolari, raccomandazioni, pareri, atti o provvedimenti comunque denominati, la cui concreta attuazione, da parte delle strutture sanitarie e socio-sanitarie, degli esercenti le professioni sanitarie, degli enti preposti alla gestione dell’emergenza o di altri soggetti pubblici o privati tenuti a darvi esecuzione, abbia cagionato danni a terzi”.

Questo invece è il comma 4: “La valutazione della gravità della colpa, nelle ipotesi di cui al comma 3, è operata anche in considerazione della eccezionalità e novità dell’emergenza, dei vincoli di spesa previsti a legislazione vigente in materia di servizio sanitario nazionale e della difficoltà di reperire tempestivamente dispositivi medici e di protezione individuale sul mercato nazionale ed internazionale”.

Se tutto questo fosse passato e fosse stato approvato dal senato oggi ci ritroveremmo con le mille colpe e le mille responsabilità commesse in fase di emergenza Covid dal mondo della politica assolutamente impunite e impunibili. Una vergogna nazionale. Uno schiaffo al dolore dei morti di questa pandemia. Un’offesa bestiale ai familiari che non hanno potuto dare sepoltura ai propri cari.

Per fortuna la rete questa volta ha funzionato nene, e il PD di Zingaretti avrà toccato con mano una tensione popolare che sarebbe questa volta diventata protesta di piazza.

Ma è Pasqua ormai, e quindi vogliamo dimenticare una volta per tutte questa pagina nera della Repubblica.

E’ vero, ci saremmo aspettati che le forze di opposizione al Governo Conte prendessero in mano le redini della rivolta, ma forse anche l’opposizione questa volta ha preferito far finta di non sapere. Peccato!


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