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Spoletini: "L’intelligenza artificiale generativa può fornire a organizzazioni pubbliche e private insight avanzati e automazione sia nella fase di prevenzione dei rischi che in quella di gestione e risoluzione degli incidenti".
Spoletini: "L’intelligenza artificiale generativa può fornire a organizzazioni pubbliche e private insight avanzati e automazione sia nella fase di prevenzione dei rischi che in quella di gestione e risoluzione degli incidenti".
“Nel 2024 in Italia il numero di attacchi informatici gravi è aumentato di oltre il 15%. In questo scenario, la GenAI può svolgere un ruolo cruciale nel rafforzare la postura di cybersicurezza di Pubbliche Amministrazioni e aziende”.
Così Luigi Spoletini, Cyber Technology Leader di Engineering (azienda guidata da Maximo Ibarra, ndr), nel corso del panel “L’AI nell’Intelligence e nella Cybersecurity: opportunità e rischi”, che si è tenuto a CyberSec2025, evento organizzato da Cybersecurity Italia, tra i più importanti nel settore della cybersicurezza e della resilienza digitale.
“L’intelligenza artificiale generativa può fornire a organizzazioni pubbliche e private insight avanzati e automazione sia nella fase di prevenzione dei rischi che in quella di gestione e risoluzione degli incidenti. Il valore della GenAI non risiede però nella sostituzione dell’uomo, ma nel potenziamento delle sue capacità, perché è l’intervento degli specialisti in cybersecurity a garantire la qualità indispensabile per prendere decisioni ponderate, etiche e consapevoli – ha aggiunto Spoletini –. Attraverso Eng Security, il Gruppo Engineering schiera oltre 300 esperti in cybersicurezza e un SOC all’avanguardia, che grazie anche all’introduzione della GenAI accelera l’analisi dei rischi, anticipa gli attacchi con simulazioni avanzate e suggerisce azioni mirate basate sui dati.
Nella gestione degli incidenti, la GenAI ci supporta nel filtraggio dei falsi positivi e riduce il ‘rumore di fondo’ che rallenta le operazioni. Mettiamo in campo un’intelligenza ibrida che combina sinergicamente l’AI con l’expertise umana, garantendo un presidio costante e una risposta rapida alle minacce cyber”.