Gli affetti nel momento delle restrizioni per l’emergenza CoronaVirus: un Decalogo per la loro gestione giuridica e pratica

CAMMINO, l’Associazione Camera Nazionale Avvocati per la Persona, Relazioni Familiari e Minorenni redige un documento per la cura e il sostegno delle persone private della libertà nel periodo dell’emergenza Covid-19

(Prima Pagina News)
Martedì 14 Aprile 2020
Roma - 14 apr 2020 (Prima Pagina News)

CAMMINO, l’Associazione Camera Nazionale Avvocati per la Persona, Relazioni Familiari e Minorenni redige un documento per la cura e il sostegno delle persone private della libertà nel periodo dell’emergenza Covid-19

In questo periodo di restrizioni, stravolgimento delle abitudini e cambiamenti di paradigma, Cammino, la rete nazionale di Avvocati della Camera Nazionale Avvocati per la Persona, Relazioni Familiari e Minorenni, si schiera con la propria professionalità e dedizione per dare voce a chi voce non ha, ai più fragili, le persone più colpite dalla pandemia, e dagli obblighi che ne derivano, e lo fa con la pubblicazione di alcuni decaloghi. «Cammino, con i decaloghi del periodo Covid-19 – dichiara la Presidente Avv. Maria Giovanna Ruo – si sforza di raccogliere e rendere più chiara la gestione giuridica e pratica degli affetti durante la fase di emergenza. Abbiamo costruito diversi decaloghi, partendo da quello dei diritti del minore e quello per gli anziani, il terzo dedicato alle vittime di violenza, e questo per i detenuti, categorie tra le più severamente colpite, per motivi diversi, in questo periodo». Si ritiene quindi di fondamentale importanza dare massima diffusione alle linee guida emanate dal “Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti” del Consiglio d’Europa, contenente i “Principi relativi al trattamento delle persone private della libertà personale nell’ambito della pandemia del Coronavirus (COVID-19)”, pubblicato il 20.03.2020. Il Consiglio d’Europa ha sottolineato come realizzare tale obiettivo costituisca “una sfida specifica ed intensa” anche “per il personale che opera nei vari luoghi di privazione della libertà personale” e rammenta a tutte le autorità coinvolte il dovere di astenersi dal porre in essere “misure precauzionali” che possano “configurare trattamenti inumani e degradanti nei confronti di persone private della libertà personale”. Il decalogo realizzato dall'Associazione Camera Nazionale Avvocati per la Persona, Relazioni Familiari e Minorenni e l’attenzione anche sui casi di minori che attualmente, direttamente o indirettamente, subiscono limitazioni alla libertà personale. Nei dieci punti racchiusi nel Vademecum allegato si raccomanda di adottare misure che tutelino la salute delle persone provate dalla propria libertà personale, così come indica l’OMS; la disponibilità di personale deve essere rinforzata e il personale stesso deve ricevere tutto il sostegno professionale possibile; ricordare che le misure restrittive devono rispettare la dignità personale; ricorrere dove possibile a forme diverse di detenzione nonché a sostegno psicologico; il diritto di mantenere un adeguato livello d’igiene personale e il diritto d’esercizio all’aria aperta giornaliero. Inoltre, ogni restrizione ai contatti con il mondo esterno, inclusi i colloqui visivi, deve essere compensata da un accesso maggiore a forme di comunicazione alternative; prevenire qualsiasi forma di maltrattamento, aumentare il monitoraggio e controllo.


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