Sta per partire l'edizione torinese dell'Eurovision Song Contest, che torna in Italia a trentun anni dall'edizione di Cinecittà grazie ai Maneskin, trionfatori l'anno scorso a Rotterdam con il brano "Zitti e buoni", che ha segnato la loro ascesa a livello mondiale. Quest'anno, a cercare di bissare il successo saranno Mahmood e Blanco, che a Sanremo hanno vinto con "Brividi".
Il duo si esibirà al PalaAlpitour il 14 maggio. Torino è la terza città italiana a ospitare l'evento, che ogni anno tiene incollati allo schermo milioni di telespettatori.
A ospitare per la prima volta la kermesse è stata Napoli, nel 1965, grazie alla vittoria ottenuta l'anno prima a Copenaghen da Gigliola Cinquetti, all'epoca 17enne, che arrivò al successo con "Non ho l'età (per amarti)", brano che la stessa cantante riproporrà come ospite proprio il 14 maggio.
Quella della Cinquetti, però, non è stata la prima partecipazione italiana: le prime concorrenti furono Franca Raimondi e Tonina Torrielli, che nel 1956 portarono in gara due canzoni, cosa permessa dal regolamento di allora.
Nel 1958, invece, Domenico Modugno si classificò terzo con la celeberrima "Nel blu dipinto di blu", che poi divenne un successo internazionale.
Per la seconda vittoria, l'Italia dovette attendere fino al 1990, quando Toto Cutugno vinse a Zagabria con il brano "Insieme 1992", che permise all'evento di tornare nel Belpaese l'anno seguente, al Teatro 5 di Cinecittà, a Roma.
Dopo quell'edizione, iniziò la fase calante della partecipazione italiana al Festival: dopo la partecipazione dei Jalisse nel 1997 con "Fiumi di Parole", la Rai scelse di non partecipare alla kermesse. L'assenza è durata fino al 2011.
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