La giunta birmana tira dritto indifferente all’opinione pubblica mondiale: processerà Aung San Suu Kyi anche per corruzione
La giunta militare che ha destituito il governo democraticamente eletto con un colpo di stato, aggiunge un altro capo d’accusa nei confronti del Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi, questa volta si tratta di corruzione.
di Francesco Tortora
Sabato 18 Settembre 2021
Roma - 18 set 2021 (Prima Pagina News)
La giunta militare che ha destituito il governo democraticamente eletto con un colpo di stato, aggiunge un altro capo d’accusa nei confronti del Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi, questa volta si tratta di corruzione.
La giunta birmana processerà per corruzione la leader destituita Aung San Suu Kyi, ha detto il suo avvocato nella giornata di eri venerdì, aggiungendosi a una serie di procedimento in corso nei suoi confronti e che potrebbero vederla incarcerata per decenni.

Aung San Suu Kyi è agli arresti domiciliari da quando lei e il suo governo eletto sono stati deposti dai militari in un colpo di stato di febbraio che ha scatenato una rivolta di massa e una brutale repressione del dissenso.

La 76enne premio Nobel è attualmente sotto processo per aver violato le restrizioni sul coronavirus durante i sondaggi che il suo partito ha vinto in modo schiacciante l'anno scorso, importando illegalmente walkie-talkie e provocando sedizione.

Affronterà un nuovo processo per quattro accuse di corruzione a partire dal 1° ottobre nella Capitale Naypyidaw, ha detto il suo avvocato Khin Maung Zaw. Ogni accusa di corruzione comporta una pena massima di 15 anni.

Le prove in corso sono state ritardate di due mesi poiché il Myanmar è alle prese con un'ondata di coronavirus e sono riprese solo questa settimana, con Aung San Suu Kyi che ha saltato il primo giorno per motivi di salute.

Finora i giornalisti sono stati esclusi da tutti i procedimenti.

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