Filippine: il pugile Manny Pacquiao si candiderà alle Presidenziali del 2022 contro Rodrigo Duterte
Il famoso pugile, ormai una leggenda della boxe internazionale poi passato alla politica, scioglie le riserve ed ufficializza la sua candidatura alle prossime Presidenziali filippine ponendosi all’opposizione di Rodrigo Duterte.
di Francesco Tortora
Lunedì 20 Settembre 2021
Roma - 20 set 2021 (Prima Pagina News)
Il famoso pugile, ormai una leggenda della boxe internazionale poi passato alla politica, scioglie le riserve ed ufficializza la sua candidatura alle prossime Presidenziali filippine ponendosi all’opposizione di Rodrigo Duterte.
Il pugile filippino - diventato poi politico - Manny Pacquiao ha dichiarato ieri che si candiderà alla presidenza nel 2022, ponendo fine a mesi di speculazioni sul fatto che il leggendario combattente stesse identificando il suo miglior progetto a favore del Paese.

"Il momento è adesso - siamo pronti per raccogliere la sfida della leadership", ha detto Pacquiao, accettando la nomina di una fazione rivale nel partito di governo del presidente Rodrigo Duterte.

"Sono un combattente e sarò sempre un combattente dentro e fuori dal ring", ha detto l’ex pugile oggi senatore in un discorso in diretta streaming.

Il campione del mondo di otto divisioni e l'amato eroe nazionale ha fatto l'annuncio settimane dopo aver perso quello che potrebbe essere considerato il suo ultimo incontro professionale contro il cubano Yordenis Ugas a Las Vegas.

Pacquiao, che è entrato in politica nel 2010 come membro del Congresso prima di essere eletto al Senato, era un personaggio pubblico dal quale da tempo ci si aspettava che facesse una svolta per la più alta carica del Paese.

Il 42enne è profondamente ammirato nella Nazione dell'arcipelago per la sua generosità e per essersi tirato fuori dalla povertà per diventare uno dei pugili più grandi e ricchi del mondo.

Le sue credenziali acquisite nella boxe insieme alla lotta contro la povertà e la corruzione saranno probabilmente i temi chiave della sua campagna.

Duterte -che è autorizzato dalla legge a servire un solo mandato come Presidente in base alla costituzione- rivaleggia con Pacquiao per l'affetto di molti filippini e ha dichiarato il mese scorso che si candiderà alla vicepresidenza.

Una fazione del partito fedele a Duterte ha anche appoggiato l'aiutante stretto del Presidente, il senatore Christopher Lawrence "Bong" Go, per il posto più ambito ma non ha ancora accettato ufficialmente la candidatura.

Pacquiao affronterebbe un formidabile avversario se la figlia di Duterte, Sara, si candidasse alla Presidenza, cosa che ovviamente le è stato suggerito di fare.

Un recente sondaggio ha mostrato che il sindaco della città di Davao -che appartiene a un partito diverso da suo padre- ha il maggior numero di voti, ben davanti a Pacquiao e ad altri potenziali contendenti.

La scadenza per la registrazione come candidato per le elezioni del prossimo anno è l'8 ottobre.

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