Fonti Farnesina: nessuna conferma sul ritrovamento del cadavere di padre Dall'Oglio

Oggi: "Il cadavere del gesuita è in una fossa comune in Siria". La sorella: "In questi anni ci sono state spesso fake news, questa per me non è una notizia vera".

(Prima Pagina News)
Martedì 03 Giugno 2025
Roma - 03 giu 2025 (Prima Pagina News)

Oggi: "Il cadavere del gesuita è in una fossa comune in Siria". La sorella: "In questi anni ci sono state spesso fake news, questa per me non è una notizia vera".

Non ci sono ancora conferme definitive in merito al ritrovamento del cadavere di padre Paolo Dall'Oglio in siria. E' quanto hanno fatto sapere fonti della Farnesina.

Il cadavere di padre Paolo Dall'Oglio sarebbe stato trovato all'interno di una fossa comune in Siria. Ad annunciarlo, ad "Oggi", è stato il vescovo di Qamishli. Secondo quanto riporta il settimanale, "il cadavere di un uomo in abiti religiosi che si ritiene possa essere quello di Padre Paolo Dall'Oglio è stato ritrovato in una fossa comune nei pressi di Raqqa in Siria".

A confermare la notizia del possibile ritrovamento del cadavere di Dall'Oglio, sempre ad "Oggi", è il nunzio apostolico a Damasco cardinal Mario Zenari: "Sono stato informato ieri sera", ha detto. "Le indicazioni sulla località del ritrovamento e sull'identificazione di Padre Paolo non sono ancora precise - ha proseguito Zenari -. Abbiamo contattato i gesuiti presenti sul territorio ma non siamo ancora riusciti ad avere conferma".

Dall'Oglio, gesuita romano, era scomparso nel 2019 nel Nord della Siria, all'epoca sotto il controllo dell'Isis, dove si era recato per trattare la liberazione di alcuni ostaggi.

"In questi anni ci sono state spesso fake news, questa per me non è una notizia vera", ha detto la sorella del gesuita, Francesca Dall'Oglio, ai microfoni di Rai News 24. "Si parla di un corpo con abiti religiosi ma mio fratello aveva abiti civili", ha continuato.

"Penso che non c'è nessun interesse a dire bugie su questo caso", ha detto, in merito, il vescovo armeno-cattolico di Qamishlie, mons. Antranig Ayvazian. "Sono passati 11 anni e già sette anni fa avevo notato e informato la Nunziatura apostolica che, secondo mie fonti, padre Paolo dall'Oglio era stato ucciso da un comandante dell'Isis, un saudita la cui confessione figurava anche sul Guardian e su un giornale arabo pubblicato a Londra, dove in prima pagina c'era questa notizia di due righe", ha proseguito.

"Si tratta di una notizia incerta, impossibile da confermare al momento. Non abbiamo nessuna informazione precisa a riguardo, né io, né il nunzio né i gesuiti, ordine di appartenenza di padre Dall'Oglio", ha commentato il vicario apostolico per il Vicariato di Aleppo, padre Hanna Jallouf. "Sappiamo di un ritrovamento di una fossa comune dentro la quale sarebbero stati rinvenuti dei corpi di persone con indosso dei segni religiosi. Attendiamo di saperne di più, di avere certezze prima di esprimerci. Indagini sono in corso", ha aggiunto.


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