Inaugurazione dell’Anno giudiziario, 31 gennaio in Cassazione, 1 febbraio presso le 26 Corti di Appello.

Grande attesa a Roma per la cerimonia ufficiale di Inaugurazione dell’Anno Giudiziario presso la Corte di Cassazione.

(Prima Pagina News)
Giovedì 30 Gennaio 2020
Roma - 30 gen 2020 (Prima Pagina News)

Grande attesa a Roma per la cerimonia ufficiale di Inaugurazione dell’Anno Giudiziario presso la Corte di Cassazione.

Inaugurazione dell’Anno Giudiziario presso la Corte di Cassazione, in programma venerdì 31 gennaio, e che di fatto dà poi il via, il giorno successivo 1 febbraio, alle varie cerimonie che si terranno nelle 26 Corti d’Appello italiane. Un appuntamento politico-istituzionale che richiama l’attenzione del mondo generale dei media, se non altro perché ogni distretto giudiziario utilizza questo “cerimonia degli ermellini” così solenne e anche così rituale, proprio per fare il punto sull’attività svolta nel corso dell’anno precedente. Una sorta di screening, insomma, delle cose già fatte, e di quelle ancora da fare, con tutti i successi ma anche con tutti i limiti che ne sono derivati dalla gestione della pratica giudiziaria, analisi da cui alla fine viene fuori la mappa completa, e spesso anche abbastanza reale, del mondo della giustizia italiana. Il programma ufficiale della cerimonia che si terrà a Roma presso la Corte di Cassazione, presente come sempre il Capo dello Stato Sergio Mattarella, prevede che sia il Primo presidente della Corte Giovanni Mammone a tenere la propria relazione sull’amministrazione della giustizia in Italia. Successivamente, interverranno il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, il Vice Presidente del CSM David Ermini, il Procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi, l’Avvocato generale dello Stato e il Presidente del Consiglio Nazionale Forense. Durante le cerimonie che si terranno invece il giorno successivo, 1° febbraio, presso le 26 Corti di Appello di tutta Italia, le varie relazioni sull’amministrazione della giustizia nei diversi distretti saranno tenute dai Presidenti delle Corti di Appello di ogni distretto. Successivamente interverranno un rappresentante del Ministro della Giustizia, un rappresentante del CSM e il Procuratore generale, nonché i rappresentanti dell’Avvocatura e di altri organi istituzionali. Nello specifico - sottolinea oggi una nota ufficiale del Consiglio Superiore della Magistratura- la relazione del Presidente della Corte d’Appello non sarà altro che “un’analisi sull’attività svolta nel distretto e sui più rilevanti profili problematici del distretto, anche con riferimento agli effetti delle più recenti riforme processuali civili e penali”. Da aggiungere che le modalità organizzative delle varie cerimonie non sono affidate all’autonomia delle singole Corti d’Appello, ma sono invece rigorosamente disciplinate da una precisa delibera del dell’Organo di autogoverno dei magistrati italiani del 17 dicembre 2019. Con la delibera del 22 gennaio 2020 il CSM ha poi approvato anche le linee guida per gli interventi dei vari rappresentanti del CSM nelle cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario, “interventi -recita testualmente una nota ufficiale del CSM- che dovranno fornire le informazioni più rilevanti sull’attività del Consiglio, tenendo conto delle specificità della situazione dei singoli distretti”. Quanto al primo profilo, “i temi generali da affrontare in ordine ai principali settori di azione del CSM - precisa la nota del CSM- sono: l’attività consultiva del Consiglio (pareri e proposte al Ministro della Giustizia), con specifico riferimento alla riforma del giudizio abbreviato, al ddl in materia di violenza di genere, al ddl in materia di istituzione del tribunale superiore dei conflitti, al ddl in materia di piante organiche c.d. flessibili; la delibera in materia di designazione del Procuratore europeo (EPPO); l’attività di supporto all’organizzazione degli uffici giudiziari, con riferimento alla necessità di bilanciare le esigenze di mobilità con quelle di copertura degli uffici di provenienza, alla pubblicazione delle sedi disagiate, alla modifica delle piante organiche, alla copertura degli organici, attraverso politiche della mobilità volte garantire le esigenze degli uffici; la dirigenza giudiziaria, con particolare riferimento alla copertura dei posti vacanti direttivi e semidirettivi, in un’ottica di sempre maggiore trasparenza; l’informatica giudiziaria, con riferimento alle problematiche poste dal processo civile e penale telematico; le valutazioni di professionalità, con particolare riferimento all’elaborazione degli standard medi di rendimento; l’approvazione della circolare in materia di anagrafe patrimoniale; la partecipazione ad organismi sovranazionali, nella prospettiva della tutela dei diritti fondamentali e dell’affermazione dei principi dello Stato di diritto”. Tutti i documenti ed i materiali relativi all’inaugurazione dell’anno giudiziario, ivi compresi quelli relativi agli anni precedenti saranno quindi disponibili nella sezione del sito dello stesso CSM dedicata a questo solenne appuntamento istituzionale. (b.n.)


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