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Arriva da Pechino il nuovo riconoscimento accademico per Giancarlo Elia Valori, manager protagonista di mille relazioni internazionali diverse, di questi anni di dialogo e di confronto tra popoli e culture lontane tra di loro.
Arriva da Pechino il nuovo riconoscimento accademico per Giancarlo Elia Valori, manager protagonista di mille relazioni internazionali diverse, di questi anni di dialogo e di confronto tra popoli e culture lontane tra di loro.
La comunicazione ufficiale porta la firma prestigiosa del prof. Tang Shiqi, della Scuola di Studi internazionali dell'Università di Stato di Pechino, e che di fatto ha concluso il lungo iter di valutazione dei titoli e del percorso professionale del prof. Giancarlo Elia Valori, grande manager italiano già Presidente di Autostrade per l'Italia.
Il titolo di Professore onorario dell'Università di Stato di Pechino – precisa una nota dello stesso ateneo cinese, uno tra i più importanti del mondo- “ha un grande valore e significato perché in questo'Ateneo viene formata la classe dirigente dello Stato cinese”. e in questo contesto “si inserisce la figura di Giancarlo Elia Valori, uomo che da sempre opera, con la riservatezza che distingue le persone concrete, per il dialogo tra i popoli”.
E’ antico il legame tra Giancarlo Elia Valori e la Cina, frutto tutto questo della sua “capacità di visione”. Elia Valori Valori arrivò per la prima volta in Cina ancora giovanissimo quando il Paese asiatico era ai margini della società mondiale e fu tra i pochissimi al mondo a capire che quel Paese con una storia millenaria alle spalle sarebbe diventato presto una potenza mondiale, traino a livello tecnologico del mondo intero. In realtà il manager italiano già Presidente di Autostrade Italia aveva visto chiara la strada che avrebbe portato la Cina “dagli aratri condotti a mano ai prodigi dell'intelligenza artificiale e alla conquista dello Spazio”.
Tra le motivazioni che hanno portato al prestigioso conferimento del titolo di Professore onorario dell’Università di Pechino vi è il “grande contributo del prof. Valori alla pace, alla mediazione, alla diplomazia, e alla cultura”.
“L'Italia – scrive in una nota Antonio Tasinato, uno dei suo più antichi collaboratori- “deve essere orgogliosa di un uomo che in silenzio, ma con competenza e grande coraggio, ha sempre cercato di scuotere la mente e le coscienze delle persone, accompagnandole sapientemente verso nuovi orizzonti”.