Incendi Sardegna: Forestale trova inneschi, è caccia ai piromani
Tre persone sono rimaste ferite.
(Prima Pagina News)
Lunedì 07 Agosto 2023
Nuoro - 07 ago 2023 (Prima Pagina News)
Tre persone sono rimaste ferite.
Gran parte degli incendi che ieri hanno dilaniato mezza Sardegna, con almeno 600 evacuati, tantissime persone in fuga dalle spiagge e centinaia di ettari di terreno bruciati, sono di natura dolosa.

Ad accertarlo sono stati gli uomini della Forestale, che per alcuni incendi scoppiati nel Sud Sardegna e a Gairo, in provincia di Nuoro, hanno trovato degli inneschi, che accertano la responsabilità di alcuni piromani, che hanno acceso le fiamme, alimentate dal vento di maestrale. Per l'accaduto è stata impiegata un'imponente squadra di elicotteri e canadair.

Stando alle verifiche compiute dalla Forestale, a Gairo le fiamme sono state accese poco dopo le 20, quando il maestrale ha raggiunto il suo picco di intensità. L'incendio ha bruciato circa 50 ettari di terreno, tra la bassa macchia mediterranea, le aree destinate al pascolo e una piccolissima parte di bosco, che le squadre di terra dei Vigili del Fuoco sono riuscite a salvare.

Non ci sono ancora certezze, invece, in merito all'origine degli incendi che hanno colpito le cittadine costiere di Posada e Siniscola, nel nord-est dell'Isola, dove almeno 600 persone sono state fatte evacuare.

L'incendio, partito dall'entroterra verso le 14 di ieri e sospinto dal maestrale, si è sparso tra le borgate composte da case, strutture turistiche e aziende agricole, e ha distrutto circa 400 ettari di terreno, arrivando a minacciare le abitazioni tra Monte Longu e San Giovanni di Posada. Sull'accaduto indagano il Nucleo investigativo provinciale del Corpo forestale (Nipas) e il Nucleo regionale (Niar).

Gli atti relativi alle indagini saranno inviati alle Procure di Nuoro, competente per Posada e Siniscola, e Lanusei, competente per il territorio di Gairo.

Intanto, sono tre le persone rimaste ferite in seguito all'incendio tra Posada e Siniscola: oltre all'anziano investito dall'esplosione di una bombola e alla 78enne di S. Giovanni di Posada che ha riportato ustioni alle braccia e alle gambe, un ragazzo di 23 anni è rimasto intossicato dal fumo, riportando una grave insufficienza respiratoria, per la quale si è reso necessario il ricovero in codice rosso all'ospedale San Francesco di Nuoro, dove è stato portato con l'elisoccorso del 118.

Al momento, a Posada è in corso la bonifica del rogo, ma un'altra emergenza incombe: le fiamme hanno distrutto il potabilizzatore, per cui circa 14 mila persone, tra residenti e turisti, sono senza acqua potabile. Stamani, il Sindaco di Posada, Salvatore Rui, ha emanato un'ordinanza che vieta l'acqua ad uso alimentare.

Per fare fronte ai disagi, il Comune ha fatto arrivare due autobotti per il paese e per la zona balneare di San Giovanni. "Nel frattempo, stiamo provvedendo a ripristinare la funzionalità del potabilizzatore, ma non sappiamo ancora quando sarà possibile riavere l'acqua potabile", ha garantito Ruiu.

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