Il valore dei classici e le sfide della contemporaneità

Libri appena freschi di stampa. Il saggio di Alessandra Mazzei, “Riabitare i classici. Levia itinera tra letteratura e vita”, pp. 156 Jonia Editrice, Cosenza, riapre il grande dibattito culturale italiano sul valore dei testi classici.

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Giovedì 08 Maggio 2025
Roma - 08 mag 2025 (Prima Pagina News)

Libri appena freschi di stampa. Il saggio di Alessandra Mazzei, “Riabitare i classici. Levia itinera tra letteratura e vita”, pp. 156 Jonia Editrice, Cosenza, riapre il grande dibattito culturale italiano sul valore dei testi classici.

Di Giuseppe Trebisacce

In un mondo come quello contemporaneo, dominato dalla tecnologia e dalla comunicazione, può avere un senso lo studio dei classici? L’interrogativo, che si è posto anche in passato nei momenti di crisi, coincidenti con le grandi trasformazioni economiche sociali, è legittimo porselo anche oggi in una realtà caratterizzata da un primato sempre più spinto della specializzazione tecnica che, puntando a una immediata utilità materiale e pratica, rischia di produrre guasti intellettuali e morali ed effetti negativi sulle possibilità di conoscenza della condizione umana, oltre che sugli assetti della società. E come per il passato, anche oggi si afferma la necessità di salvaguardare lo studio delle civiltà del passato, valorizzandone la possibilità di parlare al presente e di confrontarsi con esso.

All’interno di questa problematica soltanto accennata si situa il tema affrontato nel bel libro di Alessandra Mazzei, Riabitare i classici. Levia itinera tra letteratura e vita, da poco uscito per i tipi della Jonia editrice di Cosenza e che già ha ricevuto commenti e riscontri positivi nel mondo scolastico e culturale. In esso l’Autrice, nei venti capitoli che ne costituiscono l’ordito, ognuno introdotto da una illustrazione che fa tutt’uno con il contenuto come nelle scritture ideografiche del passato, dove il testo e le figure erano strettamente intrecciati, parte dalla definizione di classico e da una riflessione sull’insegnamento (in-segnare, cioè lasciare il segno), per attraversare i più grandi autori della letteratura latina, da Virgilio a Seneca e a Catullo,  e di quella italiana, da Dante a Petrarca, a Boccaccio fino a Pirandello e a Montale, secondo una struttura circolare che si apre con una citazione de Le memorie di Adriano di Margherite Yourcenar e si chiude con un’approfondita analisi del capolavoro della scrittrice francese, una delle più interessanti della letteratura internazionale del ’900.

E’ un libro di grande pregio culturale, pedagogico e didattico, nel quale la “riabitazione” dei classici, attraverso una loro rilettura creativa e personale, induce alla riflessione su alcuni temi della contemporaneità, secondo un indirizzo critico-euristico tra i più seguiti dagli studiosi della cultura classica, per i quali la classicità non è un modello da imitare, come nella tradizione umanistica, ma un’esperienza viva che, pur nella sua diversità, può offrire alla nostra coscienza motivi di confronto che contribuiscono ad arricchire l’orizzonte della nostra esperienza e a meglio definire i caratteri originali della nostra identità di moderni.

Modernità, dunque, nella diversità, da intendersi, come ci ricorda H. R. Jauss, non come attualizzazione acritica del passato, ma come occasione di dialogo tra noi e un passato non compiutamente realizzato, il cui significato va oltre il momento storico della sua produzione, grazie al progressivo attuarsi delle modalità della sua ricezione. Nessuna cultura, per quanto lontana e diversa dalla nostra, è totalmente compiuta e irrimediabilmente passata, ma è un sistema aperto che rivela il suo significato nell’incontro con altre culture, che nel rapporto dialogico conservano la loro unità, non si fondono nè si confondono, ma si arricchiscono vicendevolmente.

Un viaggio a doppia corsia, afferma l’Autrice, tra passato e presente, tra letteratura e vita, nel quale l’incontro con i testi d’autore diventa occasione di ricerca e di crescita personale.

Da qui il valore altamente pedagogico del volume, la cui finalità prioritaria, come sottolineano a più riprese le prefatrici, due autorevoli firme della cultura pedagogica e scolastica, è la formazione, intesa come processo di costruzione di significati che danno senso e valore all’esistenza. Tale discorso, che vale per tutti, vale a maggior ragione per le giovani generazioni, la cui realtà è fortemente condizionata dalle mille contraddizioni della società contemporanea, che rischiano di comprometterne le potenzialità creative e la fiducia nel futuro. In tale situazione l’istituzione più idonea e tecnicamente attrezzata a scongiurare tali rischi è la scuola, coadiuvata dagli altri soggetti intenzionalmente e storicamente educativi, in una logica di sistema formativo integrato.

Di tutto questo l’Autrice ha piena consapevolezza. La vasta e solida cultura generale e professionale in suo possesso, frutto di una preparazione seria e particolarmente curata, unita alla grande generosità d’animo, alla viva passione per l’insegnamento e al dialogo costante con gli allievi, è garanzia di sicura affidabilità del volume, che si auspica possa divenire, grazie alla mediazione didattica degli insegnanti, occasione di lettura e di formazione per gli studenti e componente irrinunciabile del bagaglio conoscitivo degli stessi docenti.

Alessandra Mazzei, Riabitare i classici. Levia itinera tra letteratura e vita, Jonia Editrice, Cosenza, 2024, pp. 156, euro 15.00.


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