Il mercato immobiliare cinese dal rischio di bolla speculativa al mercato rallentato dalle restrizioni di legge
I prezzi delle nuove abitazioni in Cina hanno subìto un vistoso rallentamento a causa delle nuove normative restrittive governative che hanno spento gli ardori eccessivi degli investitori ma hanno anche fermato la crescita del mercato specifico.
di Francesco Tortora
Lunedì 16 Agosto 2021
Dal nostro corrispondente a Bangkok - 16 ago 2021 (Prima Pagina News)
I prezzi delle nuove abitazioni in Cina hanno subìto un vistoso rallentamento a causa delle nuove normative restrittive governative che hanno spento gli ardori eccessivi degli investitori ma hanno anche fermato la crescita del mercato specifico.

I prezzi delle case cinesi sono aumentati con un ritmo molto più lento negli ultimi sei mesi fino a luglio compreso, poiché le Autorità hanno ulteriormente inasprito le regole nel settore immobiliare diventato recentemente incandescente, comprese le limitazioni su alcune categorie di acquisti, compreso il settore immobiliare.

I prezzi medi delle nuove case nelle principali 70 città cinesi sono aumentati dello 0,3% a luglio, rispetto al mese precedente, rallentando così da un iniziale aumento dello 0,5% a giugno, secondo calcoli effettuati sulla base dei dati diffusi dal National Bureau of Statistics (NBS).

Anche gli investimenti immobiliari scorporati hanno mostrato un aumento più lento nel periodo gennaio-luglio rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, in mezzo a regole nell’accesso ai finanziamenti, diventate sempre più stringenti e limitative.

Il mercato immobiliare cinese si è ripreso rapidamente dalla crisi del COVID-19 lo scorso anno, suscitando persino delle vere e proprie preoccupazioni su possibili i rischi finanziari in un mercato che era diventato surriscaldato. Il pericolo delle bolle speculative, infatti, è sempre dietro l’angolo.

Il mese scorso, un organo decisionale di primo piano all’interno del Partito Comunista al potere ha ripetuto un precedente avvertimento del Governo secondo cui "le case sono per viverci, non per fare speculazioni finanziarie".

Le autorità del centro tecnologico meridionale di Shenzhen all'inizio di questo mese hanno dichiarato che 332,46 milioni di dollari (2.155 miliardi di yuan) di prestiti destinati all'uso aziendale sono stati utilizzati “illegalmente” per l'acquisto di abitazioni.

Secondo quanto affermato dalla NBS, la crescita dei prezzi nelle più grandi città cinesi come Shanghai e Pechino è diminuita a luglio allo 0,4 per cento rispetto allo 0,7 per cento di giugno.

A Pechino, che ha i limiti di proprietà più severi della intera Cina, i residenti non possono acquistare ulteriori case dopo aver posseduto due proprietà.

Ciò ha spinto le autorità a intensificare i limiti quest'anno, comprese le restrizioni sui prestiti da parte dei procacciatori finanziari, ad estendere le limitazioni ai prestiti bancari al settore, portando così, le banche ad aumentare i tassi dei mutui e ad applicare un forte giro di vite sui finanziamenti illegali nel mercato.

"Nella maggior parte delle città, sia le case di nuova costruzione che quelle di rivendita hanno visto un chiaro rallentamento della crescita dei prezzi", ha affermato Zhang Dawei, capo analista dell'agenzia immobiliare Centaline.

"Si prevede che la crescita dei prezzi delle case continuerà ad attenuarsi, poiché la politica del credito torna alla normalità (da facile a stretta)", ha affermato Zhang.


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